Testo di Mattia Eccheli
C’era una volta la “16”, poi sparita dalla circolazione e sostituita dalla Espace, che invece c’è ancora. I designer di Renault hanno chiarito che si sono ispirati al modello lanciato nel 1965 per creare la Symbioz, un’auto da 4,41 metri di lunghezza che fino al montante posteriore è praticamente la Captur (che è però più corta di 17 centimetri) e che strizza l’occhio agli automobilisti che adorano i Suv, ma anche alle famiglie che hanno bisogno di una vettura pratica e razionale.
La “voiture à vivre” francese è fabbricata a Valladolid, in Spagna, ha un abitacolo modulare, che grazie ai sedili scorrevoli (fino a 16 centimetri di escursione), offre un bagagliaio che già con i sedili in posizione verticale ha una capienza fra i 482 e i 624 litri (1.582 con il divano abbattuto).
Che in altezza può garantire una trentina di millimetri in più optando per un accessorio forse non necessario, ma funzionale. Ossia il Solarbay, il tetto panoramico “elettronico” a cristalli liquidi che oscura gli interni, che evita l’installazione della tendina parasole che porta via spazio. Risponde bene al volante: lo sterzo è diretto e dal punto di vista dinamico c’è quasi niente da eccepire.
Anche perché, con l’obiettivo di portare sul mercato una macchina utile, la motorizzazione E-Tech Full Hybrid da 145 Cv e 250 Nm di coppia ha un’accelerazione “misurata” (10,6” per passare da 0 a 100 orari) e una velocità massima di 170 km/h. Anche per questo, grazie al serbatoio da 48 litri, l’autonomia annunciata dal costruttore arriva fino a 1.000 chilometri. I consumi omologati sono di 4,7 l/100 km: quelli rilevati empiricamente dopo oltre 170 chilometri al volante sono stati di 5,4.
Al solito, Renault promette fino all’80% del tempo di guida elettrica in città con un possibile risparmio dei consumi anche del 40% rispetto a un’unità a benzina non elettrificata. Il cuore del sistema E-Tech, per il quale il costruttore rivendica 150 brevetti depositati e in parte derivati dall’esperienza maturata in Formula 1, è il millesei benzina a quattro cilindri da 94 cv al quale sono state abbinate le unità elettriche da 49 cv (per la spinta) e quella che agisce da starter/generatore. La batteria è da 1.2 kWh.
La visibilità, soprattutto quella posteriore laterale, è penalizzata dalla forme, mentre all’anteriore si deve talvolta fare i conti con i riflessi sul parabrezza. Alta 17 cm da terra e complessivamente poco più di 1,57 metri, la Symbioz può disporre, nel caso del top di gamma, la Iconic da 36.500 euro, di un massimo di 29 dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida che soccorrono chi sta al volante nelle manovre.
Due gli schermi: uno da 10.3” come cruscotto digitale orizzontale e uno verticale da 10.4 per la navigazione e l’infotainment con OpenR Link (Google è integrato). La versione d’ingresso, la Techno, monta cerchi da 18” ed è a listino a partire da 33.500 euro.
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