Quando si parla di auto elettrica è necessario rispondere alla fatidica domanda: qual è la dimensione di batteria giusta per me? E la risposta non è così semplice come potrebbe sembrare. In prima istanza è necessario chiarire cosa significa davvero “fa per me”. Con questa espressione si intende una batteria che mi permetta di ricaricare il meno possibile, senza restare a secco e senza che mi generi ansi d’autonomia. Tutto ruota, quindi, attorno alla comodità e alla frequenza della ricarica.
In questo articolo cercheremo di fornire al lettore un metodo più oggettivo possibile per stimare la capacità della batteria della propria auto elettrica ideale. Il metodo descritto è stato estrapolato dal libro “100 risposte (e oltre) alla tue domande sulle auto elettriche” di Gianni Catalfamo, ingegnere esperto di mobilità elettrica. Abbiamo ipotizzato due macro-scenari.
In questa situazione ideale, la preoccupazione principale è coprire la percorrenza giornaliera. L’obiettivo può essere formulato così: avere una batteria sufficientemente capiente da evitare ricariche fuori casa almeno nel 90% delle giornate. Il valore di 90% è del tutto arbitrario.
Obiettivo: la batteria deve coprire la mia percorrenza giornaliera nel 90% dei giorni, così non devo mai ricaricare fuori casa.
Quella che si può vedere nel grafico sotto è la curva cumulata ricavata registrando ogni giorno i chilometri percorsi. In questo modo è stata costruita la distribuzione cumulata.
Questa curva permette di leggere, per ogni distanza X, in che percentuale di giorni si percorrono un valore minore o uguale alla distanza X. Per trovare il valore che copre il 90% dei giorni, si deve semplicemente andare sulla curva e leggere qual è la percorrenza corrispondente al punto 0,9 dell’asse verticale. Quel valore, per la specifica reale distribuzione di percorrenze, risulta essere 275 km. Quindi: 275 km è la percorrenza P90. Risulta così alto (rispetto ai 178 km di media) perché la distribuzione è molto asimmetrica: tanti giorni “corti”, alcuni giorni “molto lunghi”, che spostano in alto la soglia del 90%. Ecco perché il P90 è ben più alto della media.
Esempio A1:
Caso A2:
Caso A3
Esempio A4
Obiettivo: fare tutta la settimana con una sola ricarica, per non dover dipendere da colonnine pubbliche troppo spesso.
Esempio B1
Caso B2
Contesto B3
Esempio B4: uso auto intenso
Esempio B5: uso minimo
Calcolo:
(km anno / 365 + 100) * 6
In questo modo si può calcolare in modo veloce la dimensione minima della batteria che ci consente di ricaricare fuori meno del 20% delle volte.
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