Testo di Tommaso Marcoli
Nell’area di Villa La Massa, a Candeli Firenze, tra gli ulivi toscani e l’eleganza rinascimentale, si è svolta la seconda edizione della kermesse Villa La Massa Excellence. Un evento nato nel 2023 in collaborazione con Canossa, leader nell’organizzazione di esperienze d’eccellenza, che ha già saputo conquistare un posto d’onore nel calendario degli appassionati di auto classiche e sportive. Questo evento esclusivo è dedicato alle auto da sogno, prodotte dal 1990 in poi, in una formula che con coraggio e visione cerca di ampliare il panorama dei Concorsi d’Eleganza. Perlopiù riservati esclusivamente ad automobili d’epoca realizzate oltre mezzo secolo fa. La formula è molto interessante e potrebbe essere l’occasione anche per rinnovare pubblico e collezionisti, avvicinando generazioni di estimatori più giovani.
L’atmosfera della manifestazione è stata artistica e raffinata, con capolavori contemporanei di ingegneria automobilistica che risplendevano – fortunatamente – sotto il sole di una clemente e poco severa ottobrata. Un tributo alle vetture che non solo rappresentano il percorso di una veloce evoluzione tecnologia, ma che sono anche espressione di passioni personali, di storie vissute a cavallo di potenza e bellezza, tra tradizione e innovazione.
La premiazione finale ha visto la “Coppa d’Oro Villa La Massa“, ispirata alla storica “Coppa d’Oro” di Villa d’Este – le due strutture appartengono entrambe alla famiglia Fontana – andare a una vera e propria icona d’esclusività contemporanea: la Bugatti Centodieci del 2023. A possederla, lo svizzero Fritz Burkard, collezionista che sta raccogliendo riconoscimenti in tutto il mondo con i suoi esemplari rari. Lo scorso agosto, Burkard ha incassato anche il premio “Best of Show” al prestigioso concorso di Pebble Beach con la sua Bugatti Type 59 Sports del 1934. La vittoria a Villa La Massa ha confermato una stagione straordinaria per il collezionista.
La Bugatti Centodieci è stata incoronata regina, grazie alla sua impressionante potenza espressa dal motore W16 da 1600 cv e al suo significato simbolico: un omaggio alla rinascita della Bugatti degli anni 90. La Centodieci ha battuto la concorrenza nella Classe “Evoluzione”, superando una rivale di tutto rispetto: la BMW M3 “Hommage” del 2023.
Nella Classe “Innovazione”, è stata la Pininfarina Battista a brillare, l’unica auto elettrica a partecipare alla competizione. Un vero tributo alla visione futuristica di Battista “Pinin” Farina, che già negli anni 30 pensava a un domani di innovazione e design. La soddisfazione di Luciano Colosio nel presentare questa meraviglia tecnologica è stata palpabile.
Uno dei premi più originali di Villa La Massa Excellence è stato quello assegnato alla supercar con il maggior numero di chilometri percorsi. Questa categoria celebra il vero spirito del viaggio e della passione per la guida, spesso dimenticati nel mondo delle auto da collezione. Il trofeo è andato alla BMW Z8 di Elia Dal Canton, che ha totalizzato ben 77.600 chilometri, un numero che racconta di avventure e strade percorse senza paura di sporcare la propria roadster.
Un altro riconoscimento speciale è stato assegnato a Camillo Mechaker-Vogel, per aver raggiunto Villa La Massa a bordo della sua Mercedes Benz McLaren Roadster, proveniente dalla distanza più lontana. Un vero viaggiatore che ha portato con sé la passione per la velocità e la bellezza della guida su lunghe distanze.
Silvia e Chiara Cavallaro hanno ricevuto un premio meritatissimo per la loro magnifica Alfa Romeo 8C Competizione. Questo modello, nero impeccabile con dettagli cromati, è stato conservato in condizioni perfette dal 2009, un esempio di dedizione e amore per l’automobile che va oltre il semplice possesso, diventando un vero e proprio impegno di preservazione della storia e del design italiano.
Ma il momento più insolito – per questo tipo di appuntamenti – è stato sicuramente il doppio riconoscimento a Maurizio De Angelis per la sua Gemballa Mirage GT “Gold Edition”, una reinterpretazione estrema della Porsche Carrera GT da parte del tuner tedesco Gemballa. Non solo il pubblico adulto ha espresso il suo apprezzamento, ma anche i più giovani hanno decretato la sua vittoria consegnandogli il “Children’s Award“, un voto unanime e spontaneo che ha riempito la sala di un entusiasmo contagioso.
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