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Dalla Byd l’elettrica più veloce al mondo: tocca i 472,41 km/h

di Emiliano Ragoni - 27/08/2025

Il mondo dell’auto elettrica ha una nuova Regina della velocità. Si chiama Yangwang U9 Track Edition e, tanto per cambiare, è cinese. Dietro il marchio dal nome esotico si cela infatti il colosso Byd. Il record è di quelli destinati a far discutere: una velocità di punta di 472,41 km/h raggiunta sul circuito di test ATP Automotive Testing Papenburg, in Germania, l’8 agosto scorso. Al volante, il pilota professionista tedesco Marc Basseng, lo stesso che aveva stabilito il precedente primato con la versione standard della U9.

Con questo exploit, l’hypercar della Byd ha superato di slancio la Rimac Nevera R, che aveva toccato i 431,45 km/h nel luglio 2025. Inoltre, ha polverizzato anche la soglia della sorella “stradale” U9, che nel novembre 2024 si era fermata “solo” a 391,94 km/h.

Potenza fuori scala: 2.960 cv elettrici

La Yangwang U9 Track Edition adotta un powertrain formato da quattro motori elettrici indipendenti, da 744 cv ciascuno. La potenza complessiva è di oltre 2.960 cv (2.207 kW). Risultato: un rapporto peso/potenza di 1.200 cv/tonnellata, che surclassa anche quello della Rimac (978 cv/ton). Numeri assolutamente da primato, se consideriamo che siamo al cospetto di una vettura full electric.

Per domare questa esuberanza meccanica, la Byd ha fatto affidamento su una raffinata architettura con torque vectoring attivo (consente di regolare la potenza sulle singole ruote) e sul sistema DiSus-X integrato nella piattaforma e4. Quest’ultima, regola automaticamente le sospensioni per garantire la massima aderenza.

Inoltre, secondo quanto dichiarato dalla Casa cinese, la Yangwang U9 Track Edition impiega una delle prime piattaforme a ultratensione prodotte in serie da 1200 V, in grado di gestire potenze e sollecitazioni termiche estreme.

Assetto racing e dettagli aerodinamici da record

La versione da pista della U9 non si è limitata a migliorare l’elettronica e la meccanica. L’aerodinamica è stata affinata, anche con soluzioni “artigianali” come il nastro sui giunti dei pannelli per ridurre le turbolenze. Sparisce l’alettone a collo di cigno, sostituito da uno splitter anteriore in fibra di carbonio rivisitato per migliorare la deportanza.

Gli pneumatici? Un set semi-slick sviluppato con Giti Tire, pensato per la pista, con battistrada su misura, materiali compositi ad alta aderenza e un trattamento zigrinato tra pneumatico e cerchio per limitare lo slittamento relativo ad altissime velocità.

“Non pensavo fosse possibile”, ha dichiarato il pilota Marc Basseng, che era alla guida del “mostro” cinese. E ancora: “L’anno scorso pensavo di aver raggiunto il massimo. Mai avrei immaginato di migliorare il mio record in così poco tempo”.

Tuttavia, secondo quanto riportato dal sito Carnewschina, affermare che la Yangwang U9 sia l’EV più veloce al mondo potrebbe non essere del tutto accurato. Attualmente, il record mondiale per il veicolo elettrico più veloce è detenuto dalla Venturi Buckeye Bullet 3, costruita dagli studenti dell’Ohio State University. Anche se in questo caso non stiamo parlando di un veicolo “tradizionale”.

Sotto il video con il record siglato dall’hypercar della Byd.

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