Testo di Maurizio Bertera
Il sogno, di tanti costruttori del settore, è una ruota indistruttibile. Si cerca di realizzarlo per le vetture di tutti i giorni – vedi Michelin con il progetto Uptis – come per i mezzi pesanti. Sarebbe una rivoluzione che permetterebbe di evitare forature (il meno), incidenti (questo sì che conta). Ma anche lo spreco di circa 200 milioni di pneumatici scartati ogni anno per un’usura precoce.
La Casa francese, per progettare il suo primo pneumatico senz’aria, ha registrato circa 50 brevetti in oltre un decennio di test tra laboratorio e strade di tutto il mondo. La gomma non ha una camera d’aria e la sua struttura si basa su una serie di rigide lamelle in fibra di vetro, flessibile, che sostengono l’intero peso della ruota. Annunciati per il 2024, non sono ancora disponibili sul mercato. Va detto che sul tema stanno lavorando anche Goodyear e Hancock.
Un progetto ancora più rivoluzionario appare quello della Global Air Cylinder Wheels. Si tratta di un’azienda con sede a Phoenix (Arizona) che sta studiando da tempo una ruota capace di resistere agli urti più estremi. Il progetto prevede un mozzo centrale collegato a un tamburo esterno interamente in acciaio, capace di assorbire gli impatti grazie a una serie di cilindri riempiti di azoto e ammortizzatori a olio.
Questi elementi permettono di smorzare progressivamente le vibrazioni, mentre il rivestimento esterno in poliuretano con battistrada in acciaio garantisce una durata fino a cinque volte superiore rispetto agli pneumatici convenzionali, senza rischio di surriscaldamento o deformazione.
GACW ha stimato che, nei contesti operativi più impegnativi, i veicoli pesanti devono sostituire gli pneumatici ogni 6-9 mesi. Questo porta a costi elevatissimi: per un dumper da miniera (parliamo di mezzi lunghi 20 metri e alti 8, che possono costare anche mezzo milione di dollari) l’intera vita utile può generare spese per 7 milioni di dollari al cambio 6 milioni circa di euro solo per le gomme.
A questo si aggiunge l’enorme impatto ambientale: gli pneumatici dismessi o non correttamente riciclati contribuiscono al rilascio di notevoli quantità di microplastiche negli oceani. Global Air Cylinder Wheels dichiara di possedere circa 75 brevetti e di aver condotto test con esiti positivi in diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Australia, Cile e Sudafrica.
Finora conta su quasi 6 milioni di dollari in ordini di acquisto e attualmente è impegnata in una nuova raccolta fondi in vista del lancio commerciale delle sue ruote per camion da miniera, previsto per l’ultimo trimestre del 2025. Ma l’aspetto più importante è che GACW si dice convinta della versatilità della propria tecnologia. Infatti può essere adattata a un’ampia gamma di veicoli: dalle auto alle biciclette, passando per autobus, camion ‘normali’ e persino sedie a rotelle. Si vedrà.
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