
Testo di Francesco Mosconi
Se pensate che Officine Fioravanti sia solo un costruttore di restomod, vi avvertiamo subito siete sulla strada sbagliata. Sì, certo, hanno debuttato con una contemporaneizzazione della Testarossa e stanno per lanciare una seconda vettura sempre sul tema. Ma in questi mesi di silenzio mediatico hanno fatto ben altro per dimostrare di essere molto di più di, appunto, un semplice costruttore di restomod.

Hanno aperto una nuova divisione chiamata “Evoluzioni Tecniche” che promette di reingegnerizzare vetture classiche e youngclassic. Così da renderle maggiormente fruibili nell’uso senza snaturarle. I primi due esempi sono stati mostrati a Cernobbio in occasione del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.
La prima personalizzazione è stata effettuata su base Alfa Romeo 8C Competizione. Costruita in serie limitata di 500 esemplari e definita a più voci una delle automobili più belle di sempre, non era esente però da qualche “mancanza” tecnica, a cominciare dal cambio robotizzato sequenziale a sei rapporti e dall’assetto non all’altezza delle altre caratteristiche tecniche.

La vettura è stata pertanto “manualizzata”, installando un cambio manuale a 6 rapporti con meccanismo a vista, ed è stata completamente rivista l’elettronica di gestione del veicolo anche in funzione dei nuovi sistemi. Inoltre l’assetto è stato completamente rivisto con sospensioni Öhlins regolabili a controllo elettronico, c’è poi un nuovo impianto frenante carboceramico progettato in esclusiva da Brembo, e una nuova calibrazione e messa a punto del motore che ha permesso di ricavare maggior potenza.

A chiudere i sedili monoscocca in fibra di carbonio dotati di omologazione FIA e sviluppati in collaborazione con Laboratori Meccanica Torino che migliorano il confort e la posizione di guida. Il tutto accompagnato da una sensibile riduzione di peso della vettura.
La seconda personalizzazione presentata è invece invisibile all’occhio nudo. A guardarla la Ferrari 512BB blu metallizzata esposta non aveva nessuna differenza con gli altri esemplari, sotto il cofano invece si cela la vera sorpresa. Il sistema a carburatori Weber è stato sostituito con un sistema controllo motore moderno a iniezione. Viene nascosto all’interno di una perfetta replica del carburatore originale, ricavato dal pieno.

Questa modifica, attuabile su qualsiasi tipo di vettura a carburatori, permette alle auto di essere estremamente più affidabili, più versatili nell’utilizzo anche nel quotidiano o in lunghe tratte, più sicure e prestazionali, senza scendere a compromesso alcuno con la conservazione del fascino della vettura. E, qualora si decidesse di voler tornare al carburatore, la modifica è completamente reversibile. Ma in Officine Fioravanti sono sicuri che si tratti di un’ipotesi davvero remota…
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