
Il Ministero Federale dell’Istruzione e della Ricerca della Germania ha annunciato che dal 2025 non finanzierà più nuovi progetti di ricerca sulle batterie, limitando i fondi ai soli progetti già in corso. Questa decisione potrebbe compromettere la strategia tedesca di diventare un polo mondiale nella produzione di batterie e lasciare campo libero alla Cina. Un colpo basso che arriva in un contesto già segnato dalle difficoltà delle case automobilistiche tedesche che stanno rivedendo i loro piani per la transizione verso la mobilità elettrica.
Secondo quanto riportato dal sito Electrive, infatti, il Ministero Federale dell’Istruzione e della Ricerca (BMBF) tedesco ha confermato che dal 2025 non saranno più avviati nuovi progetti di ricerca nel settore delle batterie, a meno che non siano partiti entro il 2024. Sebbene il Fondo per il Clima e la Trasformazione sia attivo fino al 2028, esso sarà destinato solo ai progetti già in corso. Il Klib (Competence Network for Lithium-Ion Batteries) aveva già lanciato l’allarme, temendo che i fondi potessero essere drasticamente ridotti, e si è scoperto che l’associazione aveva ragione. Anche se nel bilancio 2025 sono previsti 118 milioni di euro per la ricerca sulle batterie, queste risorse saranno utilizzate per i progetti esistenti, mentre non vi saranno nuove autorizzazioni di spesa per iniziative future.
La decisione ha suscitato grande preoccupazione tra i principali attori dell’industria. Hildegard Müller, presidente dell’Associazione Tedesca dell’Industria Automobilistica (VDA), ha sottolineato la contraddizione tra le promesse del governo e le politiche adottate: solo un anno fa si parlava di fare della Germania un centro per la produzione di celle di batteria, mentre ora si assiste all’eliminazione dei finanziamenti. Anche Martin Winter, del MEET Battery Research Centre dell’Università di Münster, ha espresso preoccupazione, evidenziando come altri Paesi, come la Cina e la Corea del Sud, stiano incrementando gli investimenti in questo settore cruciale per l’auto elettrica e per l’energia rinnovabile. La cancellazione dei nuovi progetti di ricerca rischia di compromettere l’innovazione, e quindi la capacità della Germania di mantenere la propria leadership tecnologica.
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