Testo di Saverio Villa
Piano piano la Skoda si sta costruendo una reputazione solidissima che le sta aprendo spazi di mercato sempre più ampi. In Italia, è comunque in crescita costante ma ha ancora qualche retaggio del passato da superare a livello di immagine. Quanto meno nel mercato dei privati.
Perché in quello del noleggio a lungo termine, nel quale “value for money” e valore residuo sono parametri determinanti, sta andando a meraviglia, come spieghiamo ampiamente nel numero de L’Automobile attualmente in edicola. Tutta un’altra storia, invece, in Europa, dove la clientela è più pragmatica e il Marchio boemo è addirittura il quarto più venduto in assoluto dopo Volkswagen, Toyota e Bmw.
E i capisaldi di questo successo – rapporto stuzzicante tra prezzo e contenuti, tecnologia aggiornata (è la stessa delle Volkswagen) e concretezza negli allestimenti – adesso vengono trasferiti anche nei modelli a batterie. E la nuova crossover Elroq ne è l’esempio. È in buona sostanza l’equivalente della Volkswagen ID.4 per prestazioni e dimensioni, però a parità di motorizzazione e di batteria, costa 5 mila euro in meno.
Non solo: i prezzi sono allineati a quelli della sorella Karoq, cioè il modello dello stesso segmento con motorizzazioni termiche. L’obiettivo è ovviamente quello di attirare il pubblico interessato alla mobilità green ma che finora è stato intiepidito dai prezzi più elevati rispetto alle vetture tradizionali.
La Elroq (il nome è una sitensi di “electric” e, appunto, “Kaorq”) è lunga un soffio meno di 4 metri e mezzo, quindi va a completare l’offerta di Skoda nel segmento C suv. Dietro il design richiama quello delle altre crossover Skoda mentre davanti il linguaggio stilistico è nuovo, molto gradevole, ed è destinato ad arrivare anche sui prossimi modelli della Casa.
Non c’è una griglia tradizionale, a favore di un aspetto semplice, minimalista e affilato, tanto che il cx dichiarato è di soli 0,26. Un risultato davvero interessante frutto anche della profilatura accurata di tanti elementi, come i retrovisori esterni, e delle bocchette di raffreddamento anteriori che si chiudono automaticamente quanto non è necessario ventilare la batteria.
Anche la plancia ha un disegno essenziale e nell’abitacolo si fa un uso abbondante di materiali ecosostenibili, ma spesso morbidi e gradevoli al tatto. Il quadro strumenti è digitale ma un po’ piccolo, comunque può essere supportato da un head-up display, ma lo schermo a sbalzo dell’infotainment da 13 pollici è uguale nella diagonale a quello dell’ammiraglia Superb.
Per ottenere la massima fruibilità, com’è nella filosofia Skoda, i comandi per le funzioni di comfort, per le modalità di guida e per la climatizzazione sono di tipo fisico. E naturalmente non manca un’applicazione, che integra Chat Gpt, tramite la quale si controllano lo sblocco e il blocco delle portiere, le opzioni di ricarica del caricatore domestico e anche il parcheggio a distanza. Come su altre elettriche e non solo di ultima generazione, le funzioni elettroniche ricevono gli aggiornamenti via etere.
La meccanica elettrica poco ingombrante ha permesso di ottimizzare lo spazio interno, quindi l’abitabilità è ottima anche dietro, dove due adulti hanno centimetri in abbondanza, e la capacità del bagagliaio va da 470 a 1580 litri, quindi è al vertice della categoria.
Sotto il cofano anteriore manca un vano per riporre il cavo di ricarica, che però può essere ospitato da una rete montata sotto la cappelliera, per essere accessibile facilmente anche se il bagagliaio è ingombro.
Inizialmente sono ordinabili solo due versioni, entrambe con motore posteriore. La Elroq 50 ha 170 cv, la batteria da 55 kWh e un’autonomia dichiarata fino a 375 chilometri. La Elroq 85, invece, ha 286 cv e il suo accumulatore da 82 kWh promette un raggio d’azione fino a 580 km.
I prezzi sono rispettivamente di 34.500 e 43.500 euro e le consegne inizieranno a marzo. Ma per quella data entreranno in listino anche la versione 60, da 204 cv e con 400 km di autonomia, e la 85x a trazione integrale. Oltre agli allestimenti Sportline. Già sulla Elroq 50 standard sono di serie navigatore satellitare connesso, climatizzatore automatico bizona, sensori di parcheggio, retrocamera, Android Auto e Apple CarPlay wireless, vernice metallizzata, cerchi in lega e i sistemi principali di assistenza attiva alla guida, mentre la Elroq 85 aggiunge gli altri adas necessari per la guida assistita di Livello 2 (comunque ottenibile a pagamento sulla 50).
Su strada la differenza di potenza non è così avvertibile come si potrebbe immaginare pensando ai quasi 120 cv di differenza. Nell’uso tipico al quale sono soggette le auto elettriche la Elroq 50 e la 85 rispondono entrambe con prontezza all’acceleratore e guadagnano velocità in modo molto lineare e vivace.
E in molte situazioni la 50 fa valere il suo peso inferiore di ben 175 kg rispetto alla 85. Ma naturalmente quando si chiedono le prestazioni massime il vantaggio di quest’ultima diventa più evidente e la progressione diventa quasi sportiva. Come confermano i dati ufficiali di accelerazione: per passare da 0 a 100 km/h la 50 richiede 9 secondi, mentre per la 85 ne bastano 6,6.
E per la più potente la velocità massima è di 180 km/h anziché 160. Non è possibile ottenere un vero e proprio effetto “one pedal”, ma si può aumentare il freno motore e il recupero di energia selezionando la funzione “brake”. Però con le palette dietro il volante si può regolare il recupero stesso su tre livelli, aumentando anche il divertimento di guida.
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