
Nel frenetico mondo dell’innovazione automobilistica, tecnologie come la frenata d’emergenza automatica o il monitoraggio dell’angolo cieco catturano spesso l’attenzione. Eppure, un dispositivo di sicurezza fondamentale, che ha segnato una vera e propria rivoluzione nel settore, rischia di essere dato per scontato: l’airbag. La sua efficacia nel mitigare le conseguenze di un incidente stradale è innegabile, e la sua presenza è ormai diventata uno standard irrinunciabile.
Introdotto in Europa negli anni ’80 dalla Mercedes, inizialmente come optional per le vetture di fascia alta, l’airbag ha progressivamente conquistato un posto d’onore in ogni veicolo. Questo dispositivo di sicurezza passiva, sapientemente integrato in punti strategici dell’abitacolo come il volante, il cruscotto e i sedili, si presenta come una sorta di palloncino pronto a gonfiarsi rapidamente in caso di collisione. La sua funzione principale è quella di attutire l’impatto del corpo del conducente e dei passeggeri contro le parti interne del veicolo, riducendo significativamente il rischio di lesioni gravi.
Un sensore, costantemente in allerta, rileva le decelerazioni anomale del veicolo, interpretandole come un segnale di un possibile impatto. Questa informazione viene immediatamente trasmessa alla centralina, il cervello del sistema, che a sua volta attiva un detonatore.
Il detonatore innesca un’esplosione controllata, che innesca il gonfiaggio del palloncino in un batter d’occhio. L’intero processo si svolge in un lasso di tempo incredibilmente breve, compreso tra 30 e 50 millesimi di secondo. È importante sottolineare che, una volta che l’airbag si è attivato, è necessario sostituire l’intero meccanismo, inclusi alcuni rivestimenti interni del veicolo, per garantire la massima efficacia in caso di futuri incidenti.
Per assicurarci che sia sempre pronto a intervenire, un’apposita spia sul cruscotto si illumina all’accensione del veicolo, spegnendosi poco dopo a conferma del corretto funzionamento del sistema. Se la spia, raffigurante un passeggero seduto con la cintura di sicurezza e un palloncino frontale, rimane accesa, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a un centro assistenza o a un’officina autorizzata per una verifica.
Nel corso degli anni, la famiglia degli airbag si è allargata, dando vita a diverse tipologie, ognuna specializzata nella protezione di specifiche aree del corpo in caso di impatto. Gli airbag frontali, i pionieri di questa tecnologia, si occupano della sicurezza del conducente e del passeggero anteriore.
Gli airbag laterali, integrati nei sedili, offrono una protezione aggiuntiva in caso di impatti laterali e ribaltamento del veicolo. Gli airbag a tendina, una variante degli airbag laterali, si dispiegano come una cortina protettiva tra la testa dei passeggeri e i finestrini, offrendo un’ulteriore protezione in caso di impatti laterali e ribaltamento. Gli airbag per le ginocchia, posizionati strategicamente sotto il piantone dello sterzo, proteggono le gambe del conducente in caso di collisione frontale, riducendo il rischio di fratture e lesioni.
L’evoluzione tecnologica non si ferma qui. Alcune vetture di nuova generazione sono dotate di airbag esterni, posizionati ad esempio sul cofano anteriore, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sui pedoni o sui ciclisti in caso di investimento accidentale. Questa continua ricerca di soluzioni innovative a tutela della sicurezza di tutti gli utenti della strada testimonia l’impegno costante dell’industria automobilistica.
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