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Alcolock, c’è il decreto: obblighi, costi e regole per l’installazione

di Emiliano Ragoni - 03/07/2025

Nuovo Codice della Strada: le norme in stand-by in attesa dei decreti attuativi

Matteo Salvini ha firmato il decreto sull’Alcolock. Come riportato nella nota stampa, attraverso questo dispositivo normativo vengono definite le caratteristiche e le modalità di installazione dell’alcolock.

Alcolock: una delle novità del nuovo Codice della Strada

L’alcolock è una delle novità del nuovo Codice della Strada, cogente dallo scorso 14 dicembre. Ma cos’è? È un dispositivo che va installato all’interno della propria autovettura. Cosa fa? Ne impedisce l’avvio quando il conducente ha un tasso alcolemico superiore allo 0.

Ricordiamo che il nuovo Codice della Strada rende obbligatoria l’installazione dell’alcolock per i conducenti già sanzionati per aver guidato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, con i recidivi che potranno condurre solo veicoli a bordo dei quali risulti installato tale dispositivo.

Che caratteristiche deve avere?

Secondo il decreto l’alcolock può essere installato su diverse categorie di veicoli adibiti al trasporto sia di persone che di merci e dovrà rispettare gli standard della normativa unionale. Sono previsti obblighi specifici per i produttori, che dovranno fornire istruzioni dettagliate per installazione, uso e manutenzione.

Gli installatori autorizzati devono applicare un sigillo speciale per prevenire qualsiasi tentativo di manomissione.

l MIT pubblicherà sul portaledellautomobilista.it l’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli compatibili con ogni tipo di alcolock.

Quanto costa?

Secondo diverse fonti, il costo dell’installazione, compreso della relativa omologazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 2mila euro.

Chi è obbligato a installarlo?

Dopo aver scontato la pena (diversa a seconda del tasso alcolemico riscontrato se inferiore o superiore a 1,5 g/l, QUI trovi i dettagli delle sanzioni amministrative e penali previste dal Codice) l’interessato dovrà installare a proprie spese l’alcolock e rispettare per un dato periodo di tempo (a seconda che sia stato fermato con un tasso alcolemico inferiore o superiore a 1,5 g/l) il divieto assoluto di bere alcol, pena sanzioni pesantissime moltiplicate di un terzo rispetto a quelle attuali.

Durata dell’obbligo

Due anni per chi viene sorpreso con un tasso compreso tra 0,8 e 1,5 g/l.
 Almeno tre anni per chi supera la soglia di 1,5 g/l (salvo decisioni più restrittive della commissione medica per il rinnovo della patente).

Se invece il tasso alcolemico supera 1,5 gr/l, l’obbligo, a seguito della sospensione della patente da 1 a 2 anni comminata dal Prefetto, sarà di 3 anni.

Installazione e manutenzione

– Il dispositivo dovrà essere installato presso officine autorizzate e sottoposto a taratura periodica.
– I relativi documenti di omologazione dovranno essere sempre a bordo del veicolo e disponibili per i controlli delle forze dell’ordine.

Alcolock: cosa rischia chi non lo installa?

In caso di mancata installazione si rischia una sanzione da 158 a 638 euro, oltre alla sospensione della patente da 1 a 6 mesi. Le sanzioni, in caso di manomissione del dispositivo, raddoppiano. Inoltre, se il conducente che non ha provveduto all’installazione dell’alcolock viene trovato ancora in stato di ebrezza, le sanzioni saranno aumentate di un terzo.

Cosa si deve fare in caso di controlli su strada?

In caso di controlli su strada, il conducente dovrà esibire l’originale della dichiarazione di installazione e il certificato di taratura (la taratura del dispositivo va effettuata da parte di un laboratorio accreditato) valido del dispositivo.

I dubbi sul decreto dell’alcolock

Ma ci sono diversi dubbi sull’alcolock, che vanno oltre alla spesa che il conducente è obbligato a sostenere. Secondo quanto riporta il Sole24Ore, l’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni, sostiene che il decreto del MIT sull’alcolock “contiene alcune criticità in grado di dare vita a contenziosi legali e ricorsi da parte degli automobilisti”. Nello specifico, l’installazione e lo smontaggio dell’alcolock non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova da parte degli uffici della motorizzazione civile. Tradotto: manca personale specializzato preposto alla verifica tecnica della corretta installazione del dispositivo.

Anche Federcarrozzieri ha mosso delle critiche. Questa la nota rilasciata dall’associazione: “Il parco auto italiano è come noto molto anziano, con quasi il 22% delle auto circolanti che ha un’età superiore ai 19 anni. C’è quindi il rischio concreto che su molte autovetture particolarmente anziane sia tecnicamente impossibile installare l’alcolock”.

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