Non mutando piattaforma, Volvo ha apportato leggere modifiche al design del frontale della XC90, in modo da allinearlo alla recente EX90. Questo aggiornamento si traduce in un aspetto più moderno, pur mantenendo l’eleganza, ma soprattutto le proporzioni, che ha sempre caratterizzato questo modello. L’obiettivo è quello di dare alla XC90 un aspetto più fresco e contemporaneo, in linea con il linguaggio stilistico del nuovo Suv elettrico.
Anche l’interno XC90 è stato oggetto di una leggera revisione, con particolare attenzione all’utilizzo di materiali sostenibili. Volvo ha optato per l’impiego di tessuti come il Nordico e materiali riciclati, a dimostrazione dell’impegno del marchio verso la sostenibilità ambientale.
Questa scelta (vedi sopra) non solo riduce l’impatto ambientale della produzione, ma contribuisce anche a creare un ambiente interno più salubre e confortevole per i passeggeri. La componente multimediale prevede un nuovo schermo centrale da 11,2 pollici, più grande e con una migliore risoluzione rispetto al precedente.
Componente provvista del sistema di infotainment realizzato in collaborazione con Google e integrato di servizi come Google Assistant, Google Maps e Google Play. Perfettamente comoda per 5 occupanti, i due della terza fila meglio che rientrino nella “dicitura” bambini. Ma anche in sette il volume di carico è ancora sufficiente per un paio di trolley (vedi 262 litri di capacità). Abbattendo tutte le sedute posteriori si arriva invece a quota 1.874 litri.
Più facile di così non si più. La base di partenza è sempre un due litri turbo benzina a quattro cilindri. Da un lato c’è la B5, ovvero la versione mild-hybrid a 48 Volt da 250 cavalli e 340 Nm di coppia; mentre dall’altro presenzia la T8, ossia la plug-in da 455 cavalli complessivi e altrettanti 709 Nm di coppia.
Versione quest’ultima che può contare anche su un pacco batteria da 18,8 kWh di capacità (che si ricarica in 3 ore) che garantisce (sulla carta) 71 km nel solo modo elettrico.
Mild-hybrid o ibrido plug-in? Un dilemma dei tempi moderni, che in un contesto come quello svedese cambia poco le carte in tavola. Il ritmo lento imposto dai rigidi limiti nordici, rendono l’esperienza di viaggio all’insegna del relax totale, con consumi equivalenti a quelli della precedente versione turbodiesel.
Diversa dovrebbe essere la situazione su suolo nostrano, dove traffico e stile di guida metterebbero a dura prova l’efficienza svedese. Detto questo, dato per scontato che il comfort sia il punto di forza di nuova Volvo XC90, ci sono comunque una serie di sfaccettature che vanno analizzate.
La mild-hybrid, sebbene sgravata del peso del pacco batteria pesa comunque 2080 kg. E potrebbe essere poco brillante per i gusti di qualcuno. La plug-in dal canto suo mette in campo cavalli e coppia da rendere più “piccante” l’affondo del pedale dell’acceleratore.
Lo sterzo è adeguato alla tipologia di vettura, mentre il cambio, per quanto morbido nei passaggi di marcia, non è sempre reattivo alle richieste di chi siede al volante, soprattutto nelle ripartenze allo stop. Nel complesso siamo di fronte ad una divoratrice di chilometri, che invoglia al viaggio chiunque si trovi alla guida. Un accogliente universo di lusso minimale.
Di Volvo XC90 sono disponibili tre allestimenti: Core, Plus e Ultra. La “linea” vale ovviamente sia per la variante mhev che per quella phev. Già a partire dall’allestimento d’ingresso sono parte del corredo di serie i cerchi in lega da 20 pollici. Misura che cresce alla quota di “ventuno” nei due successivi.
Anche i gruppi ottici Matrix Led sono parte del corredo della Core. La Plus mette sul piatto, oltre ai cerchi più grandi, anche il sistema audio Harman Kardon Premium Sound e il dispositivo Purifier con Clean Zone avanzato. La Ultra si completa di Visual Park Assist 360° e Head-Up Display. Mentre i prezzi partono da 81.200 euro della XC90 B5 mhev in versione Core, fino ai 101.000 euro della T8 Phev in allestimento Ultra.
Assetto morbido con sospensioni autolivellanti ad effetto “tappeto volante” e un V12 da 6.75 litri. È di lusso anche l'accelerazione da 0 a 100 orari, meno di 5 secondi
Veloce (anche nelle operazioni di ricarica), la compatta Mini che non c'era, offre tanta tecnologia, ma sacrifica un po' il comfort