
La Subaru XV si rinnova e diventa Crosstrek, adeguandosi così ai mercati extra europei. A rimanere invariata è la proposta: suv compatto (4,5 metri di lunghezza per 1,8 di larghezza e 1,6 di altezza) con forme vagamente da coupé, ha una scheda tecnica che consente di avventurarsi dove molte rivali non possono avvicinarsi. Nello specifico, sono due i punti di forza in offroad: la trazione integrale permanente e i 22 cm di distanza da terra. Quanto basta per garantire angoli di attacco, dosso e uscita pari a: 19,3°, 20,8° e 31,2°. Sotto al cofano, un marchio di fabbrica di Subaru: il motore boxer. Dotato di quattro cilindri, aspirato e alimentato a benzina, è supportato da un motore elettrico capace di 66 Nm di coppia (subito disponibili, e su questo ci torneremo) e 12,3 kW di potenza. Di numeri ne abbiamo dati abbastanza, passiamo ora alla prova della Subaru Crosstrek.

Sospensioni progettate per superare ostacoli più difficili di quelli normalmente presenti su asfalto non temono certo buche, sconnessioni, binari del tram: ecco perché la Crosstrek è così ben isolata da tutto ciò che passa sotto alle ruote. Il che non significa che l’assetto sia molle; anzi, è ben sostenuto anche in curva e assicura una buona agilità tra le curve, nonostante i già citati 22 cm di distanza dal suolo. Detto ciò, non ci si aspetti che la Crosstrek sia un’auto sportiva, soprattutto perché l’ibrido di Subaru non è pensato per questo scopo.
È reattivo ai primi millimetri di movimento del pedale del gas, questo sì, grazie all’apporto del modulo elettrico. Però, poi, se si insiste alla ricerca di prestazioni lungo tutto l’arco di erogazione, si capisce che si sta andando “fuori dal seminato”: il regime sale molto, il rumore aumenta e le prestazioni non entusiasmano. Meglio, molto meglio, sfruttare l’ibrido della Casa giapponese per ciò che è progettato: la massima efficienza, con possibilità di viaggiare esclusivamente in elettrico a basse velocità (in manovra, fondamentalmente) o, a velocità costante, fino a circa 50 km/h, se si procede con un filo di gas. Efficiente, dicevo; già, ma quanto? In un percorso quasi esclusivamente extraurbano e scorrevole, il computer di bordo ha indicato 6,7 l/100 km di consumo medio. Un valore non da record (il 4×4 e l’altezza da terra incidono) ma comunque più che buono.

Dentro, la scena se la prende il touchscreen a sviluppo verticale con diagonale di 11”6. Tra le novità il navigatore satellitare basato su What3words (un sistema di georeferenziazione per la comunicazione di posizioni con una risoluzione di 3 metri. What3words codifica le coordinate geografiche usando 3 parole del vocabolario). Il sistema di infotainment presenta inoltre alcuni comandi touch per la gestione della marcia in fuoristrada e permette di controllare l’hill descend control (che per la prima volta funziona anche in retromarcia) e tutte le diverse modalità di guida presenti. Lo spazio? Con forme vagamente da coupé, va da sé che il bagagliaio non può essere al top: 500 litri, 1297 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori.

Dopo aver abbandonato ogni velleità sportiva (chi non ricorda le WRX STi), Subaru ha sposato la filosofia della sicurezza totale, portata avanti con strutture molto resistenti agli impatti, certo, ma anche e soprattutto con dispositivi che gli incidenti li evitano o, comunque, ne riducono la portata. (A proposito, qui potete dare un’occhiata agli ultimi test EuroNCAP).

La Subaru Crosstrek parte dai 37.900 euro della versione Style; 39.400 per la Style Xtra; 42.150 per la Premium. Cifre non bassissime in senso assoluto (ma quale auto costa poco, ormai?) ma bisogna tener presente innanzitutto la tecnica raffinata della Crosstrek e poi la sua ricca dotazione. Fin dalla Style, infatti, di serie ci sono, tra le altre cose: fari a led, sedili anteriori riscaldabili, accesso a avviamento motore con chiave in tasca, clima bizona, infotainment con schermo di 11,6”, Android Auto e Apple CarPlay e, soprattutto, il pacchetto di sicurezza completo. Sempre compresi nel prezzo ci sono dunque: frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti, cruise control adattivo, sistema di mantenimento al centro della corsia, avviso ripartenza del veicolo che precede (in coda, per esempio) e tanto altro.

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