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Testacoda Porsche: più termiche, meno elettriche

di Emiliano Ragoni - 22/09/2025

Le future generazioni di Porsche 718 e Cayman nelle versioni top RS e GT4 RS saranno alimentate da motori a combustione. Mentre le versioni entry level potrebbero essere proposte elettriche.

La notizia, riportata da Autocar, conferma il riallineamento strategico del costruttore di lusso tedesco, che a fronte di un calo della domanda delle elettriche, ha deciso di adottare una strategia più flessibile e “multienergia”.

“Abbiamo assistito a un netto calo della domanda di auto elettriche a batteria esclusive e ne stiamo tenendo conto”, ha affermato il Ceo Oliver Blume.

Addio al maxi suv elettrico

Oltre alle 718 e Cayman, sarà alimentato con motore a combustione anche il nuovo suv di grandi dimensioni conosciuto internamente con il nome in codice K1. Quest’ultimo, denominato D-suv, che in termini di lunghezza dovrebbe posizionarsi al di sopra della Cayenne, era inizialmente previsto come modello completamente elettrico. L’uscita non è stata ancora annunciata, ma è chiaro che sarà disponibile con motori a combustione e ibridi plug-in.

Il nuovo riallineamento strategico prevede delle importanti revisioni anche per le varianti termiche di Cayenne e Panamera con motore a combustione e ibride plug-in. Questi modelli verranno mantenuti in gamma fino al 2030. Lo ha dichiarato il Ceo della Porsche Oliver Blume, in una conferenza telefonica con gli investitori dello scorso 19 settembre.

Porsche: un ridimensionamento strategico

Il cambiamento di strategia che verrà attuato con il suv K1 comporterà una perdita netta nelle casse del costruttore di oltre 1,8 miliardi di euro a causa dello stop dello sviluppo della piattaforma “Sport” SSP 61. Quest’ultima, specifica per le elettriche, avrebbe dovuto sostenere il suv K1, oltre alle future generazioni della Panamera e della Taycan. La dirigenza ha dichiarato che la progettazione di questo pianale è stato rinviato a dopo il 2030.

Secondo la Porsche, l’insieme di queste condizioni contingenti quest’anno porterà a una riduzione del margine di profitto nettoche dovrebbe attestarsi intorno al 2%. Tuttavia, la Casa di Stoccarda guarda con fiducia al medio termine, prevedendo un ritorno a margini superiori al 10% grazie al lancio di nuovi modelli.

“Questa flessibilità ci garantisce una posizione di forza con un mix interessante di motori a combustione, ibridi plug-in e veicoli elettrici a batteria”, ha affermato Blume.

Sì alle elettriche, ma con calma

La Porsche è prossima al lancio della nuova Cayenne Electric basata sull’architettura 800V Premium Platform Electric (PPE). Si andrà ad affiancare a Macan, l’altro suv elettrico presente già a listino. La Cayenne elettrica si andrà ad affiancare alla variante termica, che resterà a listino.

Anche la Porsche Macan elettrica avrà una “cugina” termica

La strategia della Porsche è chiara: proporre parallelamente modelli a benzina ed elettrici, dando così la possibilità ai clienti di decidere. Oltre che con la Cayenne, anche con la nuova generazione della Macan termica verrà utilizzata questa strategia “a doppio binario”.

La nuova generazione della Macan termica, conosciuta internamente come M1, uscirà nel 2028 e sarà strettamente imparentata con l’Audi Q5. Del suv del Quattro anelli oltre alla piattaforma PPC verrà adottato anche il sistema di trazione integrale Quattro Ultra, che sarà adottato senza sostanziali modifiche. La M1, a differenza della vecchia Macan, uscita di scena a luglio 2024 a causa della mancata ottemperanza alle normative sulla sicurezza informatica, sarà un modello meno sofisticato e a trazione anteriore. 

Decisione necessaria per contenere i costi e accorciare i tempi di sviluppo, che sono stati ridotti a soli tre anni(generalmente per sviluppare un nuovo modello Porsche sono necessari almeno 5 anni).

La Porsche, oltre al calo della domanda di elettriche, ha dovuto far fronte a tutta una serie di contingenze, tra cui i dazi, il calo dei profitti del 67% e il meno 28% registrato in Cina.

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