
La notizia era nell’aria ma nelle scorse ore è stata ufficializzata da Stellantis. L’ha riportarla anche la Fim-CISL: la produzione della Maserati GranTurismo viene sposta da Mirafiori a Modena. Ad anticipare l’importante novità che riguarda il futuro produttivi del Tridente è stato Jean-Philippe Imparato, Coo di Stellantis all’Automotive Dealer Day.
Lo spostamento della produzione della Maserati GranTurismo e GranCabrio da Mirafiori a Modena è stata accolta bene dalle sigle sindacali. Fim-CISL parla infatti di ricadute positive per la fabbrica emiliana.
La sportiva Maserati è una vettura di nicchia che può dare un contributo significativo all’officina di Modena, che occupa 180 persone e che oggi è pesantemente colpita dalla cassa integrazione. Stellantis ha dichiarato che la vecchia linea Maserati di Mirafiori non sarà spostata poiché nell’impianto di Torino continueranno a essere realizzate la lastratura e la verniciatura delle GranTurismo e delle GranCabrio.

A Mirafiori gli addetti al montaggio dei modelli Maserati saranno progressivamente spostati nell’area della Fiat 500 ibrida, i cui primi prototipi sono stati già assemblati, con la produzione in serie che è stata fissata a novembre.
Stellantis si aspetta grandi cose dalla 500 ibrida, prevedendo volumi produttivi di circa 130.000 unità all’anno. Parallelamente all’ibrida continuerà la produzione anche della 500 elettrica, che riceverà un importante aggiornamento tecnologico che dovrebbe renderla più appetibile sul mercato nel 2028. In quest’anno dovrebbe debuttare una versione con una batteria più performante, che verrà proposta a un prezzo più competitivo.

Come abbiamo visto in questo articolo, dati del 2024 dell’impianto di Modena non lasciano spazio a interpretazioni: lo scorso anno la fabbrica ha chiuso con 260 unità, con un crollo della produzione del 79%.
Attualmente a Modena viene prodotta la Maserati MC20 (QUI la prova della GT2 Stradale) la sua variante cabrio MC20 Cielo. Con un investimento di 11 milioni di euro sono state create le nuove Officine Fuoriserie, ubicate nello storico stabilimento di via Ciro Menotti. Questo nuovo reparto può vantare un impianto di verniciatura dedicato alla creazione di versioni personalizzate.

Imparato sul palco dell’Automotive Dealer Day Il mangaer ha annunciato una revisione del Piano Italia presentato lo scorso dicembre, che dovrà essere adattato in virtù del recente andamento del mercato.
Secondo il manager di Stellantis non tutti gli automobilisti vorranno o potranno passare al 100% elettrico. La proiezione è che nel 2030 il mercato sarà composto per circa il 40% da veicoli elettrici, ma il 60% sarà ancora rappresentato da motorizzazioni tradizionali o ibride.
“Questo significa che dobbiamo garantire una gamma di prodotti accessibili, che non costringano le persone a indebitarsi per acquistare un’auto”, ha dichiarato Imparato.
Le auto elettriche verranno quindi “messe da parte” favorendo i motori ibridi full e quelli con range extender. Secondo Imparato l’ibrido è in grado di abbattere le emissioni senza richiedere dei grossi esborsi agli acquirenti. Sullo sfondo la richiesta all’Europa di rendere più semplice la regolamentazione. L’obiettivo, secondo Imparato, deve essere quello di svecchiare il parco auto circolante che è composto da 256 milioni di vetture, molte delle quali hanno 10 anni sulle spalle.
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