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Ecoincentivi auto, il ministro Urso vuole un piano triennale

di Redazione - 24/07/2024

Ecoincentivi auto, il ministro Urso vuole un piano triennale

Testo di Mattia Eccheli

Non più annuale, ma triennale. Intervenendo a margine dell’assemblea di Assogasliquidi-Federchimica, Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha anticipato l’intenzione di fare un bilancio degli incentivi per la conversione del parco auto circolante, ma anche di convertirlo in un programma su un periodo più lungo.

“Le misure (attorno ai 900 milioni di euro, ndr) hanno tirato bene, sia per quanto riguarda l’elettrico sia per le altre tipologie di autovetture”, ha assicurato il ministro. Che ha anche sottolineato come siano servite all’acquisto di auto da parte dei ceti con i redditi più bassi: con ISEE sotto i 30.000 euro il governo aveva previsto una maggiorazione del bonus.

In ballo anche la razionalizzazione della rete per il rifornimento

L’obiettivo di Urso è quello di discutere di un possibile piano triennale per gli incentivi per “migliorare la programmazione di acquisto delle auto da parte dei nostri cittadini” già il prossimo 7 agosto in occasione del Tavolo Automotive, ma anche di portare in Consiglio dei ministri prima della pausa di ferragosto “il disegno di legge di riforma delle rete dei distributori di carburanti”. Il consuntivo dei sostegni economici al rinnovamento secondo il ministro è “un successo”.

Circa il disegno di legge di riconversione e razionalizzazione della rete urbana ed extra urbana, il ministro prevede “incentivi alla dismissione di impianti, e per stazioni di carica elettrica e di biocarburanti”: “Dobbiamo supportare la transizione elettrica ma non solo – ha chiarito – riorganizzare una rete che sia più sostenibile per gli operatori del settore e più capace di sostenere la transizione verso la decarbonizzazione del settore dei trasporti”.

Chimenti (Assoliquidi) chiede il rinnovo dei bonus dal 2025

Dal primo di luglio, intanto, sono scattati anche gli incentivi (10 milioni di euro disponibili) per la conversione a gas di veicoli almeno Euro 4. Nel giro di tre settimane sono state presentate 3.600 richieste per l’installazione di sistemi a GPL che beneficiano di un contributo di 400 euro.

Sostanzialmente inesistente la domanda per il metano (800 euro), che sconta le fortissime oscillazioni legate alle conseguenze delle sanzioni imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. “A livello nazionale – ha sollecitato Matteo Cimenti presidente di Assogasliquidi-Federchimica – auspichiamo che provvedimenti di successo come quello dell’Ecobonus possano essere rinnovati già a partire dal 2025 e affiancati da altri a sostegno degli investimenti privati, per lo sviluppo bio e rinnovabile di GPL e GNL, come indicato dal PNIEC (il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, ndr)”.

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