
In un contesto congiunturale per quanto concerne la produzione dell’auto in Italia, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco (NA) nel 2024 è uno di quelli che ha registrato una flessione complessivamente contenuta, pari a -21,9% rispetto all’anno precedente. Nel 2024 sono state prodotte nella fabbrica campana un totale di 167.980 vetture.
Nello stabilimento vengono prodotte la Fiat Panda, l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet. La Panda è il modello che assicura più volume, con 131.000 auto comprendo il 59% della produzione totale. L’Alfa Romeo Tonale la Dodge Hornet, che condividono lo stesso pianale con la differenza che quest’ultima è destinata al solo mercato americano, hanno registrato una flessione del 55%.
L’importante decremento dei volumi di Tonale e Hornet ha portato dal 1° trimestre dello scorso anno la produzione su un unico turno e il ricorso all’uso della Cigo (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria), per far fronte agli stop produttivi.
Nello specifico, l’Alfa Romeo Tonale ha chiuso il 2024 al 28esimo posto tra i modelli più venduti in Italia, con 14.121 unità complessive, e una flessione di circa il 25% rispetto al 2023 quando erano state vendute 18.830 vetture. Mentre la “sorella” Dodge Hornet, pur avendo chiuso un 2024 in crescita rispetto all’anno precedente con un totale di 20.559 auto vendute, ha dovuto affrontare diversi problemi come il richiamo a causa di un difetto al pedale del freno.

La Fiat Panda ha terminato il 2024 in cima alla classifica dei modelli più venduti in Italia con 99.871 unità. Un bel risultato anche se inferiore rispetto alle 102.625 vetture del 2023 (-2,68%). La flessione è dovuta all’aumento della concorrenza e a un comparto tecnologico che doveva necessariamente essere aggiornato. Update tecnico che è avvenuto con il debutto della Pandina, che ha portato un quadro strumenti digitale e un sistema multimediale rinnovato e, soprattutto gli Adas, resi obbligatori dalle nuove norme europee. Ne fanno parte la frenata d’emergenza automatica, l’assistente al mantenimento della corsia, il rilevamento della stanchezza del conducente e il riconoscimento dei segnali stradali.
Grazie a questo aggiornamento tecnico Stellantis ha deciso di prolungare la produzione del modello a Pomigliano d’Arco fino al 2030.

Secondo quanto specificato dal Piano 2030+ presentato da Stellantis, nel 2028 verranno prodotti a Pomigliano due modelli compatti ingegnerizzati sulla nuova piattaforma STLA Small. Mentre la futura generazione della Pandina, che verrà assemblata sempre nella fabbrica campana, è attesa nel 2030.
Ricordiamo che la Grande Panda, uno dei modelli più attesi del 2025, non viene prodotta in Italia bensì in Serbia, nella fabbrica di Kragujevac. Una scelta “figlia” del minor costo del lavoro, necessario per proporre la vettura sul mercato a un prezzo competitivo, oltre che dai consistenti incentivi e riduzione dell’impatto fiscale offerti dal Governo serbo.
Il pianale STLA Small è specifico per le auto elettriche compatte (segmento A e B) e consente di ospitare batterie con “tagli” compresi tra 37 e 82 kWh e motori elettrici superiori a 90 CV. Nei prossimi anni andrà a sostituire le piattaforme CMP ed e-CMP utilizzate per modelli dai consistenti volumi come Peugeot 208 e Opel Corsa. Acronimo di Common Modular Platform, il pianale CMP è il risultato della collaborazione tra PSA e la cinese Dongfeng Motor (le due aziende avevano siglato una partnership, con la Dongfeng che possedeva una quota del 12,2% del gruppo francese).

Precedentemente noto come Alfasud di Pomigliano e ridenominato nel 2008 stabilimento Giambattista Vico in memoria del filosofo napoletano, l’impianto è stato progettato nel 1968 dall’Alfa Romeo, con l’avvio della produzione di autoveicoli datato 1972.
Inizialmente l’impianto veniva utilizzato per la costruzione di motori aeronautici tramite l’Alfa Romeo Avio e per i veicoli commerciali, attraverso la società Apomi. Alla fine degli anni ’60 Giuseppe Luraghi, presidente dell’Alfa Romeo, decise di convertire l’impianto campano per la produzione di automobili. Il progetto era quello di affiancare l’impianto di Pomigliano d’Arco a quello del Portello di Milano e a quello di Arese, con l’obiettivo di favorire l’occupazione nel sud Italia. Nasce così l’Alfasud.
La prima vettura a essere prodotta a Pomigliano d’Arco a partire dal 1972 fu l’Alfasud, una vettura di segmento medio, che segnò l’esordio della casa del Biscione nelle auto a trazione anteriore. L’Alfa Romeo 33, una berlinetta 5 porte, sostituì l’Alfasud. Nell’83 iniziarono i primi problemi per la fabbrica, dovuti al fallimento del progetto Alfa Romeo Arna, un modello economico frutto dell’accordo con la Nissan. Con il passaggio alla Fiat (l’IRI a causa della crisi fu costretto a cedere le quote alla Fiat), per salvaguardare i posti di lavoro, nel 1987 iniziò l’assemblaggio dell’Autobianchi Y10 (brand successivamente acquisito dalla Lancia). Si rivelò antieconomica anche la decisione di produrre qui parte dei componenti della Fiat Tipo, modello che veniva prodotto per intero a Cassino.
Grazie a nuovi investimenti nel 1992 parte la produzione dell’Alfa Romeo 155, che però non incontrò il consenso degli addetti ai lavori a causa dell’economicità del progetto tecnico. Nel 1993 è la volta della nuova generazione della Lancia Delta ingegnerizzata sul pianale “Tipo” (lo stesso della 155). Mentre nel ’94-’95 viene avviato l’assemblaggio delle nuove compatte Alfa Romeo 145 e 146, rispettivamente una berlina 2 volumi e una a 2 volumi e mezzo.

Il cambio di passo per Pomigliano d’Arco avviene nel 1997 anno in cui viene avviata la produzione dell’Alfa Romeo 156, modello che nel ’98 ha ricevuto il riconoscimento di Auto dell’Anno. Nel 2000 è la volta di un’altra vettura di successo: l’Alfa Romeo 147. La 156 nel 2005 viene sostituita dalla 159, prodotta fino al 2011.
Con l’occasione della preparazione delle linee per l’avvio dell’assemblaggio della Fiat Panda (prodotta a partire dal 2011), l’impianto viene sottoposto a un grosso lavoro di ammodernamento tecnologico. Dal 2022 la fabbrica di Pomigliano è tornata a produrre un modello Alfa Romeo, la suv Tonale.

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