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Abarth 600e, lo Scorpione più potente di sempre

di Marco Triulzi - 30/10/2024

Chi avrebbe mai detto che la Abarth più potente di sempre sarebbe stata un suv elettrico? Già perché la nuova Abarth 600e non è solo il primo suv ad essere commercializzato in Europa (Abarth vende in Brasile i suv Abarth Pulse e Fastback che però sono a benzina), ma anche, appunto, la più potente di sempre con i suoi 280 cavalli.

Abarth 600e, esterni

Sulla nuova Abarth 600e, il tocco dello Scorpione è evidente in ogni dettaglio. Il piccolo suv elettrico di Fiat è stato trasformato in una crossover sportiva dal carattere deciso, pronta a dominare i cordoli. I tratti distintivi, come le marcate minigonne laterali e il generoso spoiler posteriore, non si limitano a rafforzarne l’estetica racing: ottimizzano anche l’aerodinamica, riducendo la resistenza all’aria e aumentando la stabilità a velocità elevate. Il frontale, con il caratteristico “shark noise” dal taglio aggressivo, insieme ai cerchi in lega diamantati da 20 pollici (i più grandi di sempre su una Abarth), conferisce alla 600e una presenza su strada imponente.

La Abarth 600e è disponibile nelle colorazioni Verde Acid, Bianco Antidote, Arancione Shock e Nero Venom, mentre la versione limitata Scorpionissima (disponibile in 1949 esemplari, come l’anno di nascita di Abarth) si può ordinare nella tinta Verde Acid oppure nella esclusiva Viola Hypnotic dedicata alla versione di lancio della serie limitata.

Abarth 600e, interni

L’anima sportiva della nuova Abarth 600e si respira anche all’interno dell’abitacolo. Degni di nota i sedili Sabelt racing con profilature importanti che garantiscono un ottimo supporto laterale. Nella versione limitata Scorpionissima, i Sabelt sono rivestiti in Alcantara con i fianchetti in pelle e hanno una rifinitura ricercata con motivi geometrici.

Sulla 600e Turismo, la fascia della plancia è rifinita in nero lucido, mentre sulla Scorpionissima è verniciata opaca con dettagli lucidi, come l’immagine dello Scorpione, a contrasto. A dare un tocco ancora più racing all’abitacolo ci pensa il volante sportivo rifinito in pelle e Alcantara. Al centro della plancia spicca il sistema di infotainment da 10,25 pollici, lo stesso che troviamo sulla Fiat dotato di funzionalità quali Android Auto e Apple CarPlay wireless. In più questo sistema include un vivavoce con integrazione ChatGPT, che permette di interagire tramite comandi vocali con l’intelligenza artificiale così da impartire comandi in modo del tutto più semplice e intuitivo.

Integrata nel sistema multimediale una pagina dedicata alle prestazioni, per monitorare in tempo reale parametri come coppia e potenza, oltre a un laptimer e un diagramma G. Poi si può attivare come sulla Abarth 500e anche il Sound Generator che simula il suono dello scarico di una Abarth termica. Un sound che anche in questa occasione non è proprio riuscitissimo.
Qual è uno dei vantaggi di una suv sportiva? Lo spazio a bordo e il bagagliaio, che eredita la capacità della Fiat 600e pari a 360 litri.

Prova su strada e in pista

Alla base della nuova Abarth 600e c’è la piattaforma Perfo eCMP, sviluppata dai tecnici di Stellantis Motorsport con l’esperienza maturata in Formula E. Questa base tecnica, condivisa con l’Alfa Romeo Junior Veloce (qui la nostra prova) e la Lancia Ypsilon HF (deve ancora uscire sul mercato), integra un potente motore elettrico declinato in due versioni da 280 CV, per la Scorpionissima, e una da 240 cv, la Turismo, alimentati da una batteria da 54 kWh. Le prestazioni non deludono le aspettative: la 600e è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,85 secondi, posizionandosi così tra i modelli elettrici più scattanti del segmento.

A Balocco abbiamo avuto il modo di provare le doti dinamiche della Abarth 600e in pista e sul caratteristico percorso tortuoso delle Langhe (che simula alla perfezione le strade che si trovano in quel caratteristico territorio vinicolo). Le sensazioni una volta scesi dall’auto sono state positive. La Abarth 600e riprende quelle doti dinamiche che già avevano sorpreso sulla Junior Veloce, dimostrandosi agile e ben bilanciata nonostante il peso della batteria. Gran parte del merito va al differenziale autobloccante meccanico, che assicura una trazione ottimale in uscita di curva anche quando si chiede tutto sull’acceleratore, con l’auto che chiude perfettamente le traiettorie e il sottosterzo ridotto al minimo. Le sospensioni, con schema MacPherson anteriore e braccio torcente al posteriore, assicurano un assetto solido e granitico che trasmette sicurezza al guidatore anche quando si esagera tra le curve. E lo sterzo, è piacevolmente reattivo e permette un controllo chirurgico in ogni manovra.

I prezzi? Per portarsi a casa la versione d’attacco, la Turismo da 240 cavalli, servono 43 mila euro. Non certo bruscolini…

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