Condividi con:

Pneumatici, produttori e grossisti sospettati di accordi sui prezzi

di Redazione - 23/07/2024

Pneumatici, produttori e grossisti sospettati di accordi sui prezzi

Testo di Mattia Eccheli

I nomi dei produttori finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust comunitario sono Bridgestone, Continental, Goodyear, Nokian, Michelin e Pirelli. I prodotti coinvolti sono gli “pneumatici nuovi sostitutivi per auto, furgoni, camion e autobus” commercializzati nell’Unione Europea.

L’operazione scattata lo scorso 30 gennaio con una serie di perquisizioni negli uffici delle aziende interessate di diversi paesi membri è stata avviata dalla Commissione Europea, che ha aperto un procedimento per accertare eventuali violazioni all’articolo 101 del Trattato che disciplina il funzionamento dell’Unione.

Solto inchiesta anche le “comunicazioni pubbliche”

Un comunicato informa che “la Commissione teme che le società ispezionate possano aver violato le norme antitrust dell’UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive”. Più nel dettaglio, il sospetto è che ci sia stato un “coordinamento dei prezzi tra le società controllate, anche tramite comunicazioni pubbliche”.

Le stesse autorità comunitarie precisano peraltro che gli accertamenti non implicano automaticamente che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali. Per restare nel campo dell’automotive, già in passato, come nel caso del “Cartello dei Tir”, erano scattate multe miliardarie, che avevano poi condotto ad azioni legali di massa.

I nomi delle aziende coinvolte – a quanto pare anche alcuni grossisti del settore degli pneumatici nuovi – sono stati diffusi dalla testata specializzata tedesca Automobilwoche nelle scorse ore. Nella sola Germania erano state ispezionati uffici in 13 località diverse oltre ad una abitazione privata con il coinvolgimento di 56 collaboratori dell’Antitrust del Paese e agenti della polizia criminale.

Saitow (Alzura Tyre24): “Convinto che ci siano state intese”

Le indagini delle autorità comunitarie sono proseguite in giugno, mese in cui sono stati visitati gli uffici di due paesi europei di una società di consulenza. Tra le aziende indagate, come ha confermato lo stesso Ceo Michael Saitow, c’è anche la Alzura Tyre24, uno dei portali di comparazione dei prezzi, forse utilizzati per fissare i listini minimi.

“Sono convinto – ha dichiarato alla Automobilwoche – tra produttori e grossisti di pneumatici ci siano stati accordi sui prezzi. Per molti anni anni i rivenditori mi hanno riferito che i produttori non volevano che gli pneumatici venissero venduti tramite la nostra piattaforma B2B”. Saitow si è dichiarato “molto soddisfatto” dell’indagine europea. Come sempre, chi denuncia e collabora con le autorità comunitarie in accertamenti di questo tipo beneficia, a secondi dei casi, dell’immunità o di una riduzione delle sanzioni. Nel caso del Cartello dei Tir (provvedimenti per un totale di 3,8 miliardi di euro), alla “gola profonda” MAN era stata risparmiata ogni multa.

 

Potrebbe interessarti

Noleggio

Noleggio a lungo termine: 10 consigli per fare un buon affare

Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto

di Redazione - 22/12/2025

Auto cinesi in Italia: la guida definitiva all’acquisto

Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....

di Emiliano Ragoni - 22/12/2025

Podcast

in collaborazione con Aci Radio

Il Punto di Pierluigi Bonora

Il Direttore di ACI Radio Pierluigi Bonora fa il punto sul fatto più rilevante della giornata offrendo spunti di riflessione per una corretta informazione.

l'Automobile su Instagram