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Dacia chiude un 2024 da record

di Redazione - 01/02/2025

Testo di Maurizio Bertera

In un 2024 fiacco, poche Case hanno potuto sorridere nei bilanci di fine anno: una di queste è sicuramente Dacia che sul mercato italiano ha sfiorato per la prima volta le 100mila immatricolazioni, fermandosi a 99.371 unità. La quota sul totale è nell’ordine del 6%, ma supera il 10% se si considerano solo le auto immatricolate dai privati. Il grosso del risultato è merito della Sandero, auto straniera più venduta nel nostro Paese (seconda in assoluto dietro l’eterna Panda e imbattibile nel segmento B, lato retail. Bene hanno fatto anche Duster, Jogger e persino l’elettrica Spring nei rispettivi segmenti. Due altri numeri che certificano il momento positivo: Dacia ha raccolto il 47,24% di quota dell’intero mercato italiano delle auto a GPL e gli interventi in garanzia sono scesi del 25% in un anno, segno che l’affidabilità migliora nel tempo. Non è un caso che la rete proponga ora estensioni di garanzia fino a otto anni con la campagna Dacia Zen.

‘Best value for money’

Si naviga ‘a vele piene’, con risultati superiori persino alla capogruppo Renault. E si guarda ai prossimi anni con tanta fiducia, preparando la prossima Sandero che ha l’onere e l’onore di proseguire una storia impensabile di best-seller del mercato continentale. Nel 2024, la compatta Dacia si è confermata al primo posto nella classifica delle auto più vendute con 268.100 unità. Ci sono buone possibilità che tra fine 2026 e inizio 2027 arrivi il powertrain full hybrid di Clio e Captur, visto che la vettura del brand rumeno condivide la piattaforma CMF-B del Gruppo Renault.

 

Il grande salto però Sandero lo compirà nel 2027 quando si rinnoverà completamente diventando anche elettrica. Tra un paio d’anni infatti arriverà la variante ‘alla spina’, probabilmente basata sulla piattaforma AmpR Small del Gruppo Renault, la stessa della Renault 5. «Oggi a ispirare il nostro lavoro è il concetto di ‘best value for money’, facendo di tutto per compensare l’aumento dei costi di produzione che condiziona ogni marca – sottolinea Guido Tocci, Managing Director di Dacia Italia – dobbiamo venire incontro all’esigenza fondamentale in un periodo come questo: non spendere poco ma il giusto. Ecco perché è il momento ideale per debuttare nel segmento medio con un Suv come Bigster con il miglior rapporto qualità-prezzo della categoria e che possiamo considerare la punta di diamante dell’offerta 2025».

Il tempo della Bigster

Ispirato nello stile dalla Duster – altro modello che sta andando molto bene -, il nuovo Suv ha le dimensioni in linea con le rivali (457 cm di lunghezza, 181 cm di larghezza e 171 di altezza) e un abitacolo che sfrutta bene i 270 cm di passo. Essenziale ma non spartano, pratico anche e soprattutto nel bagagliaio che offre 667 litri di capacità nella configurazione base. Al di là dei quattro allestimenti (Essential, Expression, Journey ed Extreme), Dacia punta molto sulla gamma dei motori, che nella rispettiva categoria sono tra i più ‘risparmiosi’, a cominciare dal nuovo TCe 140, che al 1.2 turbo benzina affianca il sistema mild hybrid da 48V per un consumo dichiarato di 18,2 km/l. La variante bifuel di pari potenza è anche la prima elettrificata proposta da Dacia mentre quella full hybrid (la più attesa) ha una potenza di 155 cavalli, integrata con due unità elettriche e il cambio automatico Multimode: le percorrenze dichiarate sono di 21,3 km con un litro di benzina. Infine la 130 4×4 con il sistema mild hybrid a 48V e cambio manuale a sei rapporti. La sfida al mercato parte dai 24.800 per la versione Essential 140 TCE mentre la top di gamma full hybrid 155 , sia Journey che Extreme, costa 31.300 euro.

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