
Melfi-Kragujevac: viaggio di sola andata. No, non è un titolo di un film, ma la proposta di Stellantis ai lavoratori dello stabilimento lucano di trasferirsi momentaneamente nella fabbrica serba di Kragujevac (QUI il nostro speciale) a produrre la Grande Panda.
Secondo quanto riporta Milano Finanza, alcuni operai avrebbero accettato la proposta di trasferirsi in Serbia. Questo lo stralcio della lettera inviata da Stellantis ai dipendenti che hanno detto sì: “In relazione agli accordi intercorsi, le comunichiamo il suo temporaneo distacco presso la Fca Serbia (Sito di Kragujevac) per ivi svolgere la sua attività lavorativa con la mansione di operaio”.
Non è la prima volta che Stellantis offre ai propri dipendenti occupati nelle fabbriche italiane di trasferirsi in Serbia per assemblare la Grande Panda, vettura molto richiesta.
Prima di Melfi, il Gruppo aveva dato la stessa possibilità ai dipendenti Maserati di Modena, impianto profondamente in crisi, che ha assemblato solo 30 vetture in questo primo trimestre.
Secondo quanto riportato dallo stesso MilanoFinanza, i dipendenti che accettano la trasferta, possono tornare a casa ogni 45 giorni e hanno diritto a vitto, alloggio e un riconoscimento giornaliero che può arrivare a superare i 100 euro.
Attualmente l’impianto serbo di Kragujevac non ha ancora raggiunto la salita produttiva sperata, che è di 500 vetture al giorno. Mentre ad oggi ne vengono assemblate tra 80 e 100. La richiesta della Grande Panda è elevata e il personale in forza alla fabbrica non è sufficiente.
Inoltre, il rallentamento della produzione è causato anche dalla carenza di alcune componenti, come il cambio eDCT.
Se in Serbia le cose vanno bene, altrettanto non può dirsi per la fabbrica di Melfi.
I dati produttivi sul primo trimestre 2025 rispetto all’anno precedente sono fortemente negativi: –64,6%, con sole 8.890 auto. Melfi è lo stabilimento che in termini di volumi, insieme a Pomigliano, perde la maggiore quantità di auto, con 16.210 unità in meno rispetto al 1° trimestre 2024.
Dopo lo stop produttivo della Fiat 500x attualmente vengono assemblate Jeep Compass e Jeep Renegade con 8.675 unità ed è iniziata la produzione della DS N°8 con le prime duecento auto.

Le fabbriche italiane che, come abbiamo visto, continuano a perdere volumi produttivi, vanno incontro a un periodo che non sarà per nulla semplice. Bisognerà infatti aspettare diversi mesi prima di vedere delle novità di prodotto che potrebbero assicurare i tanto agognati volumi.
Per vedere un modello che assicura volumi cospicui, quantificati in 130mila auto all’anno, bisognerà attendere la nuova 500 ibrida, che però non arriverà prima di novembre.
La domanda, seppur banale, suscita sempre diverse polemiche. In Serbia la manodopera costa molto meno che in Italia (lo stipendio di un lavoratore serbo è circa la metà di uno italiano).
Inoltre, anche il costo delle utenze è inferiore e lo Stato serbo, che detiene il 33% della proprietà dell’impianto, ha messo l’ex Fca nelle condizioni ottimali per effettuare un investimento (agevolazioni fiascali).
Infine, non ci si deve dimenticare che i margini nel segmento della Grande Panda sono risicati, in virtù dell’attuale contesto economico contingente (costi elevati di energia, manodopera e materie prime) e delle difficoltà a ottemperare alle normative ambientali sempre più stringenti.
Adesso, per come stanno le cose, trasferire la produzione della Grande Panda dalla Serbia all’Italia sarebbe pressoché impossibile. Domani si vedrà.
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