In collaborazione con Gruppo ENI
L’importanza di un approccio olistico per traguardare la transizione energetica. In particolare, nel settore dei trasporti (terrestre, marittimo, avio), un approccio basato su un mix di soluzioni più sostenibili, seguendo il principio di neutralità tecnologica, con l’adozione di strategie convergenti, di tecnologie e modelli di logistica idonei, di un sistema di networking con i principali attori nazionali in un’ottica di interventi integrati e sistemici.
Il ruolo dei biocarburanti nei diversi ambiti del trasporto, esempi virtuosi come il biocarburante di seconda generazione l’Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil), prodotto prevalentemente da materie prime di scarto, come olii esausti da cucina, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare, e da una parte residuale di olii vegetali. L’importanza delle partnership B2B per traguardare la sfida al Net Zero.
Questo (e molto altro), è quanto emerso durante la 27ª edizione di Ecomondo in occasione del convegno “L’offerta decarbonizzata dei prodotti, servizi e soluzioni di Eni”. Un incontro nel quale si è discusso di soluzioni concrete, di collaborazioni circolari con i maggiori players che operano nell’ambiente. Obiettivo: un futuro più sostenibile.
Con Eni e con le altre realtà coinvolte è stata l’occasione per approfondire alcuni dei macro-temi al centro del dibattito, come energia, il risparmio delle risorse, la rigenerazione, la circolarità, esempi concreti di come l’attenzione per la sostenibilità stia trasformando l’industria. Ma anche per ribadire il ruolo centrale delle collaborazioni nella sfida della decarbonizzare del settore dei trasporti, che pesa complessivamente circa un quarto in termini di emissioni GHG a livello mondiale (fonte IEA e United Nations), in particolare quelli hard to abate come l’aviazione, shipping e il trasporto pesante su gomma.
Collaborazioni che, come ha sottolineato durante l’incontro Felice Simonetti, Head of Sustainable B2B Eni, “vanno sviluppate fornendo prodotti, servizi e soluzioni per la sostenibilità, in grado di offrire alle aziende il supporto necessario a realizzare progetti più sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale”. Come nel caso della collaborazione Eni con Coldiretti nata proprio per favorire lo sviluppo e l’integrazione tra le due realtà attraverso l’impegno in quattro macroaree (sviluppo di colture energetiche, water management, agrivoltatico, impego di prodotti biogenici), sempre in un’ottica circolare.
Fra i dati emersi sul tema energia, uno particolarmente significativo: su un totale di circa 3mila impianti per la produzione di energia elettrica installati in Italia e alimentati con bioenergie, ben il 72% è riconducibile direttamente o indirettamente al settore agricolo. Un settore, quello dei biocarburanti che, come emerso in più occasioni nel corso del convegno, riveste un ruolo strategico per il raggiungimento progressivo degli obiettivi di emissioni Net zero e per la decarbonizzazione del settore dei trasporti.
Va in questa direzione l’accordo sottoscritto fra Coldiretti ed Eni, un accordo “che punta a favorire le produzioni agricole sostenibili, valorizzando scarti e sottoprodotti e sviluppando colture per l’utilizzo energetico sia per la produzione di biocarburanti Hvo e biometano, sia per la filiera della chimica da fonti rinnovabili”, come ha sottolineato Ettore Prandini, presidente Coldiretti.
All’evento hanno partecipato: Felice Simonetti – Head of Sustainable B2B Eni, Luigi Ciarrocchi – Head Of Carbone Capture Utilisation & Storage Forestry E Agros Eni, Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, Alessandra Colombo, Head of Circular Economy, Sustainability Versalis (Eni), Claudio Bilotti New Initiatives and sustainable products development manager Versalis (Eni), Guido Bonfedi Responsabile Environmental Engineering & Market Development Eni Rewind, Alberto Marazzato, General Manager Gruppo Marazzato.
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