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Mirafiori, stop alla produzione della 500e fino all’11 ottobre

di Redazione - 13/09/2024

Fiat 500 e termica, l'attesa è quasi finita

Mirafiori torna a fare i conti con la crisi. Stellantis, dopo un incontro con i sindacati, ha annunciato che la produzione della Fiat 500 elettrica sarà sospesa fino all’11 ottobre a causa della carenza di ordini. Questo stop riporta lo storico stabilimento torinese in una fase buia, solo pochi giorni dopo la ripresa della produzione della piccola citycar elettrica, avvenuta il 2 settembre.

Crisi europea del mercato dei veicoli elettrici

Nel primo semestre del 2024, dalle linee di montaggio di Mirafiori sono uscite solo 19.510 vetture tra Maserati e Fiat, un calo drammatico rispetto alle 53.330 del 2023, con una flessione del 63%. La Fiat 500, che aveva registrato buone performance di vendita all’estero, ha visto un significativo calo dei numeri negli ultimi mesi, un segnale del momento critico che attraversa il mercato delle elettriche in Europa. Com’è noto, in Germania Volkswagen sta valutando la chiusura di alcuni stabilimenti a causa della scarsa produzione delle sue auto elettriche.

Il futuro di Mirafiori dipende dalla 500 termica

In questo contesto incerto, le speranze per il futuro di Mirafiori sono riposte nell’avvio della produzione della versione ibrida della Fiat 500. Questo modello, in arrivo solo nel 2025, dovrebbe garantire numeri di vendita più robusti rispetto alla versione elettrica. Stellantis nella nota diramata intende rassicurare sul futuro della fabbrica: “grazie ad un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale, integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente, ma a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà anche avviata la produzione della nuova 500 ibrida, che sarà realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica”.

Sindacati richiedono l’intervento del governo

I sindacati hanno reagito duramente all’annuncio di Stellantis, chiedendo un intervento urgente del governo italiano per discutere il futuro dello stabilimento e proteggere i posti di lavoro. Luigi Perrone, segretario generale della Uilm, ha dichiarato: “Senza un confronto efficace tra Governo e azienda, i prossimi mesi saranno ancora molto difficili per i lavoratori di Mirafiori e non è probabile che si verifichi una svolta positiva entro la fine dell’anno”.

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