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Stellantis: Atessa, fabbrica leader in Europa dei veicoli commerciali

di Emiliano Ragoni - 24/02/2025

All’interno del Gruppo Stellantis, in un contesto contingente per quanto riguarda la produzione automobilistica in Italia (-36,8% e 475.090 veicoli prodotti), c’è uno stabilimento che ha perso meno terreno rispetto agli altri. Non stiamo parlando di Pomigliano d’Arco, né di Cassino, né tantomeno di Melfi o Mirafiori, ma di Atessa, l’impianto abruzzese dove vengono prodotti i veicoli commerciali.

La fabbrica in provincia di Chieti è il polo produttivo a livello mondiale dei veicoli commerciali elettrificati per i marchi del Gruppo.

L’importanza dei mezzi commerciali

Atessa ha chiuso il 2024 con 192.000 unità prodotte contro i 230.280 del 2023, registrando un -16,6%. Andando a confrontare i volumi dei mezzi prodotti si può constatare che la fabbrica abruzzese è stata quella più prolifica in assoluto nel 2024 in Italia. Quindi, da qui si può comprendere la sua importanza strategica.

Modelli attualmente assemblati ad Atessa:

  • Fiat Ducato (150.000 unità, pari al 78%)
  • Peugeot Boxer
  • Citroen Jumper
  • Opel/Vauxhall Movano
  • Toyota Proace Max

La fabbrica di Atessa, insieme a quella di Pomigliano, era l’unica a crescere nei primi sei mesi del 2024. Tuttavia, la situazione è cambiata a partire da giugno 2024, a causa della diminuzione della domanda di camper e van.

Nonostante queste contingenze, i veicoli commerciali, che attualmente fanno parte della divisione Stellantis Pro One, rappresentano un terzo del fatturato netto.

Il piano Stellantis 2030+

Il progetto industriale presentato dal Gruppo, il cosiddetto Piano Italia (QUI per saperne di più), rafforza l’importanza strategia dell’impianto, confermando i modelli attualmente prodotti, sia in versione termica che elettrica. Per il 2030+ vede l’assegnazione della nuova gamma di Large Van, che sarà assemblata a partire dal 2027.

Oggi il Gruppo è leader in Europa per quanto concerne i mezzi commerciali, con una quota quasi del 30% (il 2024 si è chiuso al 29,1%). La strategia Pro One è chiara: attraverso una piattaforma multienergia e modulare (dà la possibilità di avere mezzi di diverse dimensioni e con differenti alimentazioni), riuscire a soddisfare il maggior numero di clienti privati, con un’attenzione particolare al mondo delle flotte.

Ma perché i veicoli commerciali sono così strategici non solo per Stellantis ma anche per tutti i costruttori? La risposta è semplice: affinché la transizione energetica possa completarsi è necessario che anche i mezzi commerciali a corrente aumentino la loro quota di mercato.

Non bisogna infatti dimenticare che i centri abitati delle grandi città sono ormai preclusi all’impiego di furgoni termici, a causa dell’istituzione sempre più massiccia delle cosiddette ULEZ (Ultra Low Emission Zone). Per tutte le attività di consegna ci sarà quindi un crescente bisogno dei furgoni a batteria. E in questo settore Stellantis può fare la differenza soprattutto con la gamma elettrica.

La storia: le origini

Oggi lo stabilimento di Atessa, situato in Val di Sangro (Chieti, Abruzzo), è uno dei principali poli industriali per la produzione di veicoli commerciali leggeri in Europa. La società italofrancese dietro all’impianto è la SevelSocietà Europea Veicoli Leggeri-, controllata da Stellantis.

La storia dell’impianto inizia negli anni ’70, quando la Fiat, con l’esigenza di rinnovare la gamma del Ducato, cercava un nuovo sito produttivo da destinare alla costruzione di veicoli commerciali. Nel 1978 nasce così la Sevel, società frutto della joint-venture fra la Fiat e il Gruppo PSA. La Sevel dispone di due impianti: uno ad Atessa, denominato Sevel-Sud, e uno a Valenciennes, in Francia, che si chiama Sevel-Nord. In passato la produzione dei veicoli commerciali era attiva anche a Pomigliano d’Arco, ma nel 1994 le linee sono state trasferite nella fabbrica abruzzese.

Sfruttando gli incentivi statali per lo sviluppo del mezzogiorno, la neonata joint-venture sceglie Atessa (CH), in Abruzzo, come sede del nuovo impianto. La produzione viene avviata nel 1981, con una capacità di circa 100mila unità all’anno. I primi modelli prodotti erano la prima generazione di Fiat Ducato, Peugeot J5 e Citroën C25, che sostituivano il Fiat 238.

La crescita

A metà degli anni 80’, in coincidenza con la crescente richiesta di mezzi commerciali, l’impianto cresce al punto di diventare il più grande in Europa. Nel 1994 raggiunge una capacità produttiva di 150mila unità all’anno.

Nel 1996 la fabbrica viene potenziata con le nuove linee di assemblaggio e con la progressiva automazione della produzione.

Un altro step evolutivo di Atessa è datato 2006, anno in cui debutta la terza generazione del Fiat Ducato. Nel 2007 viene superata la soglia dei 200mila mezzi prodotti all’anno e l’anno successivo l’impianto viene migliorato grazie all’introduzione di 1.000 robot. La produzione continua a crescere anche nel decennio 2010-2020; nel 2017 l’impianto registra 300.000 veicoli prodotti all’anno.

Nel 2024 viene avviata la produzione dei Large Van elettrici di Stellantis Pro One, di cui fanno parte e-Ducato, e-Boxer, e-Jumper

Le sfide per il futuro

L’impianto di Atessa ha una superficie di oltre 1,2 milioni di metri quadrati, di cui i cui 344.000 coperti e può produrre fino a 1.200 veicoli al giorno. Oltre l’80% dei veicoli prodotti è esportato a livello internazionale in 75 paesi. Sono 6.200 le persone che lavorano nella fabbrica.

Oggi la fabbrica deve fare i conti con la contingenza dovuta alla complessa situazione geo-politica e con il calo della domanda dei veicoli commerciali. Preoccupa anche il calo dei volumi per i fornitori e per il reparto destinato alla produzione per il mercato messicano.

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