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Per Musk la sicurezza non è importante: taglio del 10% della NHTSA

di Emiliano Ragoni - 24/02/2025

Elon Musk, alla guida del Department of Government Efficiency (Doge), “l’ufficio sprechi” dell’amministrazione Trump, fa un’altra vittima eccellente. Questa volta a finire sotto la scure dell’istrionico imprenditore è la NHTSA, National Highway Traffic Safety Administration, l’agenzia federale americana preposta a garantire la sicurezza sulle strade.

Sicurezza? No, grazie

Secondo quanto riportato dal Washinton Post, Elon Musk starebbe per ridurre del 10% la forza lavoro della NHTSA. La National Highway Traffic Safety Administration, perderà tra le 70 e le 80 persone, divise più o meno equamente tra licenziamenti di dipendenti in prova e riscatti.

Secondo i lavoratori licenziati che hanno parlato con il Washington Post, i tagli riguardano molti aspetti del lavoro dell’agenzia in materia di sicurezza. Tra le persone che perderanno il lavoro rientrano un ingegnere che effettuano i test con i manichini per i crash test, dipendenti che collaborano con gli Stati per il finanziamento delle sovvenzioni per la sicurezza e uno psicologo ricercatore che si occupa di guida in stato di ebbrezza ed eccesso di velocità.

Inoltre, tra i tagli rientrerebbero anche tre persone in forza al nuovo ufficio incaricato di supervisionare la sicurezza dei veicoli autonomi.

L’importanza della NHTSA

A gennaio gli impiegati in forza alla NHTSA erano quasi 800. È relativamente piccola, tuttavia, svolge un ruolo di primo piano negli sforzi del governo federale di ridurre il numero di vittime sulle strade del Paese. Tra i suoi compiti rientra quello di migliorare il comportamento dei conducenti, stabilire regole per la sicurezza dei veicoli e ha il potere di richiamare e vietare la circolazione su strada a auto e camion pericolosi.

Negli ultimi anni il suo lavoro si è focalizzato sulla supervisione delle nuove tecnologie di assistenza alla guida e dei veicoli completamente automatizzati. Fanno parte delle indagini effettuate dalla NHTSA quelle che riguardano i rischi per la sicurezza derivanti dall’impiego delle tecnologie Autopilot e Full Self-Driving (FSD), entrambi sistemi di Tesla.

Tra le tante indagini comminate dalla NHTSA possiamo annoverare quella che ha portato al richiamo di 2 milioni di veicoli della Tesla nel dicembre 2023, quella per le frenate fantasma del 2022 (è stata effettuata una valutazione preliminare su 416.000 veicoli Tesla Model 3 e Model Y del periodo 2021-2022), oltre ai tanti incidenti mortali documentati, dove le vittime al momento del sinistro avevano attivo l’Autopilot, ossia il sistema di guida automatizzato della Casa.

Chi ci rimette?

La Tesla prevede di mettere in circolazione dei veicoli completamente autonomi già quest’anno attraverso il suo servizio di taxi robot Cybercab. L’amministrazione Trump ha dichiarato di voler contribuire alla messa in strada di un maggior numero di veicoli autonomi creando un quadro di riferimento per la loro supervisione. La NHTSA è l’unico ente ad avere le competenze giuste per controllare e monitorare il corretto funzionamento di questo sistemi. Quindi, il taglio al personale non può essere di certo una notizia positiva.

D’altra parte Tesla fino ad oggi ha venduto e sponsorizzato il suo sistema di assistenza alla guida come uno in grado di prendere il controllo totale dell’auto. Ci sono state delle vittime certificate dalle indagine della NHTSA, con la Tesla ha operato in una zona grigia. La situazione però per quanto riguarda la sicurezza potrebbe peggiorare; Musk ha messo nelle mani di normali conducenti una tecnologia di assistenza alla guida sempre più sofisticata.

In questo contesto è facile ipotizzare il conflitto di interessi derivante dai vari ruoli dell’imprenditore. È una figura di spicco dell’amministrazione Trump, responsabile della riduzione della forza lavoro e delle spese federali. Allo stesso tempo è a capo di aziende, tra cui Tesla e la società missilistica SpaceX, che sono regolamentate dalle stesse agenzie che il suo team sta prendendo di mira per i tagli.

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