Costa 74.500 euro, che forse non sono neppure tanti per una vera auto da corsa. E chi vuole lanciarsi nel mondo dei rally partendo da un livello già professionale può ordinarla da subito e cominciare a correrci dal primo giorno di gennaio del 2025 in poi, quando decorrerà la sua omologazione.
Con la Ypsilon Rally4 HF la Lancia torna finalmente nei rally dopo tanti (troppi…) anni di assenza. E, del resto, era impensabile che il marchio che ha conquistato il maggior numero di vittorie nella storia della specialità (compresi 10 titoli mondiali per costruttori) stesse ancora fuori dal giro.
La vettura non è proprio una Lancia al 100%, perché è sviluppata sulla stessa base meccanica delle versioni da rally delle Peugeot 208 e Opel Corsa e, come le altre due vetture, viene costruita nella sede di Stellantis Motorsport di Versailles, in Francia. Ma il ritorno della Lancia nelle corse va comunque salutato con soddisfazione.
Certo gli appassionati avrebbero preferito un rientro al massimo livello, ma la Lancia ha deciso di ripartire dal basso, cioè dalla categoria Rally4 che ha costi relativamente contenuti per chi deve partecipare e, con questo, vuole dare un’opportunità ai piloti giovani che vogliono mettersi in luce.
Poi, chissà che non dia la scalata anche a categorie superiori. Magari quando del ritorno di immagine legato alla partecipazione alle competizioni di massimo livello potrà beneficiare un modello di categoria superiore, come la Gamma che arriverà nel 2026, sarà prodotta a Melfi e, tanto per intendersi, avrà anche una versione a trazione integrale da spingere commercialmente.
Garante dell’operazione Ypsilon Rally4 HF è Miki Biasion, campione del mondo nel 1988 e 1989 con la Delta, che ha dato anche una mano allo sviluppo della vettura, il cui esordio ufficiale è previsto in aprile col trofeo Lancia, che si terrà nell’ambito del Campionato Italiano Rally Asfalto. L’iscrizione al Trofeo costa 2500 euro e il programma 2025 prevede sei gare, 300 mila euro di montepremi e, per il vincitore, la partecipazione al Campionato Europeo 2026.
Abbiamo provato la Ypsilon Rally4 HF su un tracciato misto asfalto/terra ricavato all’interno del bellissimo centro prove di Balocco del Gruppo Stellantis. Da passeggeri, naturalmente, con al volante Andrea Crugnola, fresco campione italiano con la Citroën C3 Rally2, quindi a tutti gli affetti un pilota in forza a Stellantis, ma vincitore della rassegna nazionale anche nel 2020, 2022 e 2023.
Con i 212 cv e i 290 Nm prodotti dal 1200 turbo a tre cilindri (derivato da quello della Ypsilon stradale ma senza la componente ibrida) e la sola trazione anteriore, la Rally4 HF non sembrerebbe essere un mostro meccanico e invece sorprende per le prestazioni (del resto pesa poco più di 1000 kg) e soprattutto per la maneggevolezza sullo stretto, con inserimenti molto rapidi in passaggi con sedi poco più larghe della vettura stessa.
Parallelamente al ritorno nel mondo del rally, Lancia punta sull’elettrificazione con il lancio della Ypsilon HF, versione stradale ad alte prestazioni della nuova Ypsilon, alimentata da un motore 100% elettrico da 280 CV. Con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 5,8 secondi, la Ypsilon HF combina prestazioni eccezionali con un design ispirato alle vetture più radicali del passato Lancia, caratterizzandosi per un assetto ribassato e una carreggiata allargata. Il debutto sul mercato è previsto entro la primavera del 2025.
Entrambe le vetture sono state messe a punto con la collaborazione di Miki Biasion, leggenda del motorsport e due volte campione del mondo rally con Lancia. Biasion ha sottolineato l’importanza dell’attività in pista come banco di prova per migliorare la tecnologia e la sicurezza delle vetture di serie, elogiando il transfer tecnologico evidente nella Nuova Ypsilon, un’auto agile, reattiva e sicura in qualunque situazione.
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