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La batteria indistruttibile: la Cina prova a “uccidere” il motore termico

di Emiliano Ragoni - 22/04/2025

Le batterie della Catl promettono di essere indistruttibili

La Cina imprime un’altra forte accelerazione verso le auto elettriche. Ancora una volta la partita si gioca sulla tecnologia, che però in questo specifico caso viene declinata sulla sicurezza. Il Paese del Dragone ha infatti anticipato che nel luglio del 2026 entrerà in vigore il nuovo standard sulla sicurezza delle batterie, il regolamento tecnico GB38031-2025, che sostituisce l’attuale GB 38031-2020.

Più sicurezza

Il nuovo standard Electric Vehicles Traction Battery Safety Requirements rende le auto elettriche ancora più sicure andando a stabilire i requisiti di sicurezza e i metodi di prova per le celle, i pacchi batteria impiegati nei veicoli elettrici.

Un passaggio fondamentale riguarda il cosiddetto runaway termicoche dovrà essere contenuto e non dovrà più compromettere la sicurezza di passeggeri e auto elettrica.

Quando la batteria raggiunge il caso limite di estrema sovratemperatura arriva al punto di non ritorno, generalmente oltre i 100/120°C. In questo range di temperatura si rischia l’attivazione di una catena di eventi autoesaltanti che possono portare al limite all’incendio della batteria e al suo scoppio. Il perché è presto detto: l’elettrolita è molto instabile alle alte temperature. Questo porta a reazioni indesiderate di generazione di prodotti gassosi in reazioni esotermiche che contribuiscono ad aumentare la temperatura della batteria.

Con il nuovo standard cinese le batterie dovranno sopravvivere 2 ore senza incendi/esplosioni dopo una fuga termica (rispetto ai 5 minuti precedenti), con temperature ≤60°C.

Addio incendi

È previsto un nuovo e immediato sistema d’allarme dopo l’eventuale fuga termica. Per agevolare l’adozione di batterie strutturali (l’accumulare è una parte integrante dell’autotelaio), la nuova normativa richiede dei test di impatto sul fondo più duri. Le batterie dovranno inoltre essere in grado di superare i controlli di sicurezza dopo 300 cicli di carica ultrarapida (20-80%).

Credit: Vigili del Fuoco

Cosa cambia rispetto al passato?

Rispetto alla vecchia normativa, le novità sono numerose. Oltre a una revisione del linguaggio e della struttura, ci sono modifiche sostanziali nei test di sicurezza richiesti. Vediamo nel dettaglio i principali aggiornamenti:

  • Nuove definizioni: viene introdotto per la prima volta il concetto di “evento termico”, cioè un fenomeno pericoloso come incendio o esplosione causato dalla batteria.
  • Ricarica rapida sotto osservazione: le celle dovranno dimostrare di essere sicure anche dopo cicli intensivi di ricarica veloce.
  • Più test su urti e vibrazioni: si introducono nuove prove per verificare la resistenza delle batterie in caso di impatti, vibrazioni, anche con incidenti simulati.
  • Controlli ambientali più severi: le batterie dovranno resistere meglio a sbalzi di temperatura, umidità, nebbia salina e altitudine elevata.
  • Protezione elettrica più efficace: vengono aggiornati i criteri per prevenire cortocircuiti, sovraccarichi, scariche eccessive e surriscaldamenti.
  • Test realistici: per la prima volta si introduce una prova che simula un urto da sotto il veicolo, come se la batteria toccasse un ostacolo a terra.

 

La sicurezza delle batterie diventa una priorità

Il nuovo standard stabilisce che, per superare i test, le batterie non devono mai prendere fuoco né esplodere, nemmeno in condizioni critiche. Tra le prove obbligatorie previste:

  • scarica controllata
  • sovraccarico
  • cortocircuito esterno
  • riscaldamento forzato
  • cicli di freddo-caldo estremi
  • compressione
  • test dopo ricarica rapida

La Cina, in questo modo, alza il livello di sicurezza delle batterie per veicoli elettrici, anticipando le esigenze di un mercato in rapida espansione. Le nuove regole non solo aumentano la protezione per gli utenti finali, ma spingono i costruttori a progettare batterie sempre più affidabili e resistenti. Alzandosi l’asticella le aziende più piccole potrebbe incontrare delle difficoltà nel progettare batterie con standard così elevati. Mentre le società che già producono accumulatori con chimica lfp (litio-ferro-fosfato) o agli ioni di sodio potrebbero essere agevolate.

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Il caso Catl: le batterie indistruttibili

La Catl è una delle prime aziende che sta già lavorando sul nuovo standard. Nel recente Tech Day 2025, la Catl ha infatti mostrato lo stato di sviluppo delle nuove batterie agli ioni di sodio, che dovrebbero entrare in produzione nel dicembre 2025. Queste batterie potrebbero sostituire le batterie al piombo-acido presenti in molti veicoli termici e quelle al litio-ferro-fosfato utilizzate negli ibridi e nei veicoli elettrici. Il vantaggio principale di questi accumulatori è il loro rendimento superiore in condizioni di freddo. Inoltre, la compagnia cinese sostiene che i test effettuati hanno dimostrato che gli accumulatori agli ioni di sodio sono in grado di resistere a condizioni estreme. Possono essere trapanate e tagliate a metà con una sega elettrica, senza prendere fuoco o esplodere.

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