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Stellantis: tutti i segreti dello stabilimento di Kenitra (Marocco)

di Emiliano Ragoni - 03/03/2025

I modelli che vengono attualmente prodotti nell’impianto di Kenitra

Dopo aver preso in rassegna l’impianto polacco di Tychy, che negli anni è diventato sempre più importante, in questo articolo analizzeremo un’altra fabbrica “estera” del Gruppo Stellantis. Stiamo parlando dell’impianto di Kenitra, che produce autoveicoli a Ameur Seflia nella provincia di Kenitra, a 40 km a nord di Rabat (QUI la posizione).

Le altre puntate degli speciali sugli impianti Stellantis

L’avvio dei lavori e la nascita del polo marocchino

La fabbrica è frutto di un accordo del 2015 tra la PSA (a seguito della fusione con FCA è confluita in Stellantis) e lo Stato del Marocco, che ha messo a disposizione il terreno per l’edificazione e complessivamente un investimento di 557 milioni di euro.

Originariamente era previsto l’impiego nella fabbrica di 4.500 persone, con un indotto stimato di circa 20mila posti di lavoro. Al momento della firma dell’accordo si parlava di una capacità produttiva iniziale di 90mila unità all’anno, fino ad arrivare, una volta a regime, a 200mila. Le linee sono entrate in funzione nel 2019.

La spinta del nord Africa

Il nord Africa è ormai diventato un’importante realtà per la produzione di auto. Oltre alla fabbrica di Kenitra, in Marocco è presente l’impianto di Tangeri dove vengono assemblate le Dacia, che rappresenta un fiore all’occhiello per l’efficienza energetica e la sostenibilità. Mentre in Algeria sono presenti la fabbrica Renault di Orano (istituita nel 2014) e il recente stabilimento Fiat di Tafraoui (2023), collocato nella medesima provincia.

Il settore automobilistico è il primo settore esportatore del Marocco, superando anche i fosfati. Stellantis, insieme al Gruppo Renault, è uno dei principali attori industriali nel Paese, con un modello di produzione basato sulle catene globali del valore (GVC).

Uno stabilimento “europeo”

Dalle linee della fabbrica marocchina di Kenitra escono alcuni importanti modelli, come la Peugeot 208, la cui produzione in serie è partita nel 2019. Nel 2020 è stato avviato l’assemblaggio del quadriciclo elettrico Citroën Ami e dei modelli gemelli Opel Rocks-e e Fiat Topolino.

L’inaugurazione è avvenuta nel 2019 con una capacità di 90.000 unità all’anno. La salita produttiva coincide con il periodo 2020-2022, quando escono delle linee del sito di Kenitra 200mila veicoli all’anno. Un’ulteriore incremento è il frutto di un investimento di 300 milioni di euro da parte di Stellantis (QUI l’annuncio) avvenuto nel 2022. I capitali sono stati destinati a raddoppiare la capacità produttiva fino a raggiungere i 400.000 veicoli all’anno. Plus produttivo supportato dalla creazione di 2mila nuovi posti di lavoro.

A questa quota vanno aggiunti 50.000 esemplari elettrici (Citroën Ami/Opel Rocks-e/Fiat Seicento). Con la nuova iniezione di capitale assume un’importanza fondamentale la piattaforma globale smart car (la stessa della Fiat Grande Panda), nata per sostenere la gamma del Gruppo che, entro il 2030, rappresenterà il 40% dell’offerta di mobilità della regione.

Tutti i modelli prodotti

✅ Peugeot 208 ed e-208 (la versione elettrica)
✅ Citroën AMI – quadriciclo elettrico
✅ Opel Rocks-e – quadriciclo elettrico “gemello” della AMI
✅ Fiat Topolino – quadriciclo elettrico “gemello” della AMI

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Parola d’ordine: smart

Lo stabilimento di Kenitra è uno dei più avanzati di Stellantis, con un focus su Industria 4.0, automazione e sostenibilità, con un consumo di energia stimato pari a 425 kWh/per veicolo prodotto.

Perché Stellantis ha scelto il Marocco?

Posizione strategica: vicinanza all’Europa e agli altri mercati africani: è presente Tangier Med Port – infrastruttura logistica strategica per l’esportazione di veicoli prodotti in Marocco verso Europa, Medio Oriente e Africa.
Costi competitivi: manodopera qualificata a prezzi più bassi rispetto all’Europa
Accordi commerciali: accesso facilitato ai mercati UE e africani
Incentivi governativi: agevolazioni fiscali e infrastrutture dedicate
Integrazione della filiera: il Marocco ha creato un ecosistema automotive con oltre 200 fornitori internazionali e locali: superato il 60% come quota di integrazione di componenti prodotti localmente.

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