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L’impatto dei dazi di Trump sui profitti delle case automobilistiche

di Redazione - 02/12/2024

L'impatto dei dazi di Trump sui profitti delle case automobilistiche

Il futuro presidente Donald Trump ha proposto l’introduzione di dazi sulle importazioni di veicoli, una mossa che potrebbe sconvolgere il settore automobilistico globale. Gli analisti di S&P Global avvertono che i dazi potrebbero ridurre significativamente i profitti delle case automobilistiche, con le aziende europee e americane che potrebbero subire le perdite maggiori.

Quanto si perde?

Secondo le stime di S&P, i profitti di alcune case automobilistiche potrebbero diminuire di oltre il 20%. Le case automobilistiche più vulnerabili includono GM, Stellantis, Volvo e Jaguar Land Rover, che rischiano di perdere oltre un quinto dei loro profitti prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti (EBITDA). Anche Volkswagen e Toyota potrebbero subire un duro colpo, con una potenziale perdita di profitti tra il 10% e il 20%. BMW, Ford, Mercedes e HyundaiKia potrebbero essere meno colpite, con una possibile riduzione dei profitti inferiore al 10%.

Trump ha proposto un dazio del 25% su tutti i prodotti importati da Messico e Canada, inclusi i veicoli. Questa proposta è in contrasto con il North American Free Trade Agreement (NAFTA), di cui fanno parte Stati Uniti, Canada e Messico. Trump ha giustificato i dazi come risposta all’immigrazione illegale e al traffico di droga attraverso i confini, sostenendo che rimarranno in vigore fino a quando il Messico e il Canada non adotteranno misure più severe per contrastare questi problemi.

Se i dazi entreranno in vigore, le conseguenze per le case automobilistiche saranno significative. Molte aziende, tra cui GM, Ford e Stellantis, producono veicoli destinati al mercato statunitense in fabbriche situate al di fuori degli Stati Uniti. Anche case automobilistiche europee come BMW e VW producono veicoli in Messico. S&P prevede che, in uno scenario peggiore, anche i veicoli importati dall’Europa potrebbero essere soggetti a un dazio del 20%.

Di corsa in America… ovvero Stati Uniti

Le case automobilistiche potrebbero essere costrette a trasferire la produzione negli Stati Uniti per evitare i dazi. Secondo S&P, Ford, GM e Stellantis potrebbero teoricamente spostare tutta la loro produzione estera negli impianti statunitensi sottoutilizzati. Stellantis ha tassi di utilizzo inferiori al 50%, mentre GM e Ford hanno una capacità produttiva in eccesso fino a 1 milione di unità.

Tuttavia, trasferire la produzione negli Stati Uniti comporterebbe costi elevati per le case automobilistiche. Sarebbero necessari ingenti investimenti per espandere e adattare gli impianti esistenti. Per alcune case automobilistiche, come Jaguar, Audi e Porsche, che non hanno basi produttive negli Stati Uniti, l’impatto dei dazi sarebbe ancora più grave. S&P ipotizza che VW potrebbe consentire ad Audi di utilizzare i suoi impianti di produzione americani, ma JLR non avrebbe partner a cui rivolgersi.

È probabile che le case automobilistiche che non saranno in grado di evitare i dazi trasferiranno parte dei costi sui consumatori, con un conseguente aumento dei prezzi dei veicoli. L’introduzione dei dazi potrebbe quindi avere un impatto negativo non solo sulle case automobilistiche, ma anche sui consumatori americani.

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