Condividi con:

Ferrari: a Maranello l’officina del mito

di Emiliano Ragoni - 31/03/2025

Dalle origini alla leggenda

Dopo aver passato in rassegna i principali stabilimenti Stellantis presenti in Italia (QUI l’articolo) oggi parleremo dell’impianto di Maranello, storica Casa della Ferrari.

L’iconica Casa di lusso è un importante asset di Exor, la holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia Agnelli.

In questo articolo ripercorreremo a grandi linee la storia dell’impianto e della sua evoluzione.

Tutto ha origine con la fondazione della Ferrari S.p.A., la Casa automobilistica italiana fondata da Enzo Ferrari il 12 marzo 1947, con sede a Maranello.

La storia della Ferrari è legata in modo indissolubile al mondo delle corse. Le origini sportive del Cavallino risalgono a molto prima della sua fondazione, addirittura al 1929, quando Enzo Ferrari diede origine a Modena alla Scuderia Ferrari, tutt’ora la divisione principale del reparto corse.

Il simbolo ufficiale dell’azienda, che ha contribuito alla sua riconoscibilità nel Mondo, è un Cavallino Rampante, che deriva da quello impiegato nella Prima guerra mondiale dall’aviatore italiano Francesco Baracca, ceduto personalmente a Enzo Ferrari nel 1923.

Il trasferimento a Maranello

Quando Ferrari decise di ampliare la sua fabbrica per aumentare i volumi di produzione, inizialmente pensò al comune di Formigine, a pochi chilometri da Maranello. Poiché l’amministrazione locale respinse la sua richiesta, la scelta ricadde su quest’ultima cittadina.

Quindi, nel 1943, in un periodo segnato dalla Seconda guerra mondiale, Enzo Ferrari trasferì le attività automobilistiche da Modena a Maranello.

Terminata la guerra, nel 1947, con la Ferrari 125 S viene costruita la prima vettura a portare il nome Ferrari. Maranello divenne quindi ufficialmente la culla del Cavallino Rampante.

Inizialmente semplice officina meccanica, lo stabilimento di Maranello è cresciuto di pari passo con il mito Ferrari, trasformandosi in un Polo produttivo d’avanguardia, senza però mai perdere il legame con le radici artigianali e con il territorio circostante.

Una storia di evoluzione continua

Nella storia delle Ferrari,  e quindi anche dell’impianto di Maranello, è determinate il ruolo del Gruppo Fiat. Quest’ultimo intervenne in favore della Ferrari già nel 1955, finanziando per un quinquennio lo sviluppo della Scuderia. Tale decisione, nata per arginare lo strapotere tecnico-economico della Mercedes, contribuì a far vincere alla Ferrari i campionati del 1956 e del 1958, oltre alle Mille Miglia del 1956 e del 1957.

Dagli anni Cinquanta in poi, Maranello ha visto una trasformazione costante: strutturale, tecnica e culturale.

Il primo grande ampliamento avviene negli anni Sessanta, con l’aumento della domanda internazionale e la crescita della gamma stradale. Ma è tra gli anni Duemila e il decennio attuale che si compie la rivoluzione industriale più significativa.

Con l’introduzione della produzione modulare, l’impianto è stato completamente riconfigurato: ogni reparto è stato ottimizzato per consentire una lavorazione veloce e precisa. Nascono nuove linee dedicate ai motori V8 e V12, al montaggio dei telai in alluminio e agli interni personalizzati, dove ogni dettaglio è cucito su misura per il cliente.

La nascita dell’e-Building

L’ultimo tassello della trasformazione della fabbrica del Cavallino Rampante è l’e-Building, il Polo dedicato ai modelli ibridi ed elettrici, simbolo della Ferrari proiettata verso il futuro. Dall’e-Building uscirà la Ferrari Elettrica.

L’integrazione dell’edificio che ospita l’e-Building nel contesto urbano è stata perfezionata attraverso una riqualificazione urbana di oltre 100.000 mq e una riprogettazione delle infrastrutture viarie. Sono state costruite, infatti, una strada a servizio del sito e una pista ciclabile di 1,5 Km collegata alla rete cittadina.

Nello stabilimento sono state progettate diverse soluzioni per migliorare il benessere delle persone nell’ambiente di lavoro. Come postazioni ergonomiche, aree verdi e relax, comfort acustico e visivo. Con il corretto mix di illuminazione naturale e artificiale sono gli aspetti più valorizzati.

I modelli: capolavori nati a Maranello

Tutte le Ferrari stradali, da oltre 75 anni, nascono a Maranello. Dai modelli storici come la 250 GTO e la Daytona, passando per la mitica F40 (vedi foto sotto), fino alle più recenti SF90 Stradale, Roma, 296 GTB e Purosangue.

Ogni vettura è realizzata attraverso un percorso produttivo che unisce tecnologia e maestria artigianale. Siamo quindi al cospetto di un esempio molto pecualiare di “industrializzazione sartoriale“.

Il sito di Maranello comprende anche i reparti racing: la gestione sportiva della scuderia Ferrari Formula 1 e il reparto corse clienti, dedicato alle hypercar da pista come la FXX-K o la 499P, regina del WEC.

L’approccio produttivo Ferrari

Maranello non può essere considerata una fabbrica come le altre. Qui vige il principio fondamentale che la tecnologia è al servizio dell’uomo, non il contrario. I robot – impiegati per tutte le operazioni ad alta precisione tra cui la saldatura e la verniciatura – lavorano fianco a fianco con tecnici specializzati, che completano ogni fase con controlli meticolosi.

L’approccio è quello della produzione su misura, con oltre mille combinazioni disponibili per ogni modello; dalla scelta del colore alla configurazione degli interni, fino alla “colonna sonora” personalizzata dello scarico.

Nonostante negli anni il numero delle vetture prodotte sia aumentato molto, specie dopo l’uscita della prima suv Purosangue, la Ferrari non produce in massa. Ogni anno escono da Maranello poco meno di 14.000 vetture. Un numero volutamente contenuto per preservare l’esclusività del marchio.

Un’eccellenza italiana riconosciuta nel mondo

L’impianto della Ferrari è anche un riferimento architettonico internazionale.

Lo stabilimento è stato più volte premiato per la sua capacità di coniugare estetica architettonica, funzionalità produttiva e rispetto per l’ambiente. Alcuni edifici – come quello dei motori, firmato da Jean Nouvel, o il Centro Stile progettato da Flavio Manzoni – sono veri e propri manifesti di design industriale. Massima cura anche per tutto quello che riguarda la sostenibilità; il Polo di Maranello è alimentato da fonti rinnovabili e progettato per ridurre l’impatto ambientale.

Nel tempo, Maranello è diventato anche un simbolo del Made in Italy, capace di attrarre ingegneri e designer da tutto il mondo, pur mantenendo una forte identità italiana.

Il Polo è diventato anche una meta da visitare. I turisti, oltre al Museo Ferrari, amano molto anche dare un’occhiata al Villaggio Ferrari. Sono soprattutto i giovani designer ad essere interessati a questo sito, attirati dalle opere architettoniche sviluppate negli ultimi anni.

Un esempio in tal senso è la galleria del vento, disegnata da Renzo Piano, le officine meccaniche, il padiglione verniciatura, la mensa aziendale – tutti progetti di Marco Visconti – e il nuovo edificio dedicato alla logistica sportiva, progettato da Luigi Sturchio. C’è anche il Centro Sviluppo Prodotto, realizzato da Massimiliano Fuksas.

Le tappe fondamentali dello stabilimento in breve

Il modello produttivo

  • Produzione modulare e su misura
  • Automazione selettiva e manodopera specializzata
  • Controlli di qualità in tempo reale su ogni stazione

Numeri della produzione

  • 4.500 dipendenti
  • 13.000 auto prodotte/anno
  • 100+ paesi di esportazione
  • 1.000+ combinazioni di personalizzazione per ogni modello
  • 3 km di linee di montaggio

Tappe storiche

  • 1947 – Prima Ferrari 125 S
  • Anni ’60 – Primo ampliamento internazionale
  • 2008 – Nuova linea motori
  • 2024 – Completamento e-Building per i modelli elettrici

Visitare Maranello

  • Museo Ferrari: storia e innovazione a portata di mano
  • Tour dello stabilimento: disponibile per clienti Ferrari
  • Pista di Fiorano: banco di prova di ogni modello

Potrebbe interessarti

Noleggio

Noleggio a lungo termine: 10 consigli per fare un buon affare

Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto

di Redazione - 22/12/2025

Auto cinesi in Italia: la guida definitiva all’acquisto

Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....

di Emiliano Ragoni - 22/12/2025

Podcast

in collaborazione con Aci Radio

Il Punto di Pierluigi Bonora

Il Direttore di ACI Radio Pierluigi Bonora fa il punto sul fatto più rilevante della giornata offrendo spunti di riflessione per una corretta informazione.

l'Automobile su Instagram