
Testo di Saverio Villa
La situazione dell’infrastruttura per il rifornimento della auto a batteria è in evoluzione continua e diventa sempre più capillare ma è comunque molto importante sfruttarla in maniera “furba” per evitare o, comunque, attenuare la cosiddetta ansia da autonomia che, in varia misura, attanaglia gli utenti di vetture a “emissioni zero”.
L’Audi, che ha ormai una gamma molto ampia di veicoli 100% elettrici (oggi conta sette modelli) già da diversi anni propone anche un’applicazione, denominata e-tron trip planner, che permette di pianificare i viaggi per ottimizzare il numero e la durata dei rifornimenti, tenendo presente la collocazione delle colonnine di ricarica nelle zone da attraversare, la loro effettiva disponibilità e la velocità di rifornimento che possono garantire.
Un app che piace agli utenti
E il 97% degli utenti della casa dei quattro anelli ritiene che questa applicazione dedicata sia più efficace rispetto ad altre piattaforme “generaliste” sua base Android e iOS che hanno lo stesso scopo. Al punto da considerarla una delle ragioni di acquisto di un prodotto di Ingolstadt.

Ma come le stesse vetture, anche l’Audi e-tron trip planner, che è fruibile da tutti i modelli elettrici, è in continua evoluzione. L’ultima versione, ad esempio, nel calcolo considera due variabili aggiuntive: le condizioni meteo, che influiscono anche sull’efficienza del processo di ricarica, e degli eventuali rallentamenti causati da pericoli stradali rilevati e segnalati da alti veicoli dotati della funzione Car-to-X dedicata alla comunicazione tra i veicoli o tra i veicoli e le infrastrutture.
All’inizio del viaggio il “planner” si attiva automaticamente quando si seleziona la meta sul navigatore e indica, attraverso lo smartphone o il sistema multimediale di bordo, quante ricariche sono necessarie per raggiungere la destinazione e individua le stazioni raggiungibili in base all’autonomia dell’auto per ottimizzare i tempi necessari per il tragitto.
Ma è anche possibile modificare la strategia di ricarica. Ad esempio si può impostare sia il livello di energia residua al momento del rifornimento (in un ventaglio di valori compreso tra il 2 e il 20%), sia la quantità di carica che si vuole conservare all’arrivo (tra il 2 e il 90%). In modo da essere “coperti” qualora ci si fermi una zona dove è difficile rifornirsi o, comunque, farlo in modo rapido.

Il sistema è adattivo, cioè adegua continuativamente le indicazioni al cambiamento della situazione relativa allo stato e alla effettiva disponibilità delle colonnine, al traffico, al percorso e allo stile di guida. Privilegiando l’utilizzo delle colonnine ultrarapide o dei fornitori di energia preferiti. Ad esempio sfruttare l’abbonamento Audi charging plus e pro che offre tariffe più vantaggiose anche del 30% rispetto alla media.
E nel caso si preveda di utilizzare una colonnina ad alta potenza, che offre la massima efficacia quando la batteria ha una temperatura di funzionamento ideale, l’ e-tron trip planner ne intensifica automaticamente il raffreddamento o il riscaldamento in base alle condizioni atmosferiche a partire da 30 minuti prima del rifornimento, così da immagazzinare energia il più rapidamente possibile nel tempo della sosta.
I risultati che abbiamo potuto verificare nel corso di una prova effettuata a bordo di una SQ6, una suv da 517 cv e capace di prestazioni da granturismo (230 km/h, 4,4 secondi da 0 a 100 km/h) e con un’autonomia Wltp promessa di oltre 600 km, hanno dimostrato l’efficacia dell’e-tron trip planner, che ci ha “condotto” a una colonnina HPC (High Power Charging), capace di fornire quasi 240 kW costanti (la vettura ne può assorbire fino 270) e in una decina di minuti abbiamo potuto recuperare quasi 300 km di autonomia. Dopodiché abbiamo raggiunto la destinazione impostata con il 10% di carica in più rispetto al livello di sicurezza che avevamo impostato alla partenza.

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