Dopo oltre trent’anni di assenza, Lancia torna ufficialmente nel mondiale Rally. Il marchio torinese sarà al via del campionato WRC2 2026, con il debutto fissato per la gara inaugurale del calendario, il leggendario Rallye di Monte-Carlo. Una notizia che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi e dell’intero mondo del motorsport, sancendo il ritorno della Casa più vincente nella storia della disciplina: dieci titoli costruttori e undici piloti mondiali conquistati tra Fulvia, Stratos, 037 e Delta Integrale.
Il rientro di Lancia nel WRC2 è parte integrante della strategia di rilancio all’interno del gruppo Stellantis. Dopo l’esperienza positiva nei campionati nazionali con la Ypsilon Rally4, la Casa compie il salto di categoria con un programma internazionale affidato alla Squadra Corse Lancia, sotto la supervisione del polo motorsport di Satory, in Francia.
La presentazione ufficiale al pubblico della Ypsilon HF Integrale Rally2 è prevista per novembre.
Tra i protagonisti di questo ritorno c’è Miki Biasion, due volte campione del mondo rally con Lancia, oggi ambassador e collaudatore del team ufficiale. Commosso per l’annuncio, Biasion ha raccontato di aver già provato la vettura e di aver ritrovato le stesse emozioni dei suoi anni d’oro:
Tutto il mondo del motorsport e gli italiani si aspettavano questo momento. Ho avuto modo di provarla e, anche se faccio parte dei piloti del secolo scorso, quando salgo in macchina torno ragazzino. La base è ottima: i rally sono una grande promozione ma anche un laboratorio di tecnologia e ricerca. Ben venga Lancia nei rally, come una volta.
Biasion ha poi sottolineato l’importanza dei nuovi regolamenti Rally2, che renderanno le competizioni più accessibili e attrattive per i costruttori: “Dal 2027 potranno cambiare e molti marchi stanno già valutando di tornare nella categoria. Tanti nemici, tanto onore.”
La protagonista del ritorno sarà appunto la Ypsilon HF Integrale Rally2, un progetto tecnico che fonde l’identità Lancia con l’ingegneria Stellantis. Derivata dalla nuova Ypsilon di serie, la Rally2 adotta un motore 1.6 turbo quattro cilindri da 282 cv di origine Citroën C3 Rally2, ottimizzato per la nuova piattaforma torinese.
Dispone di trazione integrale permanente, cambio sequenziale a cinque rapporti e differenziali regolabili, mentre telaio e sospensioni sono stati completamente rivisti per affrontare fondi e condizioni tipici delle gare mondiali. L’obiettivo: offrire una vettura competitiva fin dal debutto, con prestazioni affidabili e un comportamento dinamico all’altezza della tradizione Lancia.
Il ritorno nei rally è parte di un piano più ampio per restituire a Lancia il suo DNA sportivo. Luca Napolitano, Ceo del marchio, ha evidenziato come il progetto rifletta una visione coerente e determinata: dal rilancio della nuova Ypsilon alla creazione della gamma HF, fino al percorso formativo avviato con la Rally4. “Essere umili e pragmatici non significa non essere ambiziosi – ha sottolineato – il prossimo sogno è correre il mondiale.”
Paolo Franzetti, responsabile del Lancia Rally Team, ha ricordato l’entusiasmo nato attorno al Trofeo Ypsilon Rally4, che ha registrato adesioni record e risultati sportivi di rilievo, con piloti italiani protagonisti anche a livello europeo.
Infine, Jean-Marc Imparato, responsabile Stellantis per Lancia, ha ribadito che il motorsport resta un pilastro identitario per il marchio: “Il nostro mondo senza competizioni non avrebbe senso. Monte-Carlo sarà il punto di ripartenza perfetto.”
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