
Dopo mesi di crescita costante, il mercato dell’auto usata segna la prima battuta d’arresto del 2025. A rilevarlo è il consueto bollettino mensile “Auto-Trend”, pubblicato dall’Automobile Club d’Italia (ACI), che analizza l’andamento dei trasferimenti di proprietà e delle radiazioni sulla base dei dati del Pubblico Registro Automobilistico (PRA). A maggio 2025, il settore dell’usato ha fatto registrare un calo complessivo del 3,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con un deciso segno meno per le automobili (-5%), mentre le moto hanno mantenuto il segno positivo (+1,4%).
I passaggi di proprietà delle sole automobili (al netto delle minivolture, ovvero i passaggi temporanei a nome del concessionario) sono stati 267.210, contro i 281.152 dello stesso mese del 2024. A conferma della tenuta del mercato, però, ogni 100 auto nuove immatricolate sono state vendute 189 usate: un rapporto che sale a 192 nel periodo gennaio-maggio 2025, confermando l’importanza dell’usato nel sistema di mobilità italiano.

Sul fronte delle radiazioni, maggio ha visto una flessione del 4,8% per le auto, con 96.523 cancellazioni dal PRA contro le 101.346 dell’anno precedente. Resta stabile il tasso unitario di sostituzione: ogni 100 auto nuove, ne sono state radiate 68 a maggio (0,68). In linea con il dato dei primi cinque mesi dell’anno (0,69).
Nonostante le nuove tendenze verso una mobilità più sostenibile, il mercato dell’usato continua a essere dominato dalle alimentazioni tradizionali. Diesel e benzina mantengono la leadership, anche se iniziano a cedere terreno. Nei minipassaggi – il segmento che riguarda le auto rientrate in concessionaria – il diesel resta la motorizzazione più diffusa con il 43,8% di quota, ma in calo rispetto al 48,6% del 2024.
Le auto ibride a benzina guadagnano terreno nel mercato dell’usato, raggiungendo il 9,1% delle compravendite a maggio (+13,8% rispetto all’anno precedente). Ancora più significativo l’incremento nei minipassaggi, dove toccano l’11,3% (+26,7%), superando nettamente il GPL (7,2%).
Le ibride a gasolio, pur partendo da quote ridotte, mostrano un aumento del 46%, attestandosi al 2,7% delle minivolture. Le elettriche, infine, crescono anch’esse (+31,4%). Ma restano una nicchia: solo l’1% del totale mercato usato. Con una quota di minivolture che non supera l’1,5%, nonostante l’aumento del 21,2% rispetto al 2024.
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