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Volkswagen Golf restyling, la plug-in hybrid ora fa 100 km in elettrico

di andrea.famiani - 24/01/2024

La Golf, ancora lei, cinquant’anni dopo. Mezzo secolo in gran parte dominato, in Europa, come regina indiscussa delle vendite. Poi, sono arrivati i SUV. Una concorrenza durissima, spietata, anche internamente, soprattutto a causa della T-Roc ma un po’ anche della Tiguan. Il fenomeno sport utility ha stravolto gli equilibri di mercato, e anche la Golf ne è stata pesantemente ridimensionata. Eppure resta un modello importante per il marchio. Una delle poche compatte di segmento C che ancora se la cava. Ecco perché Volkswagen presenta ora la Golf restyling.

Lo stile è praticamente immutato

E adesso la generazione numero 8, presentata nel 2019, viene aggiornata. Come da tradizione, niente stravolgimenti: primo perché non è nello stile Volkswagen, secondo perché Golf significa da sempre continuità. Detto questo, ecco le novità principali. Esteticamente, cambia l’ottica dei fari, sia davanti sia dietro, mentre solo il paraurti anteriore è stato leggermente ritoccato. Tutto il resto rimane sostanzialmente invariato.

Un nuovo infotainment

Più importanti le novità dentro, grazie al nuovo infotainment MIB4, lo stesso della ID7, ma anche delle nuove Passat e Tiguan. Lo schermo centrale è da 12,9 pollici e soprattutto, a detta di Volkswagen, il sistema è molto più rapido e facile da utilizzare. Dopo diversi anni in cui il marchio ha sofferto, dal punto di vista (soprattutto con le elettriche), questa nuova piattaforma dovrebbe consentire un netto passo in avanti su tutta la gamma, che ora non avrà più sistemi differenziati fra elettriche ed endotermiche.

Fino a 100 km in elettrico, rimane anche il diesel

Grandi novità anche tecnicamente, per la Golf restyling, soprattutto per l’ibrida plug-in (cioè quella con la batteria che si può ricaricare anche dalla presa di corrente), che conta ora su una batteria da 20 kWh, capace di ricaricarsi anche in corrente continua a 50 kW, per un’autonomia dichiarata attorno ai 100 km.

Non manca comunque il diesel, 2.0 da 115 cavalli cambio manuale, 150 con l’automatico. Tornando alla benzina, 1.5 turbo, anche mild Hybrid. E poi l’immancabile GTI, che tocca quota 265 cavalli. L’elettrica? Con la nona generazione di Golf. Quella davvero della rivoluzione. (Qui mettere tabella). Tornando alle conferme, graditissime, rimane la versione GTI, che tocca quota 265 cv. Non va in pensione nemmeno la station wagon, Variant nel vocabolario Volkswagen.

Fine delle novità. Cosa ne dite, Volkswagen ha fatto bene ad andare con la mano leggera o avrebbe dovuto osare un po’ di più?

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