
Anche febbraio non sorride al mercato dell’auto europeo. Secondo i dati diffusi da ACEA (si considerano qui i dati riferiti al mercato dell’Unione Europea), le immatricolazioni nel secondo mese dell’anno sono calate del 3,4%, in peggioramento rispetto al -2,6% fatto segnare a gennaio. Il bilancio dei primi due mesi dell’anno si attesta quindi a -3% rispetto al 2024, con l’automotive europeo che fatica a riprendere quota. Nello specifico la domanda è ancora rallentata nei maggiori mercati come Italia (-6%), Germania (-4,6%) e Francia (-3,3%), mentre la Spagna resta in territorio positivo (+8,4%).

In questo contesto negativo, crescono le auto elettriche (BEV) che hanno raggiunto il 15,2% di quota di mercato, in crescita del 28,4% rispetto all’anno precedente. Ancora meglio fanno le ibride (mild e full hybrid), che sfiorano il 35,2%, avvicinandosi ormai alla somma delle benzina (29,1%) e diesel (9,7%), che insieme toccano il 38,8% del mercato.

Dopo la batosta finanziaria fatta segnare nel 2024 (QUI l’articolo) il gruppo Stellantis si aspetta un 2025 altrettanto difficile, come dichiarato una settimana fa da Elkann al Parlamento Italiano. Lo testimoniano i dati dei primi due mesi dell’anno (-17,1%) dove tutti i marchi del gruppo franco-italiano hanno registrato una decrescita delle immatricolazioni. Fa eccezione Alfa Romeo che con un +31,3% è l’unico a crescere. Il merito va alla nuova Junior (QUI la prova della Q4) B-Suv lanciato nella seconda metà del 2024, che inizia ora a portare risultati concreti.
In calo tutte le altre case: Fiat (-27,2%), penalizzata dall’attesa per i nuovi modelli, prepara il lancio della Grande Panda (ibrida) e della nuova 500 ibrida, che sarà prodotta a Mirafiori a partire dalla fine dell’anno. Intanto, la Panda attuale resta comunque tra le più vendute in Italia, a testimonianza della fedeltà del mercato domestico. Crollo pesante per Lancia (-72,7%). Queste percentuali vanno sempre inserite nel contesto dei numeri dell’azienda: il marchio torinese ha in gamma la sola Ypsilon che ha vissuto un pesante cambio generazionale con la nuova (QUI la nostra prova) che è di un altro segmento e quindi più grande e soprattutto più costosa della precedente.

Tra gli altri brand del gruppo, calano anche Peugeot (-6,9%), Citroën (-13,4%) – pur restando tra i modelli più venduti d’Europa: a tal proposito la Citroën C3 è stata la seconda auto più venduta in Europa a febbraio, dietro la Dacia Sandero. Qui sotto le 10 auto più vendute a febbraio in Europa (fonte: JATO).
Non tutti i costruttori subiscono un rallentamento in questi primi due mesi dell’anno. Il gruppo Volkswagen chiude il bimestre in crescita con un +4,8%. A guidare la carica è il brand Cupra, che vola con un +44,2% grazie al successo della Formentor (QUI la nostra prima prova). Bene anche il marchio Volkswagen (+11%). Mentre Audi e Skoda restano stabili. Porsche è la pecora nera del gruppo: crolla del 27,5%, subendo la transizione elettrica della best-seller Macan.

Renault Group si distingue con un +8,3%, e risaltano i numeri della Renault 5 elettrica (leggi QUI l’articolo dedicato sui numeri della R5), già protagonista nelle prime settimane di lancio, e dalla solidità della Dacia Sandero, ancora una volta l’auto più venduta d’Europa (fonte: JATO). Anche Alpine cresce del +162% grazie al debutto della sportiva elettrica A290 (la sorella grintosa della R5).
Bmw resta stabile (+2,5%) con Mini in ripresa. Mentre Mercedes scende del 5%, penalizzata anche dalle vendite di Smart, in cerca di una nuova identità. In sofferenza anche Jaguar (-58%) che si spiega con la fine di un marchio e l’attesa della sua rinascita in una veste nuova (QUI per saperne di più)

Le case giapponesi come Suzuki e Honda hanno mostrato segnali positivi. Male invece Toyota che perde terreno con un -5%, appesantita dal calo di due modelli storici, Yaris e Corolla. Mentre i due marchi coreani Hyundai e Kia segnano un calo del -7,9%.
Per quanto riguarda i gruppi cinesi, si segnala la crescita importante del gruppo SAIC che vende in Europa le MG (+39,2%). Modelli come MG3 (QUI la nostra prima prova) ma soprattutto la suv MG ZS, con un ottimo rapporto qualità-prezzo, hanno convinto la clientela europea.
Nel mondo elettrico, invece, Tesla perde quasi la metà delle immatricolazioni rispetto al 2024 (-49,4%). A questo link potete trovare l’approfondimento dedicato al mercato elettrico europeo con l’analisi su Tesla e gli altri principali attori.
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