Condividi con:

Il Gruppo Volkswagen non ha ancora risolto il problema software

di Emiliano Ragoni - 18/02/2025

La resa dei conti dei lavoratori con Volkswagen

Il Gruppo Volkswagen continua a cercare altrove la competenza nel software. Il Gruppo tedesco ha annunciato di aver siglato con la CGI Germania, società specializzata nello sviluppo di software e soluzioni IT, una nuova joint venture denominata Marv1n. Questa neonata realtà si occuperà di progettare sistemi digitali che aiuteranno il costruttore a ridurre le spese e a facilitare lo sviluppo di nuovi veicoli.

Tempi di sviluppo ridotti

Secondo quanto riportato nel comunicato rilasciato dal Gruppo, nell’ottica di un completo rinnovamento dei vecchi sistemi IT fissata nel 2026, il team Marv1n si concentrerà inizialmente su progetti relativi allo sviluppo tecnico della Volkswagen, un’area chiave nell’ambito della digitalizzazione.

L’obiettivo principale è quello dli accelerare lo sviluppo di funzioni guidate dai dati destinate ai nuovi veicoli.

Tra i prossimi progetti rientra lo sviluppo di una nuova piattaforma informatica intersocietaria integrata in grado di gestire tutti i dati relativi all’architettura elettrica/elettronica e alle funzioni software, dallo sviluppo pre-serie all’assistenza post-vendita.

Grazie a questo approccio centralizzato sarà possibile ridurre i tempi di sviluppo degli aggiornamenti software e dei nuovi prodotti digitali, come le funzioni che vengono espressamente richiesti dai clienti.

C’è ancora “sete” di know-how sul software

Con le elettriche c’è stata una brusca accelerazione nel processo di digitalizzazione delle vetture e le modalità di interazione con esse da remoto. Per gestire queste piattaforme i costruttori hanno dovuto acquisire negli anni delle specifiche competenze, specie per quanto riguarda la sicurezza informatica.

Il Gruppo Volkswagen ancora deve trovare una “quadra” sotto questo aspetto. A fine 2024 c’è stato un grave episodio di sicurezza informatica che ha coinvolto oltre 800.000 vetture del costruttore. Una falla dell’applicazione per la gestione della ricarica delle auto elettriche da remoto condivideva dati sensibili dell’utente come la posizione GPS delle vetture.

Il “buco” Cariad

Ma i problemi afferenti alla gestione del software di gestione vanno indietro nel tempo e iniziano con la creazione della Cariad, controllata preposta allo sviluppo di soluzioni software.

La Cariad ha inanellato ritardi su ritardi, costringendo il Gruppo a tagliare diversi posti di lavoro e a rimandare l’uscita di modelli importanti come la Macan elettrica e l’Audi Q6 e-tron.
Per colmare il gap con le compagnie cinesi, il Ceo del Gruppo, Oliver Blume, conta sulle partnership siglate con l’americana Rivian e la cinese Xpeng. La prima è stata scelta per le sue specifiche competenze nel settore del software, mentre la Xpeng verrà sfruttata per lo sviluppo congiunto di due modelli a batteria venduti a marchio Volkswagen.

Potrebbe interessarti

Noleggio

Noleggio a lungo termine: 10 consigli per fare un buon affare

Noleggio a lungo termine: i 10 consigli per scegliere bene. Dall’anticipo al canone, dai servizi alla restituzione dell’auto

di Redazione - 22/12/2025

Auto cinesi in Italia: la guida definitiva all’acquisto

Comprare auto cinesi conviene davvero? Oltre 50 auto tra cui scegliere. Abbiamo analizzato l'offerta di MG, BYD, Omoda e tutti gli altri brand del Dragone. Attenzione però ai falsi risparmi....

di Emiliano Ragoni - 22/12/2025

Podcast

in collaborazione con Aci Radio

Il Punto di Pierluigi Bonora

Il Direttore di ACI Radio Pierluigi Bonora fa il punto sul fatto più rilevante della giornata offrendo spunti di riflessione per una corretta informazione.

l'Automobile su Instagram