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L’offensiva del Dragone al Salone Auto Torino: tutti i marchi cinesi presenti in Italia

di Marco Triulzi - 30/09/2025

Che la Cina sia ormai ben presente sulla scena automobilistica europea e italiana non è più una sorpresa. L’ultimo Salone Auto Torino, che si è chiuso domenica, lo certifica nero su bianco: su 90 modelli esposti ben 50 erano cinesi. E non si tratta solo di quantità, ma anche di varietà: citycar elettriche, suv medi e grandi, station wagon ibride plug-in e elettriche, berline premium e fuoristrada duri e puri. Insomma ce n’è per tutti i gusti.

Eppure sorgono domande inevitabili: questa corsa sfrenata al mercato europeo non rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per gli stessi marchi cinesi? Chi riuscirà a fidelizzare la clientela italiana, notoriamente esigente? Chi avrà la forza finanziaria e organizzativa per garantire assistenza, ricambi e una rete post-vendita efficiente?
Tra i tanti marchi, alcuni sono già radicate in Italia e hanno iniziato a costruire infrastrutture commerciali e tecniche stabili. Sono loro le realtà da osservare con maggiore attenzione. Altri più piccoli o appena arrivano devono ancora costruirsi una base solida. Ma vediamoli uno per uno: ecco i marchi cinesi presenti sul nostro territorio.

 

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Indice dei contenuti:



 

MG

Non era presente a Torino ma è certamente una delle protagoniste tra le case cinesi affermate nel nostro Paese. Dico cinesi perché se non lo sapevate dietro alla MG, storico marchio inglese, c’è il colosso Saic, che è il maggiore costruttore di auto in Cina e, insieme a Chery, anche il maggiore esportatore. Nel 2023 hanno lasciato la terra del Dragone ben 1,23 milioni di auto. Il successo è dovuto soprattutto alla MG, marchio che in Italia nei primi sei mesi ha immatricolato 29.288 vetture. Attualmente la MG ha una fitta rete di concessionari e centri assistenza e nel 2024 ha aperto un magazzino ricambi in Italia, che ha consentito l’abbattimento dei tempi di consegna.

I modelli di maggior successo in Italia sono:

MG ZS: suv lungo 443 cm, disponibile sia ibrido full a 23.490 euro, sia benzina a 20.490 euro.

Le Case automobilistiche cinesi puntano sui modelli ibridi in Europa

MG HS: suv ibrido plug-in di dimensioni leggermente superiori rispetto alla ZS (è lungo 466 cm), disponibile benzina, ibrido full e plug-in, con prezzo rispettivamente di 27.490, 32.490 euro e 37.990 euro.

Leggi anche: Dacia Bigster e MG HS, sfida tra suv medie: quale scegliere?

MG MG3: utilitaria di segmento B acquistabile sia a benzina a un prezzo di partenza di 16.990 euro, sia ibrido full a 21490 euro.

Leggi anche: L’A sfida: MG3 Hybrid+ contro Renault Clio E-Tech Full Hybrid

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Omoda e Jaecoo

Sono entrambi marchi della cinese Chery Automobile specializzati in suv di dimensioni medio grandi. QUI il nostro approfondimento su Chery. A Torino si è visto in anteprima il nuovo Omoda 7, ulteriore tassello di una gamma in rapida espansione, che arriverà verso fine anno.

Attualmente sul mercato italiano abbiamo:

Omoda 5: suv lungo 440 cm, disponibile sia a benzina con il 1.6 turbo da 147 CV, sia elettrico da 204 cv con batteria da 62 kWh, con prezzi di partenza rispettivamente di 27.900 e 36.490 euro.

 

Omoda 9: suv lungo proposto con il “Super Hybrid” con una potenza da 537 a 650 cv e una percorrenza in elettrico di oltre 100 km, grazie a una batteria ricaricabile all’esterno con una capacità di 24,46 kWh. QUI la nostra prima prova.

Jaecoo 7 suv con una lunghezza di 450 cm alimentata dal 1.6 turbo benzina da 147 cv, con prezzi da 33.900 euro. Disponibile anche la versione Super Hybrid, ibrido da 347 cv di potenza complessiva, con una batteria ricaricabile all’esterno da 18,3 kWh. QUI la nostra prova.

Jaecoo 5: suv compatto che ha debuttato al Milano Monza Motor Show e che arriverà nelle concessionarie nel prossimo autunno.

Tre le versioni: 1.6 TGDi turbo benzina da 147 cv e 275 Nm, abbinato a un cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti; full hybrid con motore 1.5 TGDi da 143 cv accoppiato a un’unità elettrica, per una potenza combinata di circa 204 cv e una batteria da 1,8 kWh. Elettrico con un motore da 204 cv 340 Nm di coppia e batteria da 61 kWh, con un’autonomia stimata attorno ai 400 km. Prezzi da 25.000 euro.

  • Lepas: nuovo marchio del gruppo Chery che arriva in Europa e in Italia con la L8, suv di taglia medio-grande con motore plug-in hybrid (QUI i dettagli)

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BYD

La Byd è un colosso che non ha bisogno di presentazioni. In Italia attualmente sono tre i modelli più interessanti:

Seal U DM-i: suv di dimensioni XXL ibrido plu-in, con un powertrain che abbina un motore elettrico da 194 cv associato a un 1.5 aspirato da 96 cv, per una potenza complessiva di 218 cv. Grazie alla batteria da 18,3 kWh è in grado di percorrere fino 70-80 km nel ciclo misto. Costa 39.800 euro e attualmente è il suv plug-in più venduto in Italia.

Leggi anche: Auto ibride plug-in: le cinque che fanno più strada

– Byd Dolphin Surf: citycar elettrica lunga 3,99 m, con una potenza di 88 cv e un’autonomia di 220 km assicurata dalla batteria da 30 kWh. Costa 19.490 euro.

  • Ma a Torino abbiamo visto anche la nuova Seal 6 DM-i Touring, station wagon ibrida plug-in che punta a replicare il successo ottenuto dal Seal U nelle flotte.

Leggi anche: L’A Sfida citycar elettriche economiche: Byd Dolphin Surf e le altre

Accanto allo stand Byd, quello del brand premium Denza, di proprietà dello stesso colosso cinese, con esposti la shooting brake premium  Z9GT e la monovolume di lusso D9.

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DR Automobiles

DR Automobiles, con sede a Macchia d’Isernia (Molise), commercializza in Italia diversi marchi, tutti basati su modelli cinesi rimarchiati della Chery e adattati per il mercato europeo. I principali brand del gruppo sono:

  • DR, il brand principale, lanciato nel 2006, con un’offerta di suv, crossover e citycar spesso basati su modelli della Chery

Leggi anche: L’A Sfida gpl: Dacia Duster VS DR 5.0

    • EVO, introdotto nel 2020, è il marchio più economico della gamma DR, focalizzato su modelli accessibili e con motori bi-fuel (benzina/GPL o metano).
    • Sportequipe, marchio più recente, posizionato in una fascia leggermente più premium rispetto a DR. Offre suv sportivi, anche ibridi plug-in, basati su modelli Chery e Baic, con dotazioni più ricche e finiture curate.
    • Ich-x, brand dedicato all’off-road, prende il nome da Jacky Ickx. Attualmente commercializza un solo modello: un fuoristrada derivato da una piattaforma Baic, con telaio a longheroni.
  • Tiger, marchio inglese (acquisito da DR) è stato rilanciato con modelli realizzati in partnership con Dongfeng / DR.

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Dongfeng

La vera novità di quest’anno è la presenza strutturata di Dongfeng, uno dei colossi cinesi di Stato. In Italia è rappresentata da DF Italia Srl, importatore ufficiale controllato in gran parte da Car Mobility. Una scelta che garantisce al marchio un ingresso solido, con rete vendita e assistenza dedicate.

Al Salone di Torino 2025 Dongfeng ha mostrato una gamma che copre vari segmenti:

  • Box, citycar elettrica da circa 310 km di autonomia, modello d’ingresso pensato per la città.
  • Mage, suv medio con linee moderne e powertrain elettrificato.
  • Huge, suv di dimensioni maggiori, destinato a famiglie e viaggi lunghi.
  • Vigo, suv che richiama nello stile le Kia elettriche (EV3 in particolare): arriverà a gennaio 2026 con ambizioni di penetrazione forte nel segmento C.

I satelliti di Dongfeng, che arriveranno più tardi nel nostro paese, sono l’MHero 817 (oltre 1.000 c) e le proposte premium Voyah (Free, Courage, Dream).
Ma il vero banco di prova sarà la capacità di Dongfeng attraverso DF Italia di garantire assistenza diffusa e tempi certi sui ricambi.

DFSK

DFSK è un marchio cinese che da dicembre 2023 è distribuito da China Car Company (www.dfskcar.it). Propone suv economici, come la Glory 500 spinta da un motore bifuel che abbina il 1.5 litri benzina con l’impianto a gpl, con consumi di 7 litri per 100 km (qui la scheda tecnica) e una potenza di 106 cv. Costa 16.500 euro.


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Forthing

È distribuita da TC8 che è membro UNRAE e fa parte del Gruppo Franco Tomasi, www.forthing-auto.it. In Italia propone Friday, suv disponibile sia ibrido che elettrico con prezzi di partenza di circa 30mila euro.

SWM Motors

La SWM Motors in Italia è distribuita da Campello Motors. Propone suv di dimensioni medio grandi come la SWM G01, costruita in Cina dalla Shineray e disponibile in Italia da 25.990 euro, equipaggiata con il 1.5 turbo a benzina da 139 cv associato al cambio automatico a doppia frizione a 7 rapporti. Ultima novità interessante, presente a Torino, è la SWM G03F Super Hybrid con sistema plug-in hybrid e prezzi a partire da 28.990 euro. SWM era un marchio italiano attivo tra gli ’70 e ’80, diventato celebre per le motociclette da cross.

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Cirelli

La Cirelli Motor Company (non presente al Salone di Torino) è un’azienda milanese specializzata nell’importazione dei veicoli della cinese BAIC. In Italia propone diversi modelli identificati con numeri progressivi che vanno da 1 a 8. La Cirelli 4, suv a sette posti basata sulla BAIC X55 e alimentata con motore 1.5 bifuel benzina-gpl da 177 cv. Prezzi da 30.800 euro.

Cirelli 4

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EMC

L’acronimo EMC sta per Eurasia Motor Company, azienda bresciana specializzata nell’esportazione dei veicoli della Cina. Punta tutto sul rapporto qualità/prezzo, proponendo una gamma di suv compatti con una dotazione full optional. Come la EMC 4 che in promozione viene proposta a 16.200 euro e viene proposta sia a benzina con il 1.5 che bi-fuel, benzina gpl, sia con cambio automatico che manuale. Al Salone di Torino EMC ha presentato l’ultima novità di prodotto, la 212, un fuoristrada dalle forme che ricordano da vicino un altro famoso protagonista dello sterrato.

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Leapmotor

Frutto della joint venture tra il Gruppo Stellantis e la Casa automobilistica cinese, attualmente il marchio propone due modelli in Italia.

T03: una vetturetta elettrica da città con 95 cv e un’autonomia di 265 km (QUI la prova). Prezzi da 18.900 euro.

Leggi anche: L’A sfida: Dacia Spring contro Leapmotor T03, le elettriche economiche

C10: suv di dimensioni medio grandi disponibile anche nella versione con range extender con 231 cv e 210 km di autonomia “a emissioni zero” (QUI la nostra prova).


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Foton

Marchio importato in Italia dall’Eurasia Motor Company, specializzato nella commercializzazione di pick-up prettamente destinati a un impiego lavorativo. Come il Foton Tunland G7, 4×4 con motore turbodiesel da 162 cv abbinato al manuale a all’automatico o, ultima novità vista a Torino, la Tunland V9, pick-up di generose dimensioni lungo 562 cm con turbodiesel mild-hybrid e prezzi da 48.190 euro.

Xpeng

Marchio cinese non presente al salone Torino ma da poco ha debuttato in Italia, dove propone i seguenti modelli:

Xpeng G6: suv di dimensioni medio grandi che in promozione costa poco meno di 40mila euro. Disponibile in tre versioni (due a trazione posteriore e una a trazione integrale con doppio motore) con autonomia di 435, 550 e 570 km, e potenze rispettivamente di 255, 282 e 470 cv (QUI la nostra prova).

Xpeng G9: suv di dimensioni grandi (è lungo 489 cm), che nelle versioni di punta ha fino a 551 cv di potenza e 570 di percorrenza elettrica (QUI la prova).

A Monaco è stata presentata anche la P7 Next, una fastback elettrica il cui arrivo in Italia è previsto nel corso del 2026.
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Lynk & Co

Di proprietà del colosso Geely, propone in Italia suv ibrid plug-in che possono essere “acquistate” anche con una forma di abbonamento in stile Netflix. La 01 viene proposta con un powertrain ibrido plug-in con 276 cv e un’autonomia in modalità completamente elettrica di 75 km.


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Polestar

La Polestrar è il marchio sportivo premium di proprietà della Geely strettamente imparentato con la Volvo (condividono le medesime piattaforme tecnologiche), anch’esso gestito dal colosso asiatico. Si distingue per le sue berline elettriche che presentano una linea asciutta e minimale. In Italia il marchio sta via via “puntellando” la sua presenza sul mercato. La Polestar è infatti passata da un modello di vendita online a uno più tradizionale con punti vendita fisici. Oggi sono presenti cinque punti vendita: Autoserenissima 3.0 è diventato agente ufficiale per il Veneto con sede a Padova (Corso Brasile 1), stessa sorte per il gruppo Gino, a Nichelino (TO), mentre a Modena il punto vendita è gestito da Motorsclub, a Milano con Lario Bergauto, e Roma con C.A.R. Room. Attualmente sul mercato italiano sono presenti:

  • Polestar 2:  berlina rialzata con uno stile quasi da crossover. Prezzi da 53.000 euro.
  • Polestar 3: suv premium di lusso di grandi dimensioni. Prezzi da 85.000 euro.
  • Polestar 4: filante crossover elettrica di lusso, si posiziona tra la berlina 2 e la suv 3. Prezzi da 66.900 euro.
  • Polestar 5: presentata a Torino, è una GT elettrica filante a 5 porte con prestazioni da primato. Prezzi da 118.900 euro 

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Geely

L’ultimo ad arrivare in Italia grazia a una partnership con Jameel Motors è la Geely. Stiamo parlando del colosso cinese proprietario di Volvo, Polestar, Link&Co, Zeekr, Lotus e con una partecipazione al 50% con la Smart, che per la prima volta porterà nel territorio italiano il proprio brand. L’approdo è previsto entro la fine dell’anno.

La prima ad arrivare è la EX5, suv elettrico di dimensioni medio-grandi (4,61 metri di lunghezza) spinta da un motore elettrico da 218 cv e 320 Nm. Il sistema di alimentazione si affida a batterie Aegis Short Blade, disponibili in due tagli da 49 e 60 kWh, che garantiscono un’autonomia compresa tra 440 e 530 km a seconda della capacità scelta. Arriverà più in là anche la Starray, più in linea con gli interessi del nostro mercato, dato che si tratta di un suv plug-in hybrid.

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