Testo di Maurizio Bertera
Ci sono guidatori che amano guidare (non è una battuta) e altri che utilizzano il viaggio per ascoltare musica, chiacchierare con i passeggeri o telefonare (con il vivavoce, ci raccomandiamo). I secondi, quindi, preferiscono non divertirsi tra curve, discese e salite. Per loro, gente che non si annoia, esiste la strada ideale: si trova in Arabia Saudita ed è stata certificata dal Guinness dei Primati per la peculiarità di essere dritta per circa 240 km, senza la minima curva e senza un dislivello significativo.
Il tratto fa parte della Highway 10, una strada di circa 265 km che collega le città di Haradh e Al Batha, attraversando il deserto del Rubʿ al-Khali. Originariamente costruita per uso privato di Re Fahd, oggi è accessibile a tutti i guidatori, i quali però devono armarsi di pazienza e non temere un colpo di sonno, considerando l’ampio uso del cambio automatico e del cruise control.
In Arabia Saudita, a parte i lavoratori stranieri che guidano auto compatte e medie, si vendono tante berline sportive di fascia alta, un mare di Suv (Toyota, Hyundai e Kia in primis) e auto super premium. Tuttavia, ben lungi dall’immagine desertica e tranquilla, la lunga strada rettilinea è sorprendentemente trafficata.
In condizioni normali, il viaggio dura circa due ore e venti minuti secondo Google Maps, ma con traffico intenso può arrivare a tre ore, rendendola ancora più noiosa del previsto.
Il limite di velocità? Solo 120 km/h: una vera tortura per molti automobilisti. Ma non è l’unica strada del genere nel Paese del Golfo. Merita una menzione anche l’autostrada 85, che collega Turaif (vicino al confine con la Giordania) a Nairiyah, vicino al Golfo Persico. Si estende per oltre 1.070 km e richiede poco meno di 12 ore per essere percorsa, anche in questo caso con pochissime curve.
È evidente che solo nei Paesi con ampie zone desertiche si possano costruire strade simili. Un esempio celebre è la Eyre Highway in Australia: si estende per 1.664 km, collegando l’Australia Occidentale a quella Meridionale. Un tratto di ben 145 km è dritto come un biliardo. Nonostante il paesaggio arido, la Eyre Highway attira chi vuole esplorare l’Outback. Curiosità: talvolta viene usata come pista d’atterraggio per i mezzi del Royal Flying Doctor Service, con posti di blocco allestiti al volo per garantire la sicurezza.
Anche il continente americano offre strade ideali per chi cerca il massimo relax alla guida. In Messico, la Carretera Transpeninsular presenta un tratto di 169 km tra El Médano e Las Barrancas, il più lungo del paese. Il Paraguay vanta un segmento rettilineo di 207 km che attraversa il Paese da nord a sud.
Negli Stati Uniti, le strade infinite sono diventate sfondo di film cult, come Duel di Steven Spielberg. La ND-46 nel Dakota del Nord offre un tratto di 202 km tra Streeter e Oxbow, interrotto solo da qualche curva dolce.
In Europa, invece, la fama delle strade è spesso legata al loro tracciato tortuoso. La Route Napoléon in Francia, il Passo dello Stelvio in Italia, la Grossglockner in Austria o la spettacolare Transfagarasan in Romania sono amate dai guidatori appassionati e coraggiosi. Quest’ultima, in particolare, si estende per 90 km tra i Carpazi, raggiungendo i 2.042 metri, con tornanti impressionanti e pendenze da brivido.
Ma già nell’antichità gli ingegneri sapevano come costruire strade rettilinee: la Via Appia, fatta realizzare dal console Appio Claudio Cieco nel 312 a.C., collegava Roma a Brindisi per ben 212 km, dei quali 16 oggi si trovano in un’area protetta, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
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