
Testo di Maurizio Bertera
Con una battuta (salace) si potrebbe dire che le salsicce salveranno il Gruppo Volkswagen, alle prese con un utile netto in calo del 30% nel 2024. Perché, le salsicce prodotte dalla Casa di Wolfsburg – che vantano un proprio codice nel catalogo dell’azienda – hanno raggiunto l’anno scorso un record di vendite.
Tra le mense e i supermercati della Bassa Sassonia si sono superati gli 8 milioni e mezzo di unità, con un aumento di circa 200.000 rispetto al 2023, che già era stato un anno positivo per il prodotto. La specialità di casa è il currywurst, ossia la salsiccia di vitello, bollita che viene tagliata a rondelle e condita con una salsa a base di concentrato di pomodoro e ketchup e infine spolverizzata con il curry.
Non si possono paragonare, ovviamente, le salsicce ai veicoli però fa sensazione che il numero delle prime non sia lontano da quello dei modelli venduti l’anno scorso dai brand del gruppo tedesco, poco più di nove milioni. A differenza delle auto e dei commerciali, gli insaccati di carne che dal 1973 sono prodotti nella macelleria interna dello stabilimento di Wolfsburg non sembrano conoscere crisi.
Secondo l’azienda, il segreto va cercato nella proposta di nuove varianti di salsiccia entrate in catalogo, come quella da hot dog lanciata nel 2021 che, nel 2024 ha venduto quasi 2,18 milioni di pezzi. Il currywurst ha portato a casa invece 6,317 milioni di unità. il trend è destinato a essere confermato, anzi a crescere, visto che – come ha annunciato il direttore delle risorse umane Gunnar Kilian – sono in arrivo nuove varianti.
Alle salsicce della Casa è legata una delle più divertenti controversie sindacali e originali nella sua storia. Nel 2021, in Germania, fece scalpore la decisione della Volkswagen di rimuovere il currywurst dalla proposta di una delle 30 mense dell’azienda, quella per gli impiegati del quartier generale, la Markenhochhaus. Si decise che da allora sarebbe stata gestita senza carne, in pratica sarebbe diventata una mensa vegetariana e vegana.
Sul tema scese in campo perfino l’ex cancelliere Gerhard Schröder che approfittò della vicenda per tornare sotto i riflettori nell’insolito ruolo di paladino del prodotto tipico, lanciando l’hashtag #RettetDieCurrywurst, ‘salvate il currywurst’, Peraltro a nulla valse la strenua battaglia di Schroder e di molti sindacati: il menu se ne privò. Ma, nel 2023, il dietrofront: Volkswagen decise di revocare il divieto di servire carne in quella mensa e dal 7 agosto di quell’anno la salsiccia al curry è tornata a gran richiesta, insieme a molti altri piatti di carne e di pesce.
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