
Testo di Mattia Eccheli
Olaf Scholz: “Opporsi all’elettrificazione è danneggiare il nostro futuro”. Il cancelliere della Germania, non usa giri di parole a Rüsselsheim, dove Opel celebra i 125 anni di produzione automobilistica. “Siamo stati i pionieri dell’auto e adesso siamo i pionieri dell’auto elettrica”, rivendica Florian Huettl, il Ceo della casa del Fulmine, dal 2021 entrata a far parte del gruppo Stellantis, dopo che nel 2017 PSA l’aveva rilevata da General Motors, che ne era stata la proprietaria dal 1929 in poi.
Il cancelliere Olaf Scholz fa sapere anche di continuare a essere a favore del libero mercato: “Altrimenti è protezionismo – avverte – e quello costa caro e rende tutti più poveri”. Il riferimento ai dazi sulle auto cinesi appena alzati del 100% negli Stati Uniti e in discussione in Europa non è casuale e la riflessione di Scholz arriva davanti a Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, che ha spesso messo in guardia dall’arrivo dei marchi della Repubblica Popolare.
La prima auto con le insegne del Fulmine era stata prodotta nel 1899, anno in cui Adam Opel riuscì a vendere appena 11 vetture. L’azienda era nata anni prima per fabbricare macchine da cucire. Un milione in totale fino al rogo del 1911 che aveva distrutto lo stabilimento e fermato per sempre la produzione. Così si era dedicata alle biciclette (2,6 milioni) e alle moto (circa 6.000). L’ultima due ruote è un prototipo elettrico sviluppato nel 2012, il cui design è oltremodo moderno.
Del resto al Design Studio di Rüsselsheim, che nel 2024 festeggia i 60 anni di vita, sono state sognate molte auto, inclusa la Experimental GT. Nel 1964 quando venne sviluppata, era il primo prototipo di un costruttore europeo. Il grande pubblico lo avrebbe poi visto al Salone di Francoforte dell’anno dopo. Questo e altri modelli sono stati spostati dalla raccolta interna e messi in vetrina in occasione della celebrazione.
Opel ha prodotto più di 75 milioni di veicoli e Tobias Gubitz, responsabile di Prodotto e Prezzi, vuole farlo ridiventare il marchio tedesco più amato dagli italiani. La nuova Frontera, il Suv elettrico da meno di 29.000 euro, è uno degli assi nella manica del costruttore. Che si appresta a lanciare anche la rinnovata Grandland.
“A partire da quest’anno con queste vetture offriremo ai nostri clienti una variante completamente elettrica di ogni modello – spiega Huettl – Tutto questo riflette il nostro motto dell’anniversario ‘Forever forward since 1899’ (sempre avanti dal 1899, ndr)”. “Non vogliamo solo celebrare questo anniversario con i nostri visitatori – dichiara il Ceo della casa del Fulmine Florian Huettl – ma anche mostrare come Opel abbia sempre contribuito a plasmare il costante cambiamento dell’industria automobilistica e sia ora posizionata per il futuro”.
Il numero uno operativo di Stellantis Tavares, intervenuto alla cerimonia assieme al presidente John Elkann, ha speso parole di elogio per i manager di Opel. Ma anche per i dipendenti e perfino per i sindacati, per la sigla IG Metall in particolare. Il dirigente portoghese accompagna il ringraziamento collettivo con una considerazione. In soli 18 mesi la casa del Fulmine è tornata ad aver i conti in attivo dopo 15 anni di bilanci in passivo.

“Opel è sempre stata parte della soluzione, non del problema”, afferma Tavares. Che riconosce alla IG Metall una fattiva collaborazione per trovare uno sbocco positivo per il risanamento. Risanamento che è costato molti posti di lavoro (il solo centro stile è stato praticamente dimezzato) e anche la chiusura di vari reparti.
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