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Il Partito Popolare Europeo chiede limiti di CO2 più deboli per il 2035

di Redazione - 11/12/2024

Il Partito Popolare Europeo chiede limiti di CO2 più deboli per il 2035

L’industria automobilistica europea si trova a un bivio: la normativa dell’UE punta decisa verso l’elettrificazione totale entro il 2035, vietando di fatto la vendita di nuovi veicoli con motore a combustione interna. Tuttavia, il Partito Popolare Europeo (PPE), il gruppo politico con la maggioranza dei seggi al Parlamento Europeo, propone un approccio più graduale. Il PPE chiede che le auto ibride plug-in, veicoli che combinano un motore a combustione interna con un motore elettrico e una batteria ricaricabile, siano esentate dal divieto del 2035.

Questa proposta nasce dalla preoccupazione che un passaggio repentino all’elettrico possa avere ripercussioni negative sull’industria automobilistica, con possibili conseguenze sull’occupazione e sulla competitività del settore. I sostenitori dell’inclusione delle ibride plug-in argomentano che questa tecnologia rappresenta un ponte ideale verso la mobilità elettrica, consentendo di ridurre le emissioni a breve termine e di accompagnare il mercato verso una maturità tecnologica ed infrastrutturale più completa.

Chi la spunta?

Dall’altra parte della barricata si trovano gli ambientalisti e coloro che sostengono la necessità di un’azione immediata e decisa per contrastare il cambiamento climatico. Per questi, la proroga concessa alle ibride plug-in rappresenterebbe un passo indietro, rallentando la transizione verso una mobilità a zero emissioni e compromettendo gli obiettivi di riduzione di CO2 fissati dall’UE.

La preoccupazione principale è che l’industria automobilistica possa utilizzare questa concessione per rallentare gli investimenti nell’elettrico puro, prolungando la dipendenza dai combustibili fossili.

Il Partito Popolare Europeo chiede limiti di CO2 più deboli per il 2035

La decisione finale spetta al Parlamento Europeo, dove la posizione del PPE, forte della sua maggioranza, avrà un peso notevole. Il dibattito si preannuncia acceso, con la necessità di bilanciare le esigenze ambientali con le preoccupazioni economiche e sociali. Il futuro dell’industria automobilistica europea, e la velocità della sua transizione verso l’elettrico, dipendono dall’esito di questo confronto.

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