
Testo di Mattia Eccheli
KGM Torres EVT lungo lo Stivale perché nel dialetto del Veneto il nome originale Musso significa asino. Il pick-up elettrico della coreana KGM (la ex Ssangyong che con la Rexton aveva avuto un grande successo nel Belpaese) guidato in anteprima in Germania arriva entro fine anno in Italia con un prezzo interessante.
L’importatore Atflow, una controllata di Autotorino, lo metterà a listino in un unico allestimento a partire da 40.041 euro a trazione integrale (quella a due ruote motrici non verrà distribuita in Italia), Iva e messa su strada escluse. Le valutazioni spetteranno ai potenziali clienti, che dovranno analizzarne le caratteristiche per capire se sono adatte agli utilizzi permessi sul territorio nazionale dall’immatricolazione N1, ossia autocarro.

Esteticamente convincente (ma è una questione di gusti) e non sviluppato sulla più classica architettura a longheroni che caratterizza i pick-up, il Torres EVT si presenta più come un (credibile) veicolo da diporto e per il tempo libero che da lavoro, anche se il cassone ha una portata di 800 kg e la capacità di traino arriva a 1.800 kg. L’altezza libera da terra (poco più di 181 millimetri) così come gli angoli di attacco e uscita (20,2 e 24,3°) sono piuttosto “urbani”, malgrado la trazione integrale solletichi anche escursioni in fuoristrada.
Del resto, con un motore all’anteriore e uno al posteriore per un totale di 237 cv, equilibrio, trazione e stabilità sono garantiti. Sulle strade asfaltate della prova tedesca nei dintorni di Francoforte è così, tra l’altro con sospensioni autolivellanti che assorbono bene le asperità del fondo, meno perfetto di quanto possano pensare gli automobilisti italiani.
La doppia cabina del pick-up da 5,16 metri di lunghezza è comoda e spaziosa, anch’essa decisamente funzionale per impieghi familiari. Tra i sedili ci sono 850 millimetri e verso l’alto ce ne sono addirittura 1.002. I divani posteriori sono riscaldabili (come le poltrone anteriori, che sono anche regolabili elettricamente in 8 posizioni), sono scorrevoli (fino a 80 millimetri) e sono reclinabili (fino a 32°) oltre ad essere frazionabili 60:40.

Il cassone ha un’illuminazione interna che lo rende utilizzabile anche con l’oscurità e il portellone posteriore supporta fino a 150 kg, può cioè diventare una tavola per due o un piano lavoro all’aria aperta. Quello che sorprende maggiormente del pick-up coreano è il comfort dell’abitacolo, che è equiparabile a quello di un’auto di ottima fattura.
L’insonorizzazione è di alto livello e anche se la velocità massima di 177 orari non è stata nemmeno lontanamente avvicinata, l’impressione è quella di un veicolo che non stanca. Anche perché nella plancia pulita e minimalista sono stati inseriti in maniera ergonomica due schermi da 12.3” e il volante esagonale consente di rilevare facilmente tutte le informazioni del cruscotto digitale. I sistemi di sicurezza e assistenza ci sono e sono anche molti, sono puntuali e magari un po’ invasivi.

Ma si possono disattivare. Per essere un veicolo da quasi 2.300 kg di peso (a vuoto), l’accelerazione di 8” per schizzare da 0 a 100 è quasi impressionante. I cerchi del KGM Torres EVT sono da 17” e contribuiscono ad un’autonomia omologata nel ciclo Wltp di 379 chilometri. La batteria con soluzione litio-ferro-fosfato (LFP) è da 80,6 kWh e si ricarica in 36 minuti tra il 20 e l’80%. Chi guida dispone delle leve al volante per intervenire sulla capacità di rigenerazione dell’energia in frenata: i livelli da amministrare sono tre.
La garanzia è di 7 anni o 150.000 km e 10 anni o 1.000.000 km su componenti ad alta tensione. L’assistenza stradale compresa nel prezzo vale 7 anni.

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