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Lancia Ypsilon HF: si può usare come auto di tutti i giorni?

di Marco Triulzi - 12/10/2025

Dopo averla provata per pochi giri sulla pista di Balocco siamo tornati al cospetto della nuova Lancia Ypsilon HF.  È l’espressione del nuovo corso della divisione sportiva HF, risorta dopo decenni di oblio. Direzione elettrica mal digerita dagli appassionati che avrebbero voluto vedere una hot hatch alla vecchia maniera stile Yaris GR, con sotto al cofano un bel motore benzina e, perché no, la trazione sulle quattro ruote (a ben vedere, la Ypsilon Rally2 che correrà nel WRC ci fa un po’ sognare). Ma è inutile recriminare. E bisogna andare oltre.

Basta riprendere in mano la scheda tecnica per accorgersi che qui il pacchetto è di alto livello. Assetto sportivo con sospensioni ribassate di 2 cm, carreggiate allargate di 33 cm, freni maggiorati (diametro di 355 mm) con impianto Alcon con pinze monoblocco a quattro pistoncini (curiosa l’assenza di Brembo) pneumatici Michelin Pilot Sport Cup II, e autobloccante Torsen, una manna quando vuoi tirare giù il gas, pardòn la scarica elettrica, in uscita di curva. Certo, manca il sound e le vibrazioni tipiche di un motore termico — in Lancia avrebbero potuto osare con un simulatore di cambiata, in stile Hyundai Ioniq 5 N — ma tra le curve, l’auto resta tutt’altro che noiosa.

Ivan Capelli la porta in pista

Ma dato che le mie valutazioni in pista valgono quel che valgono decidiamo in redazione di sollevare la cornetta e chiamare Ivan Capelli, il nostro tester d’eccezione cui affidiamo le auto che hanno voglia di correre. “Ivan, prova anche tu la Ypsilon da 280 cv e dicci se un’elettrica ha diritto a chiamarsi HF”. La sua risposta?  La trovate nell’articolo sul nuovo numero de L’Automobile (i dettagli li trovate QUI). Nel frattempo, qui sotto potete gustarvi un breve video con un assaggio della prova in pista.

 

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L’A nostra prova consumi su strada

Dopo che Ivan, in soli cinque giri, stava quasi finendo il battistrada, lo abbiamo fermato. Volevamo capire se la Ypsilon HF fosse solo una sportiva da track day o se potesse permetterci di affrontare un viaggio senza troppi patemi.

Con una sportiva si accetta che il benzinaio diventi il tuo migliore amico. E lo stesso vale qui: anche se è elettrica, non le si può rimproverare qualche “strappo” ai consumi quando si spinge a fondo. Ma ci si aspetta anche da questa compatta 5 porte di poter essere utilizzata per qualche spostamento anche autostradale, al pari della sua sorella ibrida (QUI trovate la nostra prima prova) che però garantisce percorrenze più interessanti. Quindi vediamo quanta strada la Yspilon HF è stata in grado di fare nei diversi contesti d’utilizzo. Partendo dalla città.

In città

Controsenso per una sportiva ma come per tutte le elettriche, l’habitat ideale della Ypsilon HF è la città.

Si entra gratuitamente in molte ZTL, si parcheggia spesso gratis sulle strisce blu e si viaggia in silenzio, senza emissioni e con un comfort acustico notevole.

La batteria da 54 kWh dà il meglio di sé in questo contesto, con consumi che possono scendere sotto i 14 kWh/100 km. L’autonomia reale supera così i 373 km dichiarati. Per fare un confronto, una sportiva a benzina da 300 cv con un serbatoio da 40 litri e consumi medi di 10 l/100 km offre un’autonomia simile, ma con costi e impatti decisamente diversi.

In extraurbano

Mantenendo una media di 90 km/h, la situazione si inverte. Una sportiva a benzina risulta più efficiente, mentre la Ypsilon HF elettrica fa registrare consumi di circa 17 kWh/100 km. L’autonomia, di conseguenza, scende a circa 300 km, un dato comunque accettabile per un’auto di questa categoria.

In autostrada

Abbiamo poi effettuato una prova a 130 km/h costanti, da Milano a Torino. Partendo con la batteria al 100%, il computer di bordo segnava 332 km di autonomia. Dopo 120 km percorsi con climatizzatore acceso, siamo arrivati a Chivasso con la batteria al 48% e una media di 22,6 kWh/100 km.

Tradotto: a velocità autostradali la Ypsilon HF percorre circa 225 km reali. Abbastanza per un viaggio Milano–Torino, ma non per il ritorno senza ricaricare.

Fortunatamente, lungo il tragitto autostradale le colonnine fast non mancano: sul nostro percorso (Milano–Torino), due aree su tre erano attrezzate (Novara 100 kW, Balocco 90 kW). Per recuperare 100 km di autonomia, la Casa dichiara 10 minuti di ricarica in condizioni ottimali. Noi ne abbiamo impiegati 15, fermandoci all’80%: oltre quella soglia, la ricarica rallenta molto e servirebbe circa un’ora per completarla. Con l’80% di batteria si possono affrontare serenamente altri 200 km in autostrada.

Com’è dentro? 

In relazione alle dimensioni esterne contenute –  è lunga 408 cm – la capacità di carico del bagagliaio è buona anche per la versione elettrica: si va da un minimo di 309 litri a un massimo di 1180 litri abbattendo le sedute posteriori. Peccato non ci sia un vano sotto il baulo dove riporre il cavo di ricarica.

Dietro si sta un po’ stretti in cinque e l’accesso non è molto agevole per via dell’apertura poco ampia delle portiere posteriori che hanno una maniglia annegata nel montante (un po’ scomoda da azionare). Davanti invece non ci sono problemi di spazio: i sedili sportivi con poggiatesta integrato sono comodi e molto contenitivi oltre che, parer mio, appaganti alla vista.

Troviamo la consueta mensola dove si trova il tappetino per la ricarica wireless dello smartphone e lo schermo multimediale da 10,25 pollici, ben fatto intuitivo e rapido nel passaggio dalle diverse funzioni con Apple Car Play e Android Auto wireless e telecamere perimetrali di serie, tra l’altro con un’ottima risoluzione. Ci è piaciuta anche la strumentazione digitale, con tutte le informazioni necessarie.

Conclusioni

La Ypsilon HF sa divertire parecchio, che sia su una strada tutte curve o in pista come ha dimostrato Ivan Capelli. Viaggiare? Si può. Bisogna mettere in conto di non avere a disposizione un’autonomia smisurata. Quindi va bene per trasferte autostradali non troppo lunghe come un Milano-Torino. E se dovete far più strada assicuratevi che lungo queste tratte ci siano delle colonnine fast. Basta un quarto d’ora per recuperare 100 km e arrivare tranquilli a destinazione.

Il listino della Lancia Ypsilon HF è sceso a 42.800 euro per rientrare nella soglia massima prevista dagli incentivi governativi sulle auto elettriche in vigore da settembre (cliccate QUI per saperne di più). Questo vuol dire che chi ha diritto al massimo sconto può portarsi a casa la più sportiva delle Ypsilon a 31.800.

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