
L’industria automobilistica è una delle principali consumatrici di acciaio al mondo. Fortunatamente è uno dei materiali più riciclabili e il settore automotive gioca un ruolo fondamentale in questo ciclo. Ogni veicolo contiene una quantità significativa di questo materiale, utilizzato per la sua robustezza, resistenza alla corrosione e duttilità.
Tuttavia, quando un’auto raggiunge la fine del suo ciclo vitale, è fondamentale che le sue componenti, soprattutto l’acciaio, vengano gestite in modo responsabile e riciclate. Questo non solo riduce l’impatto ambientale, ma consente di riutilizzare una risorsa preziosa, diminuendo la necessità di estrarre nuovo materiale.
Uno degli aspetti più interessanti del riciclo dell’acciaio è la sua efficienza. Questo metallo può essere riciclato indefinitamente senza perdere le sue proprietà meccaniche. Il tasso di riciclaggio dell’acciaio nel settore automobilistico supera l’80%, un dato che testimonia l’efficacia e l’importanza di questo processo.
Le parti in plastica, vetro, gomma e altri materiali vengono separate dall’acciaio. Quest’ultimo viene quindi pressato e tagliato in pezzi più piccoli per facilitarne il trasporto. L’acciaio così ottenuto viene sottoposto a un trattamento preliminare per rimuovere eventuali contaminanti, come vernici, oli e altri residui. Questo processo è fondamentale per garantire la purezza del materiale da riciclare.
Durante la fase di frantumazione, gli impianti utilizzano magneti di grande potenza per separare i materiali ferrosi, come l’acciaio, dai materiali non ferrosi, come alluminio e rame. Il materiale che ne risulta, chiamato “shredded steel” (acciaio triturato), viene raccolto e inviato agli impianti di riciclaggio.
I pezzi di acciaio vengono introdotti in un forno ad alta temperatura, dove si fondono completamente. Durante questa fase, si possono aggiungere altri materiali ferrosi per ottenere leghe con caratteristiche specifiche. Il materiale viene trasformato mediante processi produttivi con forno elettrico ad arco.
A questo punto, le impurità possono essere eliminate grazie a processi di affinazione che prevedono l’utilizzo di flussi chimici o additivi che facilitano la separazione delle scorie. Questo garantisce che l’acciaio riciclato sia della stessa qualità di quello prodotto ex-novo.
Il metallo fuso viene colato in forme apposite, dove si raffredda e solidifica, assumendo la forma desiderata. Il lingotto di acciaio ottenuto dalla colata viene sottoposto a un processo di laminazione, durante il quale viene ridotto in lamine o coils, ovvero bobine di acciaio, pronte per essere utilizzate in nuovi prodotti.
In questo modo, si chiude un ciclo virtuoso in cui la lega recuperata dalle automobili in demolizione rientra nel mercato sotto forma di nuovi prodotti. Inoltre, il riciclo dell’acciaio richiede un dispendio energetico significativamente inferiore rispetto alla produzione di acciaio vergine, con una riduzione del consumo energetico fino al 75%. Questo si traduce in una minore emissione di CO2 e in una riduzione dell’impatto ambientale complessivo del settore industriale.
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