Ci siamo, oggi entra finalmente in vigore il nuovo Codice della Strada. Dopo mesi di dibattiti, la riforma approvata dal Senato il 20 novembre introduce importanti novità. Vediamo cosa cambia nel dettaglio.
La nuova riforma inasprisce le sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, introducendo pene più severe e obblighi aggiuntivi.
Guida in stato di ebbrezza
Le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza variano a seconda del tasso alcolemico rilevato:
– Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: previste una multa da 543 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Non è prevista la pena detentiva per questa fascia.
– Tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: in questo caso, le pene diventano più pesanti, con un’ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a 6 mesi. La sospensione della patente è compresa tra 6 mesi e un anno.
– Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: le sanzioni raggiungono i livelli massimi, con un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi a un anno e sospensione della patente da uno a due anni.
Decurtazione punti e obbligo di alcolock
– In tutti i casi di guida in stato di ebbrezza, vengono decurtati 10 punti dalla patente.
– Per chi supera il tasso di 0,8 g/l, è obbligatorio installare sui propri veicoli un dispositivo alcolock, che impedisce l’avvio del motore se rileva alcol nel respiro. L’obbligo vale per un periodo di due o tre anni.
Quanto si può bere?
La quantità di alcol consentita varia in base a peso, altezza e se si è a stomaco pieno. Indicativamente:
– Un bicchiere di vino, una lattina di birra o un bicchierino di superalcolico possono mantenere il tasso alcolemico sotto i limiti consentiti.
Per i neopatentati e per i conducenti professionisti, però, il limite resta zero alcol.
Guida sotto l’effetto di stupefacenti
– Non sarà più necessario dimostrare lo stato di alterazione psico-fisica; basterà risultare positivi ai test antidroga per subire il ritiro immediato della patente.
– La revoca della patente sarà accompagnata dal divieto di conseguirne una nuova per tre anni.
– I consumatori di cannabis terapeutica sono esclusi da questa disposizione.
Il periodo di limitazioni per i neopatentati passa da uno a tre anni:
– Divieto di guida per veicoli con potenza superiore a 75 kW/t e, per le autovetture, con potenza massima di 105 kW. Tuttavia, viene ampliata la gamma di veicoli guidabili rispetto alle precedenti restrizioni.
– Foglio rosa: sarà rilasciato solo dopo guide certificate (in autostrada, su strade extraurbane e di notte) con istruttori qualificati.
La riforma interviene anche contro l’uso del cellulare al volante:
– Multe aumentate, da 250 a 1.000 euro (fino a 1.400 in caso di recidiva).
– Decurtazione fino a 10 punti patente.
– Sospensione della patente da 7 a 15 giorni alla prima violazione, con durata raddoppiata in caso di incidente.
Chi supera i limiti di velocità sarà punito con maggiore severità:
– Multe tra 173 e 694 euro per eccessi di velocità tra 10 e 40 km/h oltre il limite.
– In caso di recidive nei centri abitati, multe fino a 880 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
– Nuove disposizioni sull’uso degli autovelox per garantire trasparenza e prevenire abusi.
Per i monopattini la riforma introduce regole più stringenti, che però entreranno in vigore solo dopo l’adozione dei regolamenti attuativi:
– Casco obbligatorio per tutti i conducenti.
– Obbligo di indicatori luminosi, targa e assicurazione.
– Vietato circolare contromano, su piste ciclabili e in aree pedonali.
– Utilizzo consentito solo su strade urbane con limite massimo di 50 km/h.
– Per i servizi di sharing, sistemi obbligatori per bloccare l’uso fuori dalle aree consentite.
Per aumentare la sicurezza dei ciclisti, i veicoli a motore dovranno mantenere una distanza laterale minima di 1,5 metri durante il sorpasso.
Abbandono di animali: le pene aumentano di un terzo rispetto al passato. Se l’abbandono avviene con un veicolo, è prevista la sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
Le limitazioni alla circolazione urbana saranno applicate solo in presenza di esigenze congiunte di tutela ambientale, culturale o artistica, nel rispetto dei criteri di adeguatezza e proporzionalità.
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