
L‘autodromo di Monza, uno dei circuiti più iconici e storici del mondo dei motori, ha recentemente subito un’importante opera di riasfaltamento, completata sorprendentemente in anticipo rispetto ai tempi previsti. Questo progetto, cruciale per mantenere l’elevato standard di sicurezza e prestazioni del circuito, ha portato a significativi miglioramenti nella qualità del tracciato, suscitando l’entusiasmo di piloti e appassionati.
Il riasfaltamento del circuito di Monza era un intervento atteso da tempo, finalizzato a garantire la massima aderenza e sicurezza per le vetture che vi sfrecciano. L’asfalto precedente, logorato da anni di competizioni e dalle rigide condizioni atmosferiche, necessitava di una sostituzione per mantenere il tracciato all’altezza delle sfide tecnologiche e sportive odierne.
Per parecchi mesi, invece delle vetture da corsa, hanno girato in pista 92 mezzi da lavoro con 240 operai, “ribaltando” 78 mila metri quadri di circuito. I lavori sono costati 21 milioni di euro, perché hanno previsto l’allargamento di tre sottopassaggi e la costruzione di uno nuovo vicino all’ingresso di Vedano, dove la viabilità è stata cambiata sdoppiando la via d’accesso e quella di uscita dal circuito. Lavori importanti per rendere più fluido e sicuro l’accesso del personale e degli spettatori, Oggi tutti i tunnel prevedono un camminamento separato per gli spettatori, garantendo la sicurezza di chi si muoverà a piedi all’interno dell’impianto.
Il nuovo manto stradale è stato realizzato utilizzando materiali di ultima generazione, scelti per garantire una maggiore durabilità e un’aderenza ottimale in tutte le condizioni di gara. Durante i lavori sono stati impiegate tecniche costruttive che permetteranno di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Inoltre, sono state adottate soluzioni per migliorare il drenaggio dell’acqua e garantire una maggiore aderenza anche in condizioni di bagnato. Ma soprattutto è stata modificata la prima variante, dove la pista è stata allargata e ora consente il passaggio di due auto affiancate.
Quindi se i tempi sul giro scenderanno sarà soltanto per merito del nuovo asfalto. Il crono di riferimento è l’1’20”294 che l’anno scorso è valso la pole position a Carlos Sainz, mentre il record assoluto è ancora l’1’18”887 stabilito da Hamilton nel 2020. Insomma: il ferrarista di oggi e quello di domani sono gli uomini da battere.
Questa però è soltanto la fase uno dei lavori di ammodernamento del tracciato monzese. Per quella due, che prevede anche nuove strutture destinate al pubblico, bisogna attendere che il contratto tra Liberty Media e il GP d’Italia venga rinnovato per altri anni (5 oppure 10). Al momento la scadenza è fissata al 2025, ma pensare ad un campionato di Formula 1 senza il GP di Monza pare strano.
“Fin dai tempi di Roberto Maroni in Regione Lombardia – ha dichiarato Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – ci siamo impegnati per mantenere il GP d’Italia a Monza. Non solo da Ministro, ma da appassionato, da cittadino lombardo e da leader di un partito molto attento al territorio mi spenderò al massimo per fare quello che stiamo facendo per le Olimpiadi Milano-Cortina. Nessuno ci credeva, e invece le abbiamo portate a casa e abbiamo risolto alcune difficoltà.”
“I lavori sono stati resi complessi da fattori esterni come il meteo avverso e altre complicazioni di carattere tecnico – ha sottolineato il Presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani – ma ce l’abbiamo fatta in anticipo rispetto al termine fissato dalla Federazione Internazionale. Il successo è dovuto all’impegno di Sias, dell’impresa Bacchi, del direttore dei lavori, professor Maurizio Crispino, di Aci Progei e del Direttore Generale dell’Autodromo Alfredo Scala. Questo sforzo corale ha allontanato definitivamente tutti i dubbi sul mantenimento dell’impegno temporale. Quest’anno i nostri tifosi, i team e i piloti potranno essere accolti in un autodromo rinnovato più moderno e più sicuro”.
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