
Immaginando che non siate stati al Salone di Pechino, kermesse cinese dell’auto, e che non abbiate avuto modo di seguirlo come un tempo si faceva con Ginevra e con il defunto “vero” salone dell’auto di Torino, ecco una breve carrellata di modelli che sono passati dalla Cina. Di alcuni ne abbiamo già parlato approfonditamente e pertanto hanno degli articolo dedicati. Come ad esempio la MINI Aceman, la nuova Lamborghini Urus SE o il concept Volkswagen ID. Code. Gli altri, o almeno quelli più meritevoli di attenzione, li trovate qui sotto.
La denominazione EQG è sparita dai registri. Meglio non inquinare un mito come la Classe G e alimentare la gamma con l’inedita versione elettrica. Il telaio a longheroni non si tocca, solo oltre al corpo vettura trasporta una batteria da 114 kWh di capacità. Quanto basta per circa 470 km di autonomia secondo lo standard WLTP. L’accumulatore può essere ricaricato in corrente continua sino a 200 kW di potenza.

Esteticamente rimane fedele alla G termica, sebbene non nasconda la sua natura elettrica. Ci sono quattro motori elettrici controllati individualmente, posizionati vicino alle ruote. In questo modo è possibile rendere efficace la vettura in off-road tanto quanto la variante termica provvista di differenziali bloccabili. La G580 passa da 0 a 100 km/h in poco meno di 5 secondi e ha una velocità massima di 180 km/h. Sviluppa una potenza combinata di 587 CV e una coppia di 1.165 Nm. Ma soprattutto ha un angolo di avvicinamento di 32 gradi, uno di partenza di 30,7 gradi e uno di ribaltamento di 20,3 gradi.
Per il momento in formato di concept, la nuova smart #5 rende ancora più grandi le vetture del rinnovato marchio cinese (lo stile è rimasto giusto tedesco). Questa volta però il suo piano d’azione non è la città bensì il fuoristrada. Gli uomini del marchio hanno hanno confermato che la #5 offrirà un’autonomia WLTP di oltre 549 km, grazie a una capacità della batteria di oltre 100 kWh. Il Suv un’architettura a 800 Volt invece della tecnologia a 400 Volt presente nelle più piccole #1 e #3.

Non sono stati dichiarati ulteriori dettagli tecnici, ma è appare scontato che i motori elettrici saranno due. Il concept prevede una disposizione a quattro posti, ma la versione di produzione offrirà probabilmente una configurazione adatta ad ospitare cinque persone. La scenografia di bordo annovera un a triplo schermo che comprende un quadro strumenti digitale e due grandi display OLED per il sistema di infotainment. I sedili orientati offrono funzioni di riscaldamento, ventilazione e massaggio, insieme a un poggiagambe reclinabile e airbag integrati.
Protagonista al Salone di Pechino è stata anche la BMW Serie 4 Gran Coupé, ma essendo l’elettrico sulla bocca tutti, le luci del palcoscenico cinese sono state soprattutto per la variante elettrica i4. La coupé sportiva a quattro porte si concede un piccolo facelift con qualche aggiornamento di natura tecnica. Arriva infatti la nuova versione xDrive40 (stiamo sempre parlando di i4). Che utilizza la batteria da 83,9 kWh della eDrive40 e della M50.

La potenza del sistema della trazione integrale è di 295 kW, mentre la coppia è di 600 Nm grazie al secondo motore elettrico sull’asse anteriore. L’autonomia del veicolo è compresa tra 444 e 548 chilometri, stando al ciclo WLTP, a seconda dell’equipaggiamento. Con il restyling cambieranno anche i valori di autonomia WLTP delle tre varianti di propulsione già a listino, per via dell’aerodinamica leggermente modificata della sezione anteriore.
Il brand dei due marchi, amplia la propria gamma sotto la bandiera Jaecoo e a Pechino porta la nuove versioni di J7 e J8, entrambe ibride plug-in.

La prima può percorrere fino a 88 km in modalità puramente elettrica, mentre in quella ibrida il consumo medio di carburante è contenuto in 4,9 L/100 km. Sviluppa una potenza combinata di 255 kW, 347 CV, e una coppia combinata di 525 Nm.

Sia la Jaecoo 7 che la Jaecoo 8 sono fortemente focalizzate al fuoristrada. E quest’ultima di fatto rappresenta la soluzione più ricca e lussuosa. Vanta 608 CV di potenza complessiva con una coppia combinata di 915 Nm. Protagonista in entrambi i casi è il 1.5 turbo benzina affinati per le esigenze di un complesso ibrido alla spina. Le auto sono poi dotate di sistema V2L (Vehicle To Load), che trasforma la vettura in un gigantesco powerbank per ricaricare dispositivi elettronici.
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