
Testo di Mattia Eccheli
La grande novità della nuova versione degli incentivi per l’acquisto di veicoli meno inquinanti è la loro estensione alle società di noleggio. Il Governo, che aveva annunciato i bonus in gennaio, ma i cui fondi diventano disponibili da oggi, giusto alla vigilia del voto per il rinnovo dell’Europarlamento, ha accolto così una richiesta avanzata da tempo dal comparto auto.
Le attività delle società di noleggio possono contribuire a calmierare il prezzo delle auto elettriche. Attualmente piuttosto elevati per i privati, come ha confermato lo scarso interesse per le risorse a bilancio su questo capitolo e rimaste inutilizzate nel corso degli anni. “Gli incentivi rappresentano un importante strumento per favorire la diffusione della mobilità sostenibile e promuovere l’accesso a veicoli tecnologicamente avanzati a un numero sempre maggiore di clienti”, argomenta Antonio Stanisci, direttore commerciale della filiale nazionale di Ayvens.
L’azienda nata dalla fusione tra Ald Automotive e LeasePlan. Da sola, nel primo quadrimestre del 2024, la società ha rappresentato il 5,5% dei volumi del mercato italiano. Con oltre 30.500 immatricolazioni (più del 31% di marchi di gruppi italiani) su un totale di quasi 553.000 ha registrato più auto di quante ne abbiano vendute nel quadrimestre Audi o Dacia o il gruppo Bmw.
L’attesa per gli incentivi è importante, tanto da aver in parte rallentano i volumi dei primi mesi dell’anno, in particolare per le elettriche. Alle quali sono destinati circa 240 degli effettivi quasi 800 milioni a bilancio. La stessa Ayvens garantisce che i bonus permetteranno ai propri clienti “non solo di usufruire di soluzioni vantaggiose a livello economico, ma anche di poter scegliere in massima libertà tra diverse tipologie di alimentazione, coniugando sostenibilità, accessibilità e risparmio”.
Difficile quantificare il beneficio medio, ma la società ha reso disponibili due esempi. Uno riguarda la Fiat 500 elettrica Red da 95 cv e l’altro una Tesla Model Y, l’auto più venduta al mondo, con la batteria da 50 kWh e a due ruote motrici.
Per la compatta italiana la riduzione del canone mensile (48 rate e 40.000 km di percorrenza con 4.000 euro di anticipo con Rc Auto e altri costi inclusi nel prezzo) è nell’ordine del 30% ed è di 319 euro. Per il Suv americano la contrazione è del 16%, sempre per 48 mesi, con spese accessorie, anticipo di 7.000 euro e 60.000 km compresi, e scende a 599 euro al mese.
Saranno poi le famiglie a fare i conti e capire se il noleggio valga più o meno la pena rispetto all’acquisto tradizionale. Anche perché, con un ISEE sotto i 30.000 euro, il beneficio massimo arriva a 13.500 euro. Seppur fortemente motivati dall’aspetto ecologico, resterebbe poi da capire come un simile nucleo familiare possa permettersi simili spese. “Nel nostro caso l’intero ammontare dell’incentivo governativo è utilizzato per abbattere il costo finale per agevolare l’accesso del cliente agli ultimi modelli di vetture elettriche e ibride plug-in perfettamente in linea con gli intenti della normativa”, insiste Stanisci.
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