Oggi si celebrano sulla pista del Lingotto i 125 anni della Fiat, nata l’11 luglio 1899 a Torino. Presenti i vertici di Stellantis, John Elkann, Presidente di Stellantis, Carlos Tavares, CEO di Stellantis e Olivier Francois, Amministratore Delegato di Fiat. Un’occasione unica per presentare la nuova Fiat Grande Panda, la quarta generazione dell’auto più amata di Italia. Com’era successo per la Punto, con l’uscita della Grande Punto, questo nuovo modello andrà ad affiancare, almeno fino alla fine del decennio, l’attuale Panda, che ha preso il nome di Pandina.
La nuova Grande Panda è costruita sulla piattaforma STLA Smart Car condivisa con Citroën C3 e Opel Frontera. Una piattaforma che è globale e multi-energia. Questo vuol dire che la nuova Panda sarà venduta sia nella variante ibrida che in una variante elettrica (non è la prima della storia, vi ricordate la Panda Elettra degli anni 90?). Grazie alla piattaforma condivisa potrà essere venduta infatti non solo localmente ma anche globalmente. Viene costruita a partire da questo mese nello stabilimento Stellantis in Serbia e sarà diffusa in Europa, in Medio Oriente e in Africa e successivamente nel resto del mondo. Inoltre, il piano di sviluppo dei prossimi modelli di Fiat avrà come base di partenza la Grande Panda che, come ha affermato il CEO di Fiat Olivier Francois “sarà il primo membro della nostra nuova famiglia globale”. Ovvero la prima declinazione di una serie di auto che verranno sviluppate su questa piattaforma, a partire da una suv e una fastback, che arriveranno nei prossimi anni.
La Grande Panda è grande per davvero. Dal segmento A passa al segmento B date le sue dimensioni di 3,99 metri di lunghezza, 1,57 m di altezza e 1,76 m di larghezza. Si è allungata di 30 cm, si è alzata e ha tirato su i muscoli diventando una mini-crossover, come vuole la moda del momento.
A prima vista, le parentele con la C3 si notano nelle proporzioni, in particolare nella parte posteriore. Ma la Nuova Panda ha uno stile tutto suo. I designer del Centro Stile Fiat di Torino si sono chiaramente ispirati al primo modello degli anni 80, con le forme squadrate e alcuni elementi stilistici, come i fari, che ricordano molto la prima Panda. Il design funzionale, tanto caro a Giorgetto Giugiaro, ha consentito anche questa nuova Panda di sviluppare un ottimo spazio interno in relazione alla compattezza. Anche il bagagliaio ha una buona capacità di carico per la categoria riuscendo a ospitare sino a 361 litri.
Il frontale è caratterizzato dai fari anteriori che incorporano delle luci di posizione a led con un disegno a pixel, che ci ricorda un po’ quello della nuova Kia Sorento. Una tecnologia che le consente di modificare la firma luminosa e integrare le luci di svolta. Il naming Fiat e Panda si ripercorrono un po’ ovunque sulla carrozzeria, esaltando l’immagine friendly di questa quarta generazione. Un rimando stilistico alla Panda 4×4 prima serie è la scritta del modello sui mancorrenti sul tetto e quella a caratteri cubitali sui lati della carrozzeria (scritta Panda al posto di 4×4). I cerchi in lega di questo allestimento che è il top di gamma sono diamantati e da 17″ con coprimozzo con logo FIAT e design a X. Come vuole l’iniziativa “No Grey” non ci sarà spazio per tinte grigie o antracite. Saranno disponibili sette colori per la carrozzeria: rosso, bianco, nero, verde, marrone, blu e giallo.
Per la prima volta saliamo all’interno della nuova Panda. Qui si sente ancora di più il passo avanti in termini tecnologici. Saltano subito all’occhio i due grandi display racchiusi in un telaietto in policarbonato che richiama nel suo disegno la pista del lingotto, con tanto di Fiat Panda prima serie in miniatura che percorre la parabolica. Il display della strumentazione è da 10” mentre quello del sistema infotainment da 10.25”.
Portano in dote l’ultimo software presente sulla sorellina C3, che vanta la connettività con Apple Car Play e Android Auto wireless. Poi non poteva mancare su una Panda il fantastico e intelligente tascone portaoggetti sulla plancia. Quest’ultimo ospita un ulteriore vano per una capacità complessiva di 13 litri. I materiali dei rivestimenti della plancia e dei sedili, con quelli anteriori che hanno il poggiatesta integrato, sono in tessuti ecocompatibili.
Come vi ho anticipato, la nuova Grande Panda sarà offerta al lancio in due soluzioni: in una versione puramente elettrica e una versione ibrida. La variante elettrica prende in prestito dalla sorella C3 a corrente la batteria da 44 kWh e un motore elettrico da 83 kW. L’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP è di 320 km, non tantissimi per un utilizzo extraurbano ma vanno più che bene se intendete guidarla soprattutto in città. Lo spirito pratico e amichevole di Panda è suggerito anche da soluzioni innovative come il cavo di ricarica a spirale integrato in un alloggiamento dedicato sotto il cofano, che vi consente di non rubare spazio utile al bagagliaio. Il cavo funziona in corrente alternata fino a 7 kW. Mentre la ibrida utilizza il motore 1.2 Pure Tech turbo da 100 cv che equipaggia la C3. Dotato di una tecnologia mild-hybrid da 48 Volt e abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti.
Arriviamo a uno degli aspetti più interessanti quando si parla di una citycar che deve fare dell’economicità uno dei suoi punti di forza. Il listino ufficiale non è ancora stato comunicato. Tuttavia, il CEO di Fiat, Olivier Francois, ha anticipato che il prezzo della Grande Panda elettrica sarà inferiore ai 25 mila euro. Mentre la Grande Panda ibrida avrà un prezzo d’attacco che starà sotto i 19 mila euro.
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