
La Cina ha sollecitato l’Unione europea ad abolire i dazi sui veicoli elettrici entro il 4 luglio, secondo quanto riportato dal Global Times. La richiesta arriva mentre i colloqui tra le due parti per risolvere la questione sono ancora in corso. La notizia, ripresa pure dal magazine Automotive News Europe, apre a nuovi scenari sui rapporti tra le parti.
I dazi, che dovrebbero entrare in vigore il 4 luglio, sono stati imposti dall’UE come misura di compensazione per i sussidi che la Cina concede ai propri produttori di veicoli elettrici. La Commissione europea li ha definiti “ingiusti e dannosi per i produttori europei”. Ma questo genere di misura andrebbe a danneggiare pure costruttori europei che realizzano veicoli elettrici in Cina, come Mini ad esempio.
L’imposizione delle tariffe ha provocato la reazione della Cina, che ha minacciato di imporre a sua volta dazi sui prodotti europei. Un’escalation di questo tipo potrebbe portare ad una vera e propria guerra commerciale, con conseguenze negative per entrambe le economie. Per questo motivo, entrambe le parti stanno cercando di trovare una soluzione che eviti uno scenario del genere. I colloqui in corso si concentrano sulla possibilità di un accordo che riduca o elimini i dazi da entrambe le parti.
Così è stato concordato di riavviare il dialogo dopo una telefonata tra il commissario UE Valdis Dombrovskis e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao sabato durante una visita in Cina del ministro dell’Economia tedesco, il quale ha affermato che le porte alla discussione sono “aperte”. Questo quanto riferito da Automotive News Europe.
“L’EVP Dombrovskis e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao sabato hanno lanciato un appello schietto e costruttivo sull’indagine anti-sovvenzioni dell’UE sui veicoli elettrici a batteria prodotti in Cina”, ha detto un portavoce della Commissione europea. “L’UE ha sottolineato che qualsiasi risultato negoziato della sua indagine deve essere efficace nell’affrontare le sovvenzioni dannose”, ha aggiunto lo stesso portavoce.
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