
Analizzando gli ultimi dati della Jato, la Byd in Europa ha totalizzato più vendite della Tesla. Nello specifico, stiamo parlando di 7.231 unità contro 7.165. La differenza è minima, ma il sorpasso c’è stato. Inoltre, si deve fare questa considerazione: la Tesla ha guidato il mercato europeo dei veicoli elettrici per anni, mentre la Byd ha iniziato ufficialmente le operazioni al di fuori della Norvegia e dei Paesi Bassi solo alla fine del 2022.
Elon Musk lo scorso giovedì 29 maggio ha ufficialmente lasciato il Doge. Lo ha annunciato sul “suo” X dichiarando che il lavoro come “impiegato speciale del governo” degli Stati Uniti è terminato, ringraziando Donald Trump per avergli concesso questa opportunità. Ricordiamo che Musk, super consulente del Doge, Department of Government Efficiency, aveva come obiettivo quello di ridurre gli sprechi e risparmiare qualcosa come 2.000 miliardi di dollari.

Perché Musk ha lasciato? Hanno influito i risultati inferiori alle attese, la nuova legge di Trump “One Big Beautiful Bill”, che secondo Musk aumenterà il deficit vanificando gli sforzi del Doge, ma, soprattutto, la pressione degli azionisti della Tesla. Questi ultimi sono preoccupati per l’andamento della compagnia americana specializzata in auto elettriche, che ha accusato un calo dei profitti del 71%.
La Tesla ha quindi registrato un altro calo mensile ad aprile. Il volume totale delle EV totalizzate dal colosso americano è in calo del 49% rispetto all’anno precedente con 7.165 auto. Al contrario, la Byd ha registrato un aumento del 359% nello stesso periodo, grazie alla sua ampia gamma di veicoli elettrici e ibridi plug-in.
La rapida espansione di Byd ha portato il colosso cinese a superare marchi automobilistici europei storici, come Fiat, Dacia e Seat (nel Regno Unito). Questa crescita arriva ancora prima dell’inizio della produzione nel suo nuovo stabilimento in Ungheria.

Il Gruppo Volkswagen con la sua pletora di brand sta dominando il mercato europeo dell’auto elettrica. La Skoda Elroq è risultata la bev più venduta con 8.000 unità. La piccola di Casa Skoda è risultata un’auto “furba”, grazie alla sua collocazione tra i segmenti B e C. Alle sue spalle altri tre modelli del Gruppo VW: ID.3 (6.932 unità), ID.3 (6.932) e ID.7 (6.776). Quest’ultima ha aumentato i suoi volumi del 640%.
La Renault ha registrato oltre 5.600 unità della 5, il sesto veicolo elettrico più immatricolato in Europa il mese scorso. Bene anche la EV3 della Kia, che è entrata nella top ten. Al contrario, i volumi della Tesla Model Y e della Volvo EX30 sono diminuiti rispettivamente del 53% e del 57%.
La Tesla Model Y è in nona posizione. Il suv elettrico della compagnia americana ha registrato 4.495 unità, con un calo del 53%.
La Byd ha dato un’ulteriore scossa al mercato dei veicoli elettrici. Il colosso cinese ha annunciato una riduzione dei prezzi del 34% su oltre 20 modelli, sia elettrici che plug-in.
Nonostante il calo del titolo (-8,6%), il piano della compagnia cinese è chiaro: confermare a ampliare la sua leadership in Europa, anche a costo di ridurre e quasi annullare i suoi margini. La Tesla, che nei prossimi mesi dovrebbe immettere sul mercato un modello più economico, ha ancora più pressione addosso.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che nei prossimi mesi la Byd potrà beneficiare anche di un modello ancora più economico: la Dolphin Surf.
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